Ramstein, Usa e Alleati: un mese di tempo per far fuori Putin, "come dobbiamo muoverci"
Per "sconfiggere" Vladimir Putin c'è un mese di tempo. Con il vertice di Ramstein in Germania gli Alleati fanno il punto sul conflitto in Ucraina e aprono una nuova fase militare e politica. Una vera e propria svolta studiata da settimane dal Pentagono, con l'avallo del presidente Joe Biden, e assecondata dagli alleati della Nato. "Le prossime settimane saranno cruciali, non possiamo perdere tempo, dobbiamo muoverci alla velocità della guerra", argomenta il segretario della Difesa Usa, Lloyd Austin. "L'Ucraina ha bisogno oggi del nostro aiuto per vincere", dice ancora spiegando che l'Occidente è pronto a "spostare mari e monti" per sostenere le esigenze di sicurezza di Kiev.
Eppure la sensazione è che la guerra possa durare a lungo. Gli Stati Uniti e i loro alleati, infatti, si incontreranno ogni mese per discutere su come rafforzare le capacità militari dell'Ucraina. "L'incontro di oggi diventerà un gruppo di contatto mensile sulla difesa dell'Ucraina", ha affermato Austin, aggiungendo di voler coordinare l'azione delle "nazioni di buona volontà per intensificare i nostri sforzi, coordinare la nostra assistenza e concentrarci sulla vittoria nella battaglia di oggi e sulle lotte a venire".
Il centro lavora a stretto contatto con quello che l'esercito americano chiama il centro di coordinamento dei donatori internazionali, o Idcc, che è gestito da un generale a una stella del Regno Unito. "Il centro", ha spiegato il funzionario, "è stato istituito per sostenere gli sforzi di questo sistema di sicurezza", ha riferito il funzionario. Il centro di controllo comprende personale degli Stati Uniti e di altre 15 nazioni, ha comunicato il funzionario. La struttura gestirà inoltre la rete di oltre 40 nazioni partner e alleate che si sono incontrate oggi nella base aerea di Ramstein e stanno fornendo assistenza all'Ucraina.