Ucraina, il 63esimo giorno di guerra. Kiev, "ci aspettano settimane difficili": Putin, l'offensiva più brutale
La guerra in Ucraina o Terza guerra mondiale? L'Europa è sempre più sull'orlo del precipizio dopo le provocazioni incrociate tra Londra e Mosca: "Lecito usare le armi inviate dalla Gran Bretagna per colpire i russi sul loro territorio", "allora legittimo colpire in profondità anche i Paesi Nato che riforniscono di armi Kiev". Questo mentre il conflitto si allarga inesorabilmente alla Transnistria, dopo i nuovi attentati a siti "filo-russi" nel territorio non riconosciuto che si è dichiarato indipendente dalla Moldova. Vladimir Putrin potrebbe fare un nuovo passo decisivo: riconoscere lo Stato filo-russo e da lì muovere verso Odessa, per chiudere i conti con il fronte meridionale. L'altro timore è che la guerra, a quel punto, coinvolga anche Chisinau. Una escalation che nessuno, al momento, sembra poter escludere anche a fronte del fallimento totale della missione del segretario Onu Guterres al Cremlino. E nel frattempo inquietano anche i missili russi "a bassa quota" sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Ore 22.01 Ue, entro settimana ok alle nuove sanzioni
Entro la settimana l'Unione europea punta all'ok finale al sesto pacchetto di sanzioni che includerà anche lo stop - graduale - al petrolio russo. La scaletta della Commissione è da definire ma, spiegano fonti europee, è possibile che sabato Bruxelles presenti la sua proposta agli ambasciatori dei 27, dando il tempo alle cancellerie europee di studiare le misure. Il 2 maggio è previsto il consiglio straordinario dei ministri dell'Energia e subito dopo potrebbe essere convocato il Coreper per l'ok. Non c'è una data cerchiata con il rosso ma l'Ue punta a chiudere entro la settimana prossima, in coordinamento con le nuove sanzioni di Londra e Usa.
Ore 21.22 Zelensky: stop ai dazi Ue sostegno importante all’economia
La proposta della Commissione europea di sospendere per un anno tutti i dazi sui prodotti esportati da Kiev nell’Ue "permetterà di sostenere al massimo l’attività economica in Ucraina e preservare la nostra produzione nazionale". Così Volodymyr Zelensky in un video diffuso su Telegram in serata
Ore 20.46 Ucraina, ministro Difesa: ci aspettano settimane difficili
"Settimane estremamente difficili attendono l'Ucraina". Queste le parole del ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, secondo quanto riferisce il Kyiv Independent. Il ministro prevede un'intensificarsi delle ostilità in Donbass. Mosca, ha affermato, "è già conscia della sua sconfitta strategica ma cercherà comunque di infliggerci quanto più dolore possibile", ha concluso.
Ore 20.17 Zelensky a Von der Leyen: ora embargo petrolio
Volodymyr Zelensky ha parlato con la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. Come ha scritto in un messaggio sul suo profilo Twitter, ha "ringraziato la Commissione europea per aver deciso l'abolizione delle tariffe e delle quote sui beni industriali e gli alimenti". Nella conversazione si è "discusso di ulteriore sostegno, compreso con il fondo di assistenza macro finanziaria destinato alle emergenze. E ancora, Zelensky ha aggiunto che "la presidente della Commissione europea ha parlato del sesto pacchetto di sanzioni, che deve includere l'embargo al petrolio", ha concluso dettando la linea.
Ore 19.47 Microsoft: da hacker russi ondata di cyber attacchi
Gli hacker legati al governo russo hanno messo a segno numerosi cyber attacchi contro l'Ucraina con l'obiettivo di sostenere le azioni dell'esercito russo e la propaganda online. Lo rivela Microsoft in un rapporto.
Ore 19.14 Kiev, 1 milione di dollari a chi consegna navi o aerei russi
"Abbiamo raggiunto 1.000.000 di follower e vi ricordiamo che la ricompensa per il trasferimento di un caccia o di una nave russa in Ucraina è di 1.000.000 di dollari. E questa non è una coincidenza". Questa la promessa del ministero della Difesa ucraino su Twitter. Un invito a disertare? Per certo una sfida totale al Cremlino.
Ore 19.11 Di Maio: pagare gas in rubli viola contratti, risposta Ue
"La richiesta russa di pagare il gas in rubli è una violazione del contratto. Prenderemo una decisione a livello europeo ma i nostri contratti prevedono il pagamento in euro e noi vogliamo pagare in euro". Ad affermarlo è il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Strasburgo. Il grillino ha poi aggiunto che ad oggi le forniture di gas russo restano regolari.
Ore 18.43 Nato, "pronti a difendere ogni centimetro"
Gli alleati Nato "sono pronti e in grado di difendere ogni centimetro del territorio dell'alleanza": così, in Slovacchia, il Presidente della repubblica federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier, dopo i colloqui con la presidente slovacca Zuzana Caputova nella città di Kosice, come rilancia Dpa. Steinmeier ha avvertito direttamente il Cremlino di non sottovalutare la difesa della Nato, rimarcando come "le nostre democrazie sono forti e capaci di difendersi".
