Petro Poroshenko, l'ex presidente tradito da Putin: "Teme per la sua vita. Atomica? Cosa ho imparato da lui"
Petro Poroshenko è stato presidente dell’Ucraina dal 2014 al 2019, il che vuol dire che è stato protagonista nella prima fase dei conflitti in Crimea e nel Donbass. Dal 24 febbraio, giorno dell’invasione russa, l’ex presidente ha abbandonato le vesti di leader dell’opposizione e quindi le polemiche con Volodymyr Zelensky in nome dell’unità nazionale: d’altronde la sua esperienza è importante, avendo conosciuto Vladimir Putin meglio e per più tempo di Zelensky.
“Prima di tutto - ha dichiarato Poroshenko in un’intervista al Corriere della Sera - mai fidarsi di Putin. Tante volte mi aveva fatto promesse che non ha mantenuto. Secondo, cinque anni di negoziati mi hanno insegnato che non si deve avere paura di lui. Terzo, sono certo che in questa guerra non userà l’atomica, per il fatto che teme per la sua vita: sa bene che ci sarebbe una risposta non convenzionale. E comunque questa è già una guerra nucleare: le truppe russe hanno sparato sulla centrale nucleare vicino a Zaporizhzhia e minacciato la stabilità di Chernobyl”.
Poroshenko ha poi sottolineato che l’Ucraina combatte unicamente per la pace: “Sia chiaro che noi la vogliamo. Ma purtroppo non credo in questo momento ai negoziati e la ragione è molto semplice: le nostre posizioni sono troppo distanti, Putin vuole ucciderci e noi intendiamo vivere. Putin vuole cancellarci dalla mappa della Terra e farci esistere solo come una provincia russa. Oltretutto Putin ha dimostrato di agire da persona mentalmente disturbata, violento e aggressivo, si è autoescluso dal consesso internazionale”.
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