Alexander Chirva, morto tra atroci sofferenze il comandante russo: battaglia navale, altro colpo ucraino
Un altro durissimo colpo per le forze di Mosca e per Vladimir Putin. Come se l'affondamento dell'incrociatore Moskva nel Mar Nero, un caso avvolto ancora da un inquietante mistero soprattutto per quel che riguarda il vero numero delle vittime (potrebbero essere più di 500). Si apprende infatti che la Flotta di Mosca perde anche uno degli ufficiali più alti in grado in assoluto.
Oggi, lunedì 18 aprile, è infatti morto il comandante della nave da sbarco russa "Caesar Kunikov", Alexander Chirva. A darne la notizia su Telegram il governatore di Sebastopoli, Mikhail Razvozhayev. Il capitano della nave, che faceva parte della 197esima brigata da sbarco della flotta russa del Mar Nero, si apprende essere morto a causa delle ferite riportate lo scorso 24 marzo, verosimilmente nell'attacco alla Saratova, altra nave da sbarco russa distrutta dalla resistenza ucraina.
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In quell'occasione la "Casera Kunikov" e la sua nave gemella, la "Novocherkassk", erano state avvistate mentre salpavano insieme dal porto di Berdiansk. Successivamente, in una fotografia, la Kunikov - nave in grado di trasportare tank e reparti di fanteria - era stata ritratta in fiamme, alla deriva. Chirva, si suppone, è stato ferito a morte in quell'occasione ed è deceduto nelle ultime ore dopo un'agonia durata più di 25 giorni. Chirva era capitano di terzo grado, nato a Sebastopoli, in Crimea. Nel suo passato anche la Siria, dove aveva combattuto nel biennio 2015-2016.