Ore 18.24 Ucraina, media: Due veterani americani feriti nel sud-est
Due americani che combattono come volontari in Ucraina sono stati feriti da colpi di artiglieria vicino alla città di Orikhiv, nella regione di Zaporizhzhia, nel sud-est del Paese. Lo ha confermato il giornalista Nolan Peterson, precisando che si tratta di Manus McCaffrey e Paul Gray: il primo avrebbe riportato ferite da schegge
Ore 18.05 Finlandia, media: sequestrati beni oligarca russo Timchenko
La Finlandia sequestra i beni di Gennady Timchenko, l’oligarca russo che ha anche cittadinanza finlandese. In particolare, secondo quanto rivelato dalla tv finlandese Yle, è stata confiscata la quota del 22,5% che l’uomo d’affari russo detiene nell’ex Hartwall Arena. Il sequestro è avvenuto all’inizio del mese di marzo, tre giorni dopo che Timchenko è stato inserito nella lista delle sanzioni dell’Unione europea. Le autorità finlandesi hanno anche vietato di effettuare o accettare pagamenti dalla società lussemburghese White Anchor Holding di Timchenko, che ha prestato denaro a Helsinki Halli Oy, che possiede l’arena. L’oligarca russo è anche un importante della squadra di hockey Jokerit. La premier finlandese, Sanna Marin, continua a non fare sconti alla Russia, con cui condivide un lunghissimo confine.
Ore 17.51 Ue, fonti: Nuove sanzioni settimana prossima, ci sarà petrolio
La presentazione del sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca slitta alla prossima settimana. La Commissione europea, secondo quanto si apprende da fonti da Bruxelles, lo proporrà agli Stati nei prossimi giorni. La prima riunione degli ambasciatori Ue è in agenda per il 4 maggio e potrebbe essere quella l'occasione, salvo riunioni straordinarie prima. È difficile invece fare previsioni sui tempi di approvazione. Dipende dal contenuto del pacchetto, che però per certo prevede il petrolio, anche se non è ancora chiaro in che modo verrà colpito l'oro nero della Russia.
Ore 17.33 Berlino, governo tedesco apre possibile esproprio raffineria Rosneft
Il governo tedesco sta esaminando tutte le opzioni per ridurre la dipendenza dall'energia russa. Così il ministro dell'Economia Robert Habeck, il quale lascia aperta la possibilità di espropriare la raffineria Pck di Schwedt, gestita dalla statale russa Rosneft. "Siamo in una situazione in cui il governo tedesco deve adattarsi e prepararsi a tutti gli scenari", ha sottolineato, per poi aggiungere che la dipendenza della Germania dal gas russo è scesa al 35% delle importazioni dal 55% prima della guerra.
Ore 18.09 Draghi a Kiev? Il colloquio con Zelensky
Nel corso del colloquio tra il premier Mario Draghi e il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky - che si è tenuto nel pomeriggio di oggi, mercoledì 27 aprile - è stato affrontato anche il tema del viaggio a Kiev del presidente del Consiglio. Una visita, si apprende da fonti di palazzo Chigi, al momento non ancora fissata, e rispetto alla quale i due hanno convenuto di risentirsi per decidere data a organizzazione della missione.
Ore 17.02 Azovstal, appello dalla fonderia: 600 persone senza farmaci e cure
"Oltre 600 feriti — civili e militari — senza farmaci sono asserragliati nelle acciaierie dell'Azovstal". A lanciare il drammatico appello un comandante ucraino, dalla città assediata di Mariupol. Serhiy Volyna, comandante ad interim della 36a brigata marina, ha affermato che non ci sono farmaci né condizioni per il trattamento dei feriti, aggiungendo che centinaia di civili, compresi bambini, vivono in condizioni non igieniche e stanno finendo il cibo e l'acqua.
Ore 16.45 Putin: Kiev spinta dall'esterno al conflitto. Se minacciati useremo mezzi finora inutilizzati
"L'Ucraina è stata portata a un confronto diretto con la Russia da forze esterne". Così Vladimir Putin al Consiglio dei legislatori presso l'Assemblea federale della Federazione russa. Il presidente russo ha poi affermato che "anno dopo anno la nazione confinante è stata trasformata in «anti-Russia ed è poi stata spinta a uno scontro diretto con la Russia", trasformandosi così in "materiale di consumo" per l'Occidente nella sua lotta a Mosca. Di fronte alle minacce al Paese "abbiamo tutti gli strumenti. Quelli di cui nessuno può vantarsi ora. E noi non ci vantiamo. Se necessario li useremo", conclude un Putin mai così minaccioso, con un chiaro riferimento all'arsenale nucleare russo, il più grande al mondo.
