Moskva, l'ammiraglio Osipov e la sua tragica fine: punito, fuga di notizie dal Cremlino
Dopo l'affondamento del Moskva, l'ammiraglia della flotta del Mar Nero della Federazione russa, il Cremlino ha cominciato la caccia al colpevole con una fase di repressione contro il comando dell'esercito e della marina russi. Lo ha annunciato il rappresentante del ministero della Difesa dell'Ucraina Vadym Skibitsky. Secondo l'intelligence militare ucraina, il comandante della flotta del Mar Nero, l'ammiraglio Igor Osipov, è stato rimosso dall'incarico e arrestato.
Secondo quanto riporta il media polacco Onet citando il portale Defence Express che scrive di una vera e propria caccia ai responsabili della disfatta dell'incrociatore, i russi stanno conducendo sopralluoghi nel punto dell'affondamento della nave e sarebbe sotto inchiesta anche il vice ammiraglio Arkady Romanov (attuale vice comandante della flotta del Mar Nero) che per ora ha assunto la guida della flotta nell'area.
Per indagare sull'affondamento dell'incrociatore lanciamissili e verosimilmente cercare di recuperare alcuni armamenti dal suo relitto le autorità russe hanno deciso di mandare nell'area una imbarcazione dotata di sottomarini portatili: si tratta del Kommuna, una imbarcazione vecchia di 110 anni (la sua costruzione è iniziata ai tempi dello zar, nel 1912) e successivamente ammodernata.
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Secondo il ministero della Difesa russo il bilancio del disastro del Moskva è di solo un morto e 27 dispersi. Insomma, il Cremlino ufficialmente minimizzar rilancia: "La maggior parte degli ufficiali e marinai dell'incrociatore Moskva hanno espresso il desiderio di continuare il servizio sulle navi della flotta marina del Mar Nero".