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Ucraina, la guerra in diretta. Zelensky: "Disponibile a incontrare subito Putin". Mosca: "Mariupol ripulita"

 Volodymyr Zelensky

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Guerra in Ucraina, giorno 52. Alla fine si ritorna a Mariupol: la città portuale del Sud è lo snodo cruciale del conflitto. Secondo fonti di intelligence, le truppe ucraine guidate dal Battaglione Azov sognano di poter riconquistare il controllo grazie alle armi e alle tecnologie in arrivo da Usa, Gran Bretagna ed Europa. Vladimir Putin avrebbe ordinato di procedere alla messa in sicurezza di Mariupol e alla sua conquista definitiva prima di partire all'assalto del Donbass e dell'Est del Paese. E proprio sulle forniture di armi a Kiev si registrano le ultime, gravissime tensioni. Mosca ha intimato a Washington di far cessare il flusso di armi verso gli alleati "o ci saranno conseguenze". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha subito avvisato il mondo, via Cnn, a tenersi pronti per un eventuale attacco russo con armi nucleari

Ore 21.25 Zelensky: "Disponibile a incontrare subito Putin"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di essere disponibile a incontrare "il prima possibile" Vladimir Putin. Anche se poi ha aggiunto: "Non credo che un solo incontro basterà". "Non credo sia possibile incontrarsi una volta e concordare su tutto perché ci sono ancora molte questioni aperte - ha proseguito  Zelensky in un'intervista ai media online ucraini rilanciata da Ukrainska Pravda - non so ancora per quali questioni i russi sceglieranno la nostra opzione e per quali noi sceglieremo la loro opzione".

Ore 20.45 Mosca: abbattuto a Odessa un aereo con armi occidentali per Kiev
Le forze russe avrebbero abbattuto un aereo da trasporto con "un grande quantitativo di armi occidentali" a bordo. Sarebbe successo a Odessa, secondo quanto dichiarato dal portavoce della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov.

Ore 20.00 Mosca: "A Mariupol non ci sono più i militanti di Azov"
Mosca ha annunciato con orgoglio che "l'intera area urbana di Mariupol è stata completamente ripulita dai militanti della formazione nazista Azov, dai mercenari stranieri e dalle truppe ucraine". Poi ha aggiunto: "I resti del gruppo ucraino sono attualmente completamente bloccati sull'area dell'impianto metallurgico Azovstal". Queste parole, in particolare, sono state pronunciate dal portavoce del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkov, secondo Ria Novosti.

Ore 19.13 Zelensky:Accordo di pace deve prevedere due documenti
"Il trattato di pace con la Russia dovrebbe prevedere due diversi documenti: uno sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, l’altro sulle sue relazioni con la Federazione Russa". Così Vlodymyr Zelensky in un’intervista ad alcuni media ucraini, sottolineando che la Russia vorrebbe invece un unico documento. Ma - ha aggiunto - "abbiamo visto cosa è successo a Bucha, le circostanze stanno cambiando", riporta le sue parole l’Ukrainska Pravda. Zelensky ha detto che alcuni Paesi come Gran Bretagna, Usa, Italia e Turchia "si stanno dimostrando disponibili a fare da garanti, ma nessuno ha ancora dato una risposta definitiva"-

Ore 18.56 Usa prevedono una nuova offensiva della Russia
La Russia potrebbe lanciare una nuova fase della sua campagna militare in Ucraina già questo fine settimana o all'inizio della prossima. Questo quanto riferiscono due alti funzionari della sicurezza americana citati dalla Nbc a condizione di anonimato. In questo contesto, hanno detto le fonti, gli Stati Uniti stanno cercando di convincere gli alleati a mandare più armi all'Ucraina in modo che le munizioni in dotazione dei militari di Kiev non si esauriscano nel mezzo dell'offensiva.

Ore 18.17 Zelensky: Italia si è offerta come garante sicurezza
"A oggi non abbiamo firmatari, ma c’è la dimostrazione da Regno Unito, Stati Uniti, Italia, Turchia" della disponibilità a fare da garanti sulla sicurezza. Lo ha affermato Volodymyr Zelensky, parlando ai media ucraini, secondo Ukrainska Pravda. "Ho parlato separatamente con Ursula von der Leyen, con Charles Michel, Francia, Germania. Faremo il primo giro di colloqui in questo formato di cinque, Gran Bretagna, Usa, Germania, Francia, Polonia, poi altri paesi si uniranno. Finora non ho ricevuto conferme da altri. Ma ci sono domande difficili su cosa vogliamo e cosa siamo pronti a fornire", ha concluso Zelensky.