Ore 16.09 Putin: L'Occidente è pieno di problemi di diritti umani
"L'Occidente è pieno di problemi di diritti umani", ha affermato Vladimir Putin. Lo zar ha accusato l'Occidente di essere "un pericolo per tutto il mondo" ricordando che è stata Mosca a "liberare il mondo dai nazisti". Il leader del Cremlino ha inoltre annunciato che "il numero dei mercenari stranieri in Ucraina sta aumentando ed il ministero della Difesa russo mostrerà in pubblico alcuni di quelli che sono stati catturati".
Ore 15.51 Putin: Gli obiettivi dell'operazione speciale saranno portati a termine
"Garantiamo che la Russia risponderà immediatamente a tutte le sfide e le minacce, ora come sempre". Così Vladimir Putin, come riporta Ria Novosti. Putin ha proseguito dichiarando che gli "obiettivi dell'operazione speciale saranno portati a termine" poiché "la reazione della Federazione russa ai piani cinici dell'Occidente in Ucraina è giusta e tempestiva". Il presidente russo ha fatto inoltre riferimento alle sanzioni comminate dall'Occidente ai danni della Russia: "I piani dei Paesi occidentali di strangolare economicamente la Russia sono falliti, l'impatto economico delle sanzioni occidentali contro la Russia non è stato così forte per il momento", ha concluso.
Ore 15.38 Usa: scambio prigionieri non cambia relazioni con Mosca
Gli Stati Uniti non si aspettano alcun miglioramento nelle relazioni con la Russia e manterranno il pieno sostegno all'Ucraina nonostante lo scambio di prigionieri con Mosca. Lo ha detto un alto funzionario americano parlando con i giornalisti. «Il nostro approccio alla spaventosa violenza in Ucraina non cambierà», ha sottolineato. «Le discussioni con i russi che hanno portato a questo scambio di prigionieri erano strettamente limitate a questi argomenti, non hanno rappresentato l'inizio di una conversazione più ampia», ha detto.
Ore 15.12 Baerbock: aumentare presenza militare in Paesi baltici
Pur escludendo l'invio di soldati in Ucraina, la Germania "deve aumentare in modo significativo" la presenza militare negli Stati baltici, nel quadro della Nato, per dissuadere la Russia da un'eventuale aggressione. Così la ministra degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, durante un'audizione al Bundestag. In caso di emergenza, non si può promettere agli Stati baltici che "ci saremo già" nell'eventualità di un attacco russo, ha affermato. Rispondendo a una domanda di Johann Wadephul (Cdu), vicepresidente del gruppo conservatore del Bundestag, ha poi chiarito: "Non ci deve essere una guerra nucleare. Ma nessuno al mondo può prevedere con certezza - "tranne lo stesso Putin" - cosa accadrà dopo. Ecco perché non possiamo escludere del tutto nulla", ha concluso.
Ore 14.54 Habeck: in caso di embargo energia la Germania in recessione
"Nel caso di un embargo energetico la Germania entrerebbe in recessione". Queste le parole del ministro tedesco dell'Economia e del Clima, Robert Habeck, in conferenza stampa a Berlino, presentando le stime sulla congiuntura.
Ore 14.46 Kudrin: per la Russia i prossimi 2 anni molto difficili
Alexei Kudrin, capo della Corte dei conti della Federazione Russa, nel corso di una riunione ha affermato che la Russia va incontro a un periodo difficile. "Fino alla fine dell’anno e nel prossimo anno, cioè quasi un anno e mezzo, due anni, vivremo in una situazione molto difficile. Pertanto, è molto importante valutare i nostri punti di forza e le nostre risorse", ha affermato. Una sorta di sfida diretta al "boss", ovvero Vladimir Putin
Ore 14.22 Joe Biden, decisioni difficili per rilascio ex marine da Russia
"Nei negoziati per il rilascio di Trevor abbiamo preso decisioni difficili". Così Joe Biden, confermando la notizia che l'ex marine arrestato in Russia due anni fa è stato rilasciato da Mosca. "Trevor, un ex marine statunitense, è stato rilasciato da una prigione russa", ha spiegato il presidente degli Stati Uniti in una nota dove ha poi ringraziato per "il lavoro instancabile dell'inviato Roger Carstens, dell'ambasciatore degli Stati Uniti in Russia John Sullivan e di molti altri in tutto il nostro governo per garantire che Trevor tornasse a casa sano e salvo".
