Vladimir Frolov, ucciso l'ottavo generale russo: "Un sacrificio eroico", voci misteriose sulla sua morte
Un altro generale russo è morto sul campo in Ucraina: si chiamava Vladmir Petrovich Frolov ed era vice comandante dell'ottava armata del distretto meridionale. Lo ha riferito l'ufficio stampa del governatore di San Pietroburgo Alexander Beglov, il quale poi ha spiegato che Frolov è stato sepolto oggi in città. Le circostanze della sua morte, in ogni caso, non sono state chiarite.
Nel discorso tenuto al funerale, Beglov ha detto che Frolov "è morto in maniera eroica sul campo di battaglia con i nazionalisti ucraini" e che "ha sacrificato la sua vita in modo che i bambini, le donne e gli anziani del Donbass non potessero più sentire le esplosioni delle bombe". Parole in linea con quello che è lo scopo (solo apparente) dell'operazione speciale in Ucraina secondo Putin: liberare il Paese dai neonazisti.
Stando a quanto afferma l'Ucraina, finora sarebbero otto i generali russi morti in battaglia. Diversa la versione di Mosca, che invece - oltre a Frolov - avrebbe confermato solo la morte del maggiore generale Andrei Sukhovetsky. Se i caduti fossero davvero otto, però, si tratterebbe di un numero elevato e inusuale, visto che in genere i ranghi militari più importanti non combattono in prima linea. In ogni caso, stando ad alcune teorie, generali e comandanti russi sarebbero stati costretti a scendere in campo per via della scarsa preparazione degli altri soldati. O forse di mezzo ci sarebbero le falle nei sistemi di comunicazione tra i russi.