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Russia, incendi ai depositi di carburante a Bryansk: "Forse è stato un Paese terzo"

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Due depositi di carburante sono in fiamme a Bryansk, città russa situata a 150 chilometri a Nord della frontiera ucraina e 380 chilometri a Sud di Mosca. Lo hanno riferito fonti ben informate all'agenzia Interfax. Un serbatoio da 10mila metri cubi sta bruciando nei pressi della raffineria di Snezhetsky Val e un altro è in fiamme nel distretto di Fokino, sulla Moskovsky Prospekt, nei pressi di un'installazione militare. Quest'ultimo deposito di carburante è legato alla rete del cosiddetto "Oleodotto dell'amicizia". Non è noto se i roghi siano conseguenza di un attacco dall'Ucraina o da un Paese terzo, né se siano in qualche modo legati alla guerra contro Kiev.

 

 

 



Giovedì scorso due incendi avevano investito un centro di ricerca militare a Tver, dove sono morte almeno 17 persone, e una fabbrica di solventi a Kineshma, il più grande impianto chimico russo. Una rete di inquietanti "coincidenze" che fanno sospettare atti di terrorismo filo-ucraino o addirittura di auto-sabotaggio russo.

 

 

 

 

 

 

Gli incendi a Bryansk arrivano nelle ore in cui il segretario di Stato americano Blinken e il segretario alla Difesa Austin sono arrivati a Kiev per incontrare il presidente ucraino Zelensky. Sul campo, come riportato dal Kyiv Independent, è scattato l'allarme antiaereo in diverse regioni dell'Ucraina, tra cui Kiev, Odessa, Sumy, Kharkiv, Cherkasy, Chernihiv, Mykolaiv, Zaporizhzhia, Donetsk. In base all'ultimo aggiornamento dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, nelle scorse 24 ore nelle regioni di Donetsk e Lugansk "sette attacchi nemici sono stati respinti" mentre continuano i bombardamenti negli insediamenti di Kharkiv, Karasivka, Prudyanka e Kororbochkino.

 

 

 

 

In mattinata, i russi hanno poi bombardato cinque stazioni ferroviarie nell'Ucraina centrale e occidentale. Almeno 16 treni passeggeri hanno subito ritardi sulla percorrenza, ma soprattutto ci sarebbero vittime. "Le truppe russe continuano a distruggere sistematicamente le infrastrutture ferroviarie", si legge nel messaggio del presidente del consiglio di amministrazione della rete ferroviaria statale Ukrzaliznytsia, Oleksandr Kamyshin, sul proprio canale Telegram

 

 

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