Ore 13.59 Cremlino, stop forniture ai Paesi che non pagano in rubli
La sospensione delle consegne di gas russo a Bulgaria e Polonia, per non aver pagato in rubli come richiesto, è la conseguenza di atti ostili senza precedenti contro la Russia. Lo ha ribadito oggi il Cremlino. "Le condizioni che sono state stabilite fanno parte di un nuovo metodo di pagamento sviluppato dopo atti ostili senza precedenti nella sfera economica e finanziaria" a seguito dell'offensiva di Mosca in Ucraina, ha concluso il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Ore 13.49 Ue, in corso consultazioni sul gas con i governi
A Bruxelles sono in corso "contatti a molti livelli sulla decisione di Mosca di sospendere i flussi di gas verso l'Europa", con la chiusura dei rubinetti a Polonia e Bulgaria. Lo conferma una portavoce Ue riferendo di una "consultazione continua" tra Bruxelles e i governi europei anche "a livello bilaterale". La questione "è una priorità per noi sia a livello della presidente della Commissione europea che ad altri livelli", sottolinea la portavoce, aggiungendo che in giornata saranno diffuse ulteriori comunicazioni.
Ore 13.35 Peskov: Nessun ricatto su gas, Russia partner affidabile
"La richiesta di pagare in rubli il gas russo non è un ricatto". Così il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aggiungendo che la Russia interromperà le forniture di gas ad altri Paesi che rifiutano di pagare in rubli, dopo Polonia e Bulgaria. "La Russia resta un fornitore affidabile di energia e non scende a ricatti", ha detto Peskov evitando di indicare quanti e quali Paesi avrebbero accettato di acquistare il gas in rubli in linea con il decreto emesso a marzo dal presidente Putin. Peskov ha aggiunto che il rifornimento di gas a Bulgaria e Polonia riprenderà se e quando rispetteranno il nuovo meccanismo di pagamento.
Ore 13.12 Kiev: Avdiivka bombardata con munizioni al fosforo
Le forze russe hanno bombardato due volte la città di Avdiivka, nella regione orientale ucraina di Donetsk, con munizioni al fosforo: ieri sera e questa mattina. A denunciarlo il capo dell'amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, secondo la Ukrainska Pravda. «Prima i russi hanno attaccato la notte scorsa nelle vicinanze dell'impianto di coke di Avdiivka e questa mattina, nel centro della città. A seguito dei due bombardamenti (con pezzi di artiglieria, ndr), sono scoppiati diversi incendi nel città», ha chiarito.
Ore 13.00 Scambio di detenuti tra Russia e Stati Uniti
Il ministero degli Esteri russo afferma di aver scambiato il cittadino statunitense Trevor Reed per il cittadino russo Konstantin Yaroshenko detenuto negli Stati Uniti.
Ore 12.55 Cremlino, stop gas verso altri Paesi se non pagano in rubli
La Russia minaccia di bloccare il gas anche verso altri Paesi oltre la Polonia e la Bulgaria se le forniture non saranno pagate in rubli. "Se qualcuno rifiuta di pagare con il nuovo sistema, sarà attuato il decreto del presidente russo", ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, stando a quanto riferisce Interfax.
Ore 12.47 Ankara: Forse incontro Putin-Zelensky nei prossimi giorni
Nonostante le crescenti difficoltà, la Turchia crede che ancora sia possibile ospitare un vertice tra i leader di Russia e Ucraina. Lo ha affermato il ministro turco della Difesa, Hulusi Akar, citato dal sito di Hurriyet. "Nonostante alcune difficoltà, siamo ancora fiduciosi. Forse sarà possibile riunire i due leader nei prossimi giorni su proposta del nostro presidente Erdogan", che nei giorni scorsi ha parlato di nuovo al telefono con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, ha dichiarato Akar. "Noi, come Turchia, continuiamo a fornire tutti i possibili contributi, compresa la mediazione per una tregua immediata, per evitare un ulteriore peggioramento della condizione umanitaria", ha aggiunto il ministro.
Ore 12.45: Sanzione russe a 287 deputati inglesi
Il ministero degli Esteri russo ha imposto sanzioni nei confronti di 287 membri della Camera dei Comuni di Londra. Lo riporta l'agenzia di stampa Interfax.
Ore 12.34: Mattarella, le parole "guerra fredda oggi possono aiutare"
Le parole della guerra fredda possono aiutarci a individuare un percorso per uscire dal conflitto tra Russia e Ucraina. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo all'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa parla a lungo del conflitto in Ucraina e cerca di indicare anche possibili percorsi per uscirne: "Per un attimo, esercitiamoci, prendendole a prestito dal linguaggio della cosiddetta 'guerra fredda', a compitare insieme parole che credevamo cadute ormai in disuso, per vedere se ci possono aiutare a riprendere un cammino, per faticoso che sia - ha detto il Capo dello Stato -: distensione: per interrompere le ostilità; ripudio della guerra: per tornare allo statu quo ante; coesistenza pacifica, tra i popoli e tra gli Stati; democrazia: come ci insegna il prezioso lavoro della Commissione di Venezia del Consiglio d'Europa - come condizione per il rispetto della dignità di ciascuno".