Ore 18.07 Kiev: Russia ha arrestato comandante forze separatiste Donetsk
Secondo l’intelligence ucraina, il portavoce militare dei separatisti filorussi della regione di Donetsk, Eduard Basurin, è stato arrestato con l'accusa di aver rivelato i piani sull’uso di armi chimiche a Mariupol. A riferirlo è l'Ukrainska Pravda. Basurin stato prelevato e portato via con destinazione ignota al termine di un interrogatorio condotto dagli ufficiali dell’Fsb. L’intelligence ha anche detto che i servizi speciali russi stanno effettuando epurazioni dal comando dell’esercito russo e nelle formazioni illegali della cosiddetta Repubblica Popolare di Donetsk per il fallimento dell’offensiva.

Ore 17.44 Zelensky: fine negoziati se forze Kiev distrutte a Mariupol
La distruzione delle forze ucraine che difendono la città di Mariupol "metterà fine ai negoziati con la Russia". Così Volodymyr Zelensky, citato dal Kyiv Independent. "La distruzione del nostro esercito, dei nostri ragazzi, porrà fine a tutti i negoziati", ha rimarcato. Zelensky in precedenza aveva affermato che erano in corso trattative sulla sorte di Mariupol, ma che i russi chiedono la resa. Il premier ha aggiunto che l’Ucraina non si fida ad accettare la richiesta russa, temendo un massacro dei propri soldati se dovessero consegnare le armi.

Ore 17.12 Leader Donetsk: Chi non si arrende a Mariupol sarà eliminato
"I combattenti ucraini che resteranno a Mariupol e rifiuteranno di arrendersi verranno eliminati". Lo garantisce il leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, citato dal canale di notizie russo Rossiya 24. "Quei membri dell’esercito regolare, come i marines che avete visto, che sono pronti ad arrendersi si sono arresi. Al contrario i nazionalisti, cioè i membri dei battaglioni nazionalisti, a quanto pare non hanno intenzione di arrendersi, ecco perché devono essere eliminati", ha affermato Pushylin, al cui fianco c'era il politico ceceno Adam Delimkhanov.

Ore 16.59 Lugansk, attacco a una raffineria e alcune aree residenziali
I russi hanno attaccato la raffineria di Lysychansk, nel Lugansk, causando un forte incendio sui 5 mila metri quadri dell’impianto. Nell’attacco sono state prese si mira anche alcune zone residenziali. Lo ha riferito - secondo quanto rilancia l’Ukraiska Pravda - il capo dell’amministrazione statale regionale Serhiy Haidai. "Questo non è il primo bombardamento di questo impianto: lo prendono di mira sistematicamente", ha aggiunto.

Ore 16.30 - Ucraina: russi annunciano di aver iniziato a deportare ucraini da Izyum
Le autorità russe hanno annunciato di aver iniziato a deportare gli ucraini da Izyum, nell’oblast di Kharkiv, nell’oblast di Belgorod. Come rilancia Ukrinform, la notizia sarebbe stata data nel canale Tg dell’agenzia di stampa statale russa. "Il Ministero della Difesa della Federazione Russa ha portato via il primo gruppo di rifugiati da Izyum, nella regione di Kharkiv, circa 100 persone. La destinazione è la regione di Belgorod", spiega il comunicato.

Ore 16.03 Mariupol, le autorità locali: I russi stanno rastrellando gli uomini
"I russi stanno raccogliendo tutti gli uomini di Mariupol e li trasferiscono a Bezimenne, un villaggio del Donetsk sotto il loro controllo". Lo affermano le autorità locali, secondo quanto riporta l’agenzia Unian, sottolineando che una volta trasferiti "gli vengono sequestrati i documenti in attesa di nuovo ordine» «Stanno compiendo una intensa `pulizia´ degli uomini, abbiamo le prime conferme", ha comunicato su Telegram un consigliere del sindaco della città, Petro Andryushchenko.

Ore 15.47 Putin, l'ordinanza: multe per chi paragona l'Urss alla Germania nazista
Fino a 2mila rubli o 15 giorni di arresto per i privati cittadini. Tra i cinquemila e i ventimila rubli di ammenda e la sospensione da sei mesi a un anno per i funzionari pubblici. Fino a 50mila rubli per fondazioni e associazioni. Questi gli importi delle multe introdotte con una ordinanza da Vladimir Putin per quanti paragonino l'Unione Sovietica alla Germania nazista. 

