Moskva, Putin schiera il "mostro meccanico" Typhoon: la rappresaglia peggiore, attacco nucleare imminente?
Dopo l'affondamento di Moskva, i russi sarebbero pronti a sfoderare l'artiglieria pesante. L'attacco presumibilmente ucraino ha messo in una condizione di debolezza l'esercito di Vladimir Putin. Per questo il Cremlino potrebbe fare ricorso ai sottomarini nucleari della classe Typhoon. Questi ultimi, una volta definiti "mostri meccanici" vista la loro stazza, sono stati da tempo ritirati o messi in disarmo.
Ora però la delicata situazione in Ucraina spingerebbe i vertici a rispolverare i Typhoon. Ma cosa li contraddistingue dagli altri sottomarini? Il Giornale ricorda che si tratta di una classe di sottomarini nucleari lanciamissili balistici di fabbricazione sovietica entrata in servizio a cavallo tra il 1981 e il 1989. I Typhoon detengono tutt'ora il primato dei più grandi sottomarini mai costruiti. L'unico però ancora in dotazione alla Marina russa è il Dmitrij Donskoj. A causa delle sue dimensioni (lunghezza di 172,8 metri, larghezza di 25 e altezza di 23) e della potenza del suo armamento (20 missili SS-N 20, per 200 testate nucleari complessive imbarcabili) Donskoj è uno dei simboli del deterrente nucleare sovietico per eccellenza.
Simbolo che oggi, nel bel mezzo di un conflitto che diventa sempre più una guerra tra Washington e Mosca, potrebbe essere utilizzato proprio da Putin. Già nel 2019 un vice ammiraglio della Marina ipotizzava come la classe Typhoon potesse essere equipaggiata con centinaia di missili da crociera, trasformandoli in vettori missilistici. A gettare benzina sul fuoco la distruzione di Moskva, incrociatore lanciamissili nonché cavallo di battaglia dei russi. Sul flop nel Mar Nero, l'esercito dello zar non proferisce parola. Per loro la causa del disastro non è da imputare alla resistenza ucraina, bensì a un incendio e alle pessime condizioni meteo.