Ore 12.28: GB, "illegittima la minaccia di rappresaglia russa"
"La dichiarazione russa è illegittima e ciò che noi stiamo facendo è legale. Il diritto internazionale è molto chiaro su questo. Gli Stati hanno il diritto di fornire sostegno militare a qualunque Stato eserciti il diritto di legittima difesa contro un'invasione". Così il vice premier britannico, Dominic Raab, in un'intervista all'emittente britannica Sky News. Il riferimento è al fatto che ieri il ministero della Difesa russo aveva minacciato una "risposta proporzionale" nel caso in cui il Regno Unito continuasse quella che Mosca ha definito una "diretta provocazione" del regime di Kiev, dichiarazione che è giunta dopo che il ministro britannico James Heappey ha definito "completamente legittimi" gli attacchi ucraini per colpire obiettivi in territorio russo.
Ore 12.24: Mattarella, pensiamo a "Helsinki e non a Jalta"
"Dialogo, non prove di forza tra grandi potenze che devono comprendere di essere sempre meno tali". Così Sergio Mattarella nel suo discorso all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. "Prospettare una sede internazionale che rinnovi radici alla pace, che restituisca dignità a un quadro di sicurezza e di cooperazione, sull'esempio di quella Conferenza di Helsinki che porto', nel 1975, a un Atto finale foriero di positivi sviluppi. E di cui fu figlia la Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa" è la strada indicata dal presidente della Repubblica. "Si tratta di affermare con forza il rifiuto di una politica basata su sfere di influenza, su diritti affievoliti per alcuni popoli e Paesi e, invece, proclamare, nello spirito di Helsinki, la parità di diritti, la uguaglianza per popoli e persone. Secondo una nuova architettura delle relazioni internazionali, in Europa e nel mondo, condivisa, coinvolgente, senza posizioni pregiudizialmente privilegiate".
Ore 12.12: Generale Bartolini, "perché non possiamo parlare di neutralità"
"Credo non si possa discutere di neutralità o di altro. La guerra è iniziata con l'intervento della Russia, che non appartiene alla Nato, in Ucraina che non appartiene alla Nato: è uno scontro tra due paesi Europei che non hanno niente a che fare con la Nato e che non hanno niente a che fare con l'Italia. E' un conflitto dal quale fino a che è possibile dobbiamo cercare di restare fuori". Lo ha affermato il generale Marco Bertolini, ex comandante del Coi, (Comando Operativo Interforze) in merito alle parole del professor Alessandro Orsini secondo cui l'Italia dovrebbe rimanere neutrale se la Russia dovesse colpire un paese della Nato. "In ambito cattolico da sempre si discute di guerra giusta o non giusta. Ne hanno discusso tanti teologi, Sant'Agostino, San Tommaso d'Aquino, dicendo quali sono i criteri per una guerra giusta o ingiusta, - ha aggiunto Bertolini - Io credo che la guerra per essere considerata giusta dovrebbe essere prima di tutto una guerra 'nostra' e questa non lo è". "Certo è che nel caso in cui un paese membro della Nato venga coinvolto, venga colpito allora non ci sono dubbi va applicato l'art. 5 che impone l'intervento dell'Alleanza Atlantica - ha sottolineato Bertolini -. Ma fino ad ora la Russia non ha colpito nessun paese della Nato visto che l'Ucraina non fa parte dell'Alleanza e anche solo accennare a tale eventualità non fa altro che esasperare gli animi e ridurre le possibilità per una ricomposizione che ritengo indispensabile. Ripeto, indispensabile".
Ore 11.28: Mosca, "4 paesi europei hanno pagato il gas russo in rubli"
Quattro acquirenti europei di gas russo hanno gà pagato in rubli le forniture a Gazprom e in totale 10 Paesi hanno finora aperto i conti speciali presso Gazprombank necessari per assecondare le condizioni di Mosca di pagare in valuta locale. Lo riporta Bloomberg, citando una fonte "vicina a Gazprom". In totale, l'elenco degli acquirenti di gas russo nell'elenco dei Paesi considerati "ostili" da Mosca comprende 21 Stati tra cui anche l'Italia. Oggi, dopo lo stop dei flussi a Bulgaria e Polonia, il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, si era espresso a favore dell'interruzione delle forniture a tutti i Paesi non amici. Polonia e Bulgaria si sono rifiutate di saldare in rubli i pagamenti in scadenza lo scorso 26 aprile e per questa ragione le forniture ai due Paesi sono state sospese mentre nell'immediato non sono previsti ulteriori tagli in quanto i prossimi pagamenti arriveranno a scadenza nella seconda meta' di maggio.
Ore 11.11: Austria, "paghiamo in euro. Fake news dai russi"
La compagnia austriaca energetica Omv continuerà a pagare le forniture di gas russo in euro. Lo conferma il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, su Twitter. "Prima che le fake news sulla propaganda russa si diffondano ulteriormente qui. Ovviamente, Omv continuerà a pagare in euro le consegne di gas dalla Russia", scrive Nehammer. "L'Austria si attiene alle sanzioni dell'Ue concordate fino al punto e virgola", aggiunge.
