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Gigio Donnarumma "già finito a 23 anni": terrificante doppia papera contro il Marsiglia, sconcerto mondiale

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Il Paris Saint Germain a un passo dal titolo francese, Gigio Donnarumma a un passo dallo psicodramma. I parigini di mister Pochettino battono 2-1 il Marsiglia nello scontro diretto e allungano a +15 in classifica: titolo in cassaforte quando mancano soltanto 6 giornate alla fine della Ligue 1. Segna Neymar, pareggia Caleta Car dopo un clamoroso errore del portiere azzurro, che esce goffamente su un calcio d'angolo, smanaccia in tuffo a mani aperte spedendo il pallone verso la linea di porta. Nel parapiglia, l'ultimo tocco decisivo è quello difensore croato dell'Olympique, da due passi.

 

 

 

Decide poi il rigore trasformato da Mbappè in pieno recupero del primo tempo, ma negli occhi dei tifosi (soprattutto quelli milanisti) resta il momento nero di Donnarumma, mai sicuro di sé, impreciso tecnicamente, sempre in ansia. Uno stato confusionale che va avanti da inizio stagione, con Keylor Navas che si è guadagnato di fatto il posto da titolare nonostante l'acquisto a parametro zero dell'ex rossonero fosse stato salutato come uno dei colpi del mercato estivo.

 

 

 

 

 

L'"eroico" Euro 2021 è già in soffitta, e molto pesano le topiche con la maglia Psg e pure quelle con la maglia della Nazionale, a partire dal gol preso a Palermo da Trajkovski nella drammatica partita persa contro la Macedonia del Nord che ha sbattuto fuori la Nazionale dai playoff per il Mondiale 2022 in Qatar. Gigio ne è uscito con le ossa rotte. I tifosi milanisti lo irridono, paragonandolo a Maignan. E Pochettino non perde occasione per metterne in dubbio il ruolo nella squadra: "Donnarumma? Le prestazioni non sono mai lineari. Non posso dire che non abbia avuto un buon rendimento, ma abbiamo due portieri di alto livello. Keylor Navas ha rimediato un infortunio in Nazionale, ma ieri è tornato a disposizione. Vediamo chi giocherà la prossima partita". E intanto i tifosi milanisti, sadici, esultano. "Già finito a 23 anni...", c'è chi scrive anche commentando un'altra incertezza nel finale, con goffo rinvio contro i tabelloni pubblicitari.

 

 

 

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