Moskva, dopo l'affondamento lo sfregio ai russi: "Secondo le convenzioni internazionali..."
Prima di essere affondato, dove era diretto l'incrociatore missilistico russo Moskva? L'account Twitter Tpyxa rivela che l'imbarcazione fosse diretta verso Odessa. L'obiettivo, in particolare, era prendere parte a un'operazione di sbarco dei paracadutisti, che poi avrebbero dovuto assediare la città. Uno dei marinai sopravvissuti ne avrebbe parlato al telefono con sua madre.
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Adesso, però, per Putin si mette male. Perché, stando a tutte le convenzioni internazionali, una nave diventa proprietà del paese nelle cui acque è affondata. E la Moskva si troverebbe a sole 50 miglia dalla costa ucraina. Oltre il danno la beffa, insomma. Cosa ne sarà di quell'incrociatore adesso? Qualcuno andrà davvero a recuperarlo? Per ora non è dato sapere.
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Intanto continua il giallo sull'equipaggio della nave. Mentre Mosca si ostina a dire che tutti siano stati messi in salvo, secondo altre fonti invece molti marinai a bordo sarebbero morti. Il sito russo d’opposizione Meduza, per esempio, ha citato delle fonti “vicine al Comando della Flotta del Mar Nero” secondo cui tra le vittime ci sarebbero 37 morti, 100 feriti e un numero imprecisato dei dispersi. Al momento dell'affondamento, comunque, a bordo ci sarebbero stati 500 marinai. In precedenza invece la versione Telegram della Novaya gazeta, “Novaya gazeta. Europe”, citando la madre di uno dei marinai sopravvissuti, ha fornito la cifra di 40 marinai morti.