Ore 10.59: "Il gas russo fluisce in Austria senza interruzioni"
"Il gas russo fluisce in Austria senza interruzioni" Lo ha annunciato la ministra austriaca di Clima, energia e ambiente, Leonore Gewesslerm questa mattina a Vienna dopo il Consiglio dei ministri. Gewessler ha aggiunto che "consegne illimitate vengono effettuate tramite le rotte di rifornimento 'Nord Stream' e Ucraina". La ministra ha sottolineato che la rete bulgara "non ha nulla a che fare con la rete austriaca". Per quanto riguarda il gasdotto 'Yamal' verso la Polonia che e' anche collegato all'Austria, la Gewessler ha affermato che nei giorni scorsi era fluito "poco gas".
Ore 10.46: Sparatoria in un deposito di munizioni in Transnistria
Le autorità della repubblica separatista filo-russa della Transnistria, in Moldavia, hanno dichiarato questa mattina che un villaggio al confine con l'Ucraina dove sorge un importante deposito di munizioni dell'esercito russo è stato preso di mira dopo essere stato sorvolato da alcuni droni. "La scorsa notte, diversi droni sono stati avvistati sopra il villaggio di Kolbasna", ha affermato in una nota il "Ministero dell'Interno" della Transnistria, aggiungendo che questa mattina "sono stati sparati colpi in direzione di Kolbasna dall'Ucraina" senza causare vittime.
Ore 10.42: Von der Leyen, "Risposta coordinata allo stop delle forniture di gas"
"Siamo preparati per questo scenario. Siamo in stretto contatto con tutti gli Stati membri. Abbiamo lavorato per garantire forniture alternative e i migliori livelli di stoccaggio possibili in tutta l'Ue". Lo ha dichiarato in una nota la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, riferendosi alla decisione del colosso energetico russo Gazprom di interrompere le forniture di gas sia alla Bulgaria sia alla Polonia dopo che entrambi i Paesi si sono rifiutati di iniziare a pagare in rubli "Gli Stati membri hanno messo in atto piani di emergenza proprio per questo scenario" e "in questo momento è in corso una riunione del gruppo di coordinamento del gas. Stiamo delineando una risposta coordinata dell'Ue", ha precisato von der Leyen, aggiungendo che "continueremo inoltre a collaborare con i partner internazionali per garantire flussi alternativi e continuerò a lavorare con i leader europei e mondiali per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento energetico in Europa".
Ore 10.41: "A Melitopol pronta la banca russa"
Nell'ottica di una presenza 'di lungo periodo' a Melitopol i russi si stanno muovendo per creare un proprio sistema finanziario e introdurre il rublo come valuta di riferimento, al posto della grivna di Kiev. Lo riferiscono i media locali che spiegano come - dopo aver preso il controllo della Oschadbank locale (chiusa, come la UkrGazbank) - i russi stanno lavorando per trasformarla in una filiale della SberBank. Un team di operatori finanziari - si spiega - sarà presto inviato in Russia, a Rostov, per seguire corsi di formazione mentre nelle prossime settimane è prevista l'introduzione nella regione del rublo.
Ore 10.07: Bulgaria, "riserve di gas per un mese, non piegheremo il capo"
La Bulgaria siè assicurata riserve di gas per almeno un mese e non ha violato alcun contratto con Gazprom, a cui ha pagato il gas in dollari ad aprile. Caso mai è il gruppo russo che sta violando gli accordi esistenti. Lo afferma il ministro dell'energia bulgaro Alexander Nikolov, secondo quanto riporta Bloomberg. "La Bulgaria non negozierà sotto pressione e a testa bassa", ha detto Nikolov, secondo cui "è chiaro che in questo momento il gas naturale viene usato come arma politica e commerciale nel contesto della guerra". Il ministro bulgaro ha detto che il suo Paese si è assicurato il gas attraverso fonti alternative e che al momento non sono richieste limitazioni al consumo.
Ore 9.53: Duma, "sospendere le forniture a tutti i Paesi ostili"
Come per Bulgaria e Polonia, la Russia dovrebbe fermare le forniture di gas a tutti i Paesi considerati "ostili". Lo ha dichiarato il presidente della Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, Vyacheslav Volodin. "I deputati della Duma di Stato sostengono la decisione di Gazprom di sospendere le forniture di gas a Bulgaria e Polonia", ha dichiarato Volodin, come riporta Ria Novosti. Tra i Paesi ostili secondo Mosca figura anche l'Italia.
Ore 9.45: Gazpron, "sospese da oggi le forniture di gas a Polonia e Bulgaria"
Gazprom ha confermato in un comunicato di aver bloccato le forniture di gas alla società bulgara Bulgargaz e alla polacca Pgnig in seguito al mancato pagamento in rubli nei tempi previsti. "Gazprom Export ha notificato (ieri, ndr) a Bulgargaz e a Pgnig la sospensione delle forniture di gas a partire da oggi fino a che i pagamenti non saranno effettuati come previsto dalle procedure illustrate nel decreto" dello scorso 31 marzo, si legge nel comunicato. Non sono state pagate in rubli le forniture erogate nel mese di aprile, si precisa. E dato che Bulgaria e Polonia sono Paesi di transito, "se sarà prelevato gas russo dai volumi in transito destinate a Paesi terzi in modo non autorizzato, le forniture in transito saranno ridotte del volume che è stato prelevato".