Ore 15.33 Okhtyrka, la città completamente distrutta
Distrutta dai russi Okhtyrka, nella regione di Sumy. Lo riferisce il sindaco Pavlo Kuzmenko, il quale spiega come la quasi totalità delle case sia stata danneggiata dai bombardamenti: non ci sono porte o finestre e a causa della mancanza di fornitura di calore, batterie e tubi di alimentazione dell'acqua, non sono abitabili.

Ore 15.02 Kiev contro l'Europa: le armi arrivano tardi e non sono quelle richieste
Kiev punta il dito contro la Ue. Le armi necessarie all'Ucraina per resistere all'invasione russa arrivano troppo tardi e l'Europa manda quelle che Kiev non ha chiesto. Questo quanto denuncia il consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak, che in un tweet, punto per punto, spiega: 1) L'Ucraina chiede armi all'Europa. 2) Gli europei sostengono gli appelli ai loro governi. 3) L'Ue dà le armi all'Ucraina, non quelle che noi chiediamo. 4) Le armi ci mettono troppo ad arrivare". Conclusione: "La democrazia non vincerà giocando questo gioco. L'Ucraina ha bisogno di armi, non tra un mese. Adesso".

Ore 14.52 Gli Usa temono che Kiev resti a corto di munizioni
Molta preoccupazione al Pentagono per il fatto che le oltre 40mila munizioni, inviate dagli Stati Uniti a Kiev nel nuovo pacchetto da 800 milioni di dollari di aiuti militari, possano non essere sufficienti a fronteggiare gli intensi combattimenti contro la Russia previsti nei prossimi giorni. Insomma, le munizioni potrebbero finire. Lo confermano fonti dell’amministrazione alla Cnn. Per questa ragione il segretario alla Difesa americana, Lloyd Austin, e il capo dello stato maggiore congiunto, il generale Mark Milley, effettuano colloqui quotidiani con i loro omologhi dei Paesi vicini all’Ucraina facendo pressioni per inviare armi e rifornimenti militari il prima possibile.

Ore 14.47 Ucraina: Distrutti carri armati e veicoli corazzati russi
Tre carri armati e tre veicoli corazzati da combattimento russo sono stati distrutti dalle forze armate ucraine insieme a tre unità di veicoli e a un drone. Quindici militari russi sono rimasti feriti. Il bilancio è stato reso noto dall'amministrazione militare regionale di Zaporizhya.

Ore 14.27 Kiev, allerta aerea
A Kiev è stata dichiarata l’allerta aerea: in città risuonano le sirene e ai tutti viene chiesto di ripararsi nei rifugi della protezione civile. La rappresaglia russa per il Moskva affondato sta per abbattersi sulla città.

Ore 13.59 Da domani, porti italiani chiusi alle navi russe
Da domenica 17 aprile, giorno di Pasqua, i porti italiani saranno off limits per le navi russe. Il divieto varrà anche per le imbarcazioni che hanno cambiato bandiera dopo il 24 febbraio. La misura viene riportata in una circolare del Comando generale delle Capitanerie di Porto che recepisce la direttiva dell’Unione europea dell’8 aprile scorso con la quale sono state introdotte le ulteriori sanzioni nei confronti della Russia. Le navi che si trovano attualmente nei porti italiani, spiega ancora la circolare, "dovranno lasciarli subito dopo il completamento delle proprie attività commerciali"

Ore 13.45 Luhansk, si intensificano i bombardamenti: autorità di invitano i civili a lasciare il territorio 
Le autorità di Luhansk spingono i civili a lasciare l'area mentre si intensifica l'offensiva russa nel Donbass. Sul suo account telegram, il responsabile dell'amministrazione regionale, Sergei Haidai, scrive che oltre 70mila residenti non sono ancora partiti in direzione di zone più sicure: "E' estremamente pericoloso restare nelle città adesso, i bombardamenti si sono intensificati".

Ore 13.18 Colloquio Putin-Bin Salman: rafforzare relazioni bilaterali
Vladimir Putin ha avuto oggi, sabato 16 aprile, una conversazione telefonica con il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman: entrambi hanno espresso "l’impegno per un ulteriore sviluppo delle relazioni bilaterali", secondo quanto rilanciato dall’agenzia Interfax che cita il servizio stampa del Cremlino. Russia e Arabia Saudita sono i due Paesi leader nell’Opec+, organizzazione di Paesi esportatori di petrolio.

