Mariupol, soldati russi irrompono a scuola: "Presto il nemico...", come terrorizzano la studentessa ucraina
La città di Mariupol è ormai interamente sotto il controllo dei russi, fatta eccezione per le acciaierie Azoval, dove è rimasto bloccato l’ultimo baluardo della resistenza ucraina. La scuola numero 53 di Mariupol ha riaperto i battenti ad alcuni studenti, che sono così tornati in classe: a riprenderli le telecamere dell’agenzia Tass, che hanno trasmesso le immagini delle lezioni.
Il primo dettaglio balzato agli occhi è che sui banchi c’erano solo libri in russo. E poi ovviamente non è passato inosservato il discorso di Andrey Turchak, politico filo-russo che è stato ripreso in un’aula insieme a Denis Pushilin, presentato come uno statista della Repubblica popolare di Donetsk. Davanti a una studentessa a dir poco spaventata, Turchak ha dichiarato che “la vittoria sarà presto russa e il nemico sarà sconfitto”. In pratica la riapertura di questa scuola rientra nel programma di propaganda russa, che ha ripreso nel dettaglio le lezioni iniziate da due giorni nel complesso che si trova a Mariupol.
“Turchak sostiene che Mariupol sia territorio della Federazione Russa davanti a una scolaretta che sta letteralmente partecipando a un servizio fotografico in una città devastata che non ha scuole e non ha classi”, ha scritto in un tweet Yaroslav Trofimov, giornalista del Wall Street Journal. Insomma, un’altra grossa operazione di propaganda messa in piedi dalla Russia per far credere di aver “liberato” Mariupol, quando invece l’ha rasa al suolo.