Ore 9.33: "Bombe a grappolo sui villaggi nel Donetsk"
Bombardati nella notte con munizioni a grappolo il villaggio di Zaitseve e la comunità di Svitlodarsk, nella regione di Donetsk. Lo riferiscono le amministrazioni regionali militari e civili in un rapporto reso noto questa mattina sulla situazione in tutta l'Ucraina, citato da Ukrinform. Il documento riporta che le truppe russe hanno usato munizioni a grappolo nella comunità territoriale di Svitlodarsk e nel villaggio di Zaitseve. Gli insediamenti di Marinka, Krasnohorivka, Vuhledar e Lyman sono stati continuamente bombardati con sistemi di artiglieria.
Ore 9.16: Mosca, "arrestati 2 russi filo-ucraini a Belgorod"
Le forze di sicurezza russe hanno arrestato due russi a Belgorod che stavano preparando un sabotaggio in una infrastruttura di trasporto. Lo riferisce l'Fsb, come riporta Ria Novosti. "Il Servizio di sicurezza federale della Federazione russa a Belgorod, ha arrestato due persone che si preparavano a commettere un sabotaggio in una delle infrastrutture di trasporto della regione di Belgorod. "E' stato stabilito che queste persone hanno inviato informazioni sul personale militare delle forze armate russe che ha preso parte all'operazione militare speciale", si legge nella nota. L'Fsb ha poi aggiunto che i due arrestati hanno confessato. Un'indagine e' stato aperto per "preparativi di sabotaggio". Autorita' e media russi avevano segnalato in mattinata esplosioni e un incendio a Belgorod in un deposito di munizioni vicino al villaggio di Stara Nelidovka, a circa 15 chilometri dal confine ucraino.
Ore 9.15: Esplosioni in tre regioni al confine con l'Ucraina
Numerose esplosioni sono avvenute questa notte in tre regioni russe al confine con l'Ucraina: lo hanno reso noto le autorità locali e i media russi, senza che siano state accertate le cause. Il primo incidente riguarda un deposito munizioni a Belgorod, andato a fuoco subito dopo le esplosioni; secondo il governatore regionale, Vyacheslav Gladkov, no vi sarebbe alcuna vittima civile. Altre esplosioni sono avvenute nella regione di Kursk: stando al governatore, Roman Starovoyt, non si sono registrate né vittime né danni ma le cause "rimangono da chiarire"; due giorni prima erano stati abbattuti due droni ucraini nella zona. Infine, due forti esplosioni si sono registrate a Voronezh, un importante nodo militare e logistico a circa 200 chilometri dalla frontiera: sono in corso le indagini per appurare le cause.
Ore 8.52; Kiev, la guerra potrebbe durare fino al prossimo anno
Il consigliere della presidenza Ucraina, Oleksiy Arestovych, ha affermato che la guerra potrebbe durare fino all'inizio del prossimo anno. "La cessazione della fase attiva" dei combattimenti "nel Donbass non significa la fine della guerra. Ci saranno ancora azioni tattiche, incursioni, guerre. È una questione lunga, potrebbe durare fino all'inizio del nuovo anno, tutto dipende da una serie di circostanze", ha detto il consigliere, citato dai media ucraini.
Ore 8.20: Gazprom, "le forniture continuano"
Il produttore di gas russo Gazprom ha fatto sapere che continuano le sue forniture di gas naturale all'Europa attraverso l'Ucraina in linea con le richieste dei consumatori europei. Ma ha precisato di aver ricevuto oggi meno richieste rispetto al giorno precedente: sono state infatti pari a 48,7 milioni di metri cubi per la giornata del 27 aprile, in calo rispetto ai 56 milioni di metri cubi del 26 aprile.Ore 7.52: GB, "L'Ucraina ha ancora il controllo dello spazio aereo"
"L'Ucraina mantiene il controllo della maggior parte del suo spazio aereo. La Russia non è riuscita a distruggere efficacemente l'aviazione ucraina o a sopprimere le difese aeree ucraine. L'Ucraina continua a mettere in pericolo le risorse aeree russe". Così l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione in Ucraina pubblicato su Twitter dal Ministero della Difesa di Londra. Secondo gli analisti inglesi, "l'attività aerea russa si concentra principalmente sull'UcrainaA meridionale e orientale, fornendo supporto alle forze di terra russe. La Russia ha un accesso aereo molto limitato all'Ucraina settentrionale e occidentale", ed è quindi costretta a limitare "le azioni offensive agli attacchi in profondità con armi a distanza". "La Russia continua a prendere di mira le risorse militari ucraine e le infrastrutture logistiche in tutto il paese. La maggior parte degli attacchi aerei russi a Mariupol sono probabilmente effettuati utilizzando bombe a caduta libera non guidate. Queste armi riducono la capacità della Russia di discriminare efficacemente negli attacchi, aumentando il rischio di vittime civili" afferma ancora la nota dell'intelligence britannica.
Ore 7.42: "I russi hanno dimenticato Chernobyl"
Se la Russia ha dimenticato cosa rappresenti Chernobyl, significa che è necessario il controllo globale sugli impianti nucleari russi e sulla sua tecnologia. Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio pubblicato ieri sera. "Dopo ciò che l'Esercito russo ha fatto nella zona di Chernobyl e nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, nessuno al mondo può sentirsi al sicuro sapendo quanti impianti nucleari, armi atomiche e tecnologie correlate possiede la Russia", ha sottolineato Zelensky.
Ore 7.37: "Mosca vuole smembrare l'Europa centrale"
Gli obiettivi della Russia vanno ben oltre quelli raggiungibili con la guerra contro l'Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio diffuso nella notte. "L'obiettivo finale della leadership russa non è solo quello di impadronirsi del territorio dell'Ucraine, ma di smembrare l'intera Europa centrale e orientale e sferrare un colpo globale alla democrazia", ha detto Zelensky. Nel "mondo libero" praticamente tutti hanno capito che l'invasione dell'Ucraina è solo l'inizio, ha aggiunto il presidente, sottolineando che i continui attacchi all'Ucraina, ad esempio nella regione di Odessa nel sud del Paese o nel Donbass a est, porterebbero alla Russia solo "nuove perdite".
Ore 7.36: "Attentati in Transnistria causati da servizi segreti russi"
L'aggravamento della situazione in Transnistria, regione separatista filorussa della Moldova orientale, è causato dalle azioni dei servizi segreti russi. Lo ha affermato ieri sera il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante una conferenza stampa congiunta con il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, a Kiev. "Ovviamente, questo viene fatto per destabilizzare la situazione nella regione", ha dichiarato Zelensky, sostenendo che Mosca voglia mostrare a Chisinau che se la Moldova sostiene l'Ucraina, ci saranno "determinate mosse". Il capo di Stato ha poi osservato che le forze dell'Esercito russo presenti in Transnistria sono "costantemente pronto all'attacco", in attesa di un ordine, ma le Forze armate ucraine sono preparate anche per questo scenario.
Ore 6.31: "Raid sull'Isola dei serpenti, distrutti missili russi"
Le forze armate ucraine hanno colpito postazioni russe sull'Isola dei Serpenti, in particolare è stato colpito il posto di comando e distrutto un sistema missilistico antiaereo Strela-10. Lo rende noto il Comando Operativo 'Sud', secondo quanto riportato dalla Ukrainska Pravda. Sempre secondo il comando ucraino le truppe russe hanno cercato di avanzare verso la regione di Mykolayiv vicino ai villaggi di Tavriyske e Nova Zorya, ma non hanno avuto successo, subendo perdite significative fino a ritirarsi. Nella zona operativa del Mar Nero, le forze ucraine avrebbero inflitto danni alle posizioni nemiche all'Isola dei Serpenti "colpendo un punto di controllo e la distruggendo un sistema missilistico antiaereo".
Ore 5.18: Giappone omesso dai ringraziamenti di Kiev
Il Giappone non è menzionato nella lista dei Paesi che l'Ucraina ha ringraziato in un video pubblicato su Twitter. Lo scrive oggi la stampa giapponese, aggiungendo un ulteriore episodio agli "screzi" di cui i due Paesi sono stati recentemente protagonisti su quella piattaforma di social media. Il ministro degli Esteri giapponese, Yoshimasa Hayashi, ha ammesso che l'omissione è legata al fatto che Tokyo non ha inviato a Kiev alcun sistema d'arma letale: "Abbiamo ricevuto una spiegazione dalla parte Ucraina che la gratitudine espressa (nel video) era espressa nel contesto della ricezione di assistenza militare", ha dichiarato il ministro. L'Ucraina ci ha espresso gratitudine per aver offerto assistenza finanziaria e umanitaria in aggiunta a forniture non letali" come elmetti e giubbotti antiproiettile, ha aggiunto Hayashi.
Ore 1.37: Price, "dalla Russia parole bellicose e irresponsabili"
Il portavoce del dipartimento di Stato americano Ned Price ha replicato alle parole del ministro degli esteri russo Lavrov, sostenendo che fanno parte di un "modello di dichiarazioni bellicose" dalla Russia, e che ha bollato come "irresponsabili", "un chiaro tentativo di distrarre dal suo fallimento in Ucraina". L'escalation nucleare e' particolarmente irresponsabile, "è il culmine dell'irresponsabilità", ha dichiarato Price.