Ore 12.55 Forze speciali britanniche a Kiev per addestrare gli ucraini
Forze speciali britanniche si sono recate a Kiev nelle ultime due settimane per addestrare i militari ucraini nell'impiego di alcuni tipi di armi forniti da Londra, in particolare i razzi anti-carro Nlaw. Lo hanno detto ufficiali ucraini al Times. Insomma, da parte del Regno Unito un impegno militare sul campo. Con tutte le conseguenze che questa decisione può comportare.

Ore 12.42 Mariupol, la pioggia blocca l'evacuazioni con i bus 
I civili in fuga da Mariupol sono stati esortati ad allontanarsi dalla città con mezzi propri verso la regione sud-orientale di Zaporizhzhia perché la pioggia sta bloccando le evacuazioni in autobus. Secondo quanto riferito da un post sui social del vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk, citato dalla Cnn, gli autobus non sono in grado di viaggiare attraverso un tratto di strada allagato tra Vasylivka e Zaporizhzhia. Cinque corridoi umanitari sono stati istituiti nella regione di Lugansk, nell'Ucraina orientale, tutti sono diretti verso Bakhmut, a est della città di Lugansk. Vereshchuk ha invitato la Russia a rispettare i corridoi: "Funzioneranno a condizione che cessino i bombardamenti delle forze di occupazione".

Ore 12.12 Mariupol, da lunedì vietati gli spostamenti nei quartieri 
Si strige la morsa sui civili intrappolati a Mariupol. Dal 18 di aprile l'esercito russo vieterà i movimenti all'interno dei quartieri della città, riferisce il Kyiv Independent. Secondo quanto afferma Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, i russi intendono controllare tutti gli uomini per reclutarne con la forza alcuni, mentre altri saranno impiegati per sgomberare le macerie. Quelli considerati inaffidabili saranno isolati, ha concluso il funzionario.

Ore 11.59 Kiev esorta residenti a non tornare, ripresi bombardamenti
L'amministrazione militare ha esortato su Telegram i residenti di Kiev a non tornare nelle npoiché le truppe russe hanno ripreso a bombardare la capitale e l'intera regione. Lo riporta Ukrinform. Ogni giorno 40-50mila persone tornano nella capitale, il che rappresenta una minaccia per la sicurezza della popolazione, ha detto l'amministrazione, ci sono code di chilometri per rientrare a Kiev: "Gli aiuti umanitari, i servizi di emergenza, i medici, i servizi pubblici e i militari non riescono a superare gli ingorghi". "Non ignorate gli allarmi per i raid aerei, rimanete al sicuro", hanno concluso i funzionari.

Ore 11.43 Elicotteri d’attacco russi al confine est ucraino
La Russia schiera elicotteri d’attacco lungo il confine orientale con l’Ucraina e sta inviando altre truppe e pezzi di artiglieria oltre frontiera per prepararsi all’annunciato assalto nell’Est del Paese: lo rivela il New York Times, che cita anonimi funzionari ucraini e statunitensi. Secondo analisti militari, riferisce ancora il NYT, "potrebbero passare settimane prima che Mosca completi il consolidamento delle sue forze, ma quando tutto sarà pronto l’offensiva sarà lunga e molto, molto sanguinosa", conclude il quotidiano

Ore 11.37: Missili russi sull'aeroporto di Oleksandria, ci sono morti
Il capo dell'amministrazione militare di Kirovohrad, nel centro dell'Ucraina, Andrii Raikovych, ha segnalato vittime in seguito all'attacco missilistico russo sull'aeroporto di Oleksandria la scorsa notte. Lo riferisce il corrispondente di Ukrinform. "In tarda serata, missili russi hanno colpito la città di Oleksandria. Le infrastrutture dell'aeroporto sono state danneggiate. Alcune persone sono state uccise e ferite", ha detto. 

Ore 11.21: Boris Johnson, "ingresso vietato in Russia"
La Russia ha deciso di bandire l'ingresso nel Paese al primo ministro britannico, Boris Johnson, oltre che al segretario della Difesa e quello del Foreign Office. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Mosca. 


Ore 11.09: "L'obiettivo dei russi è il bunker di Zelensky"
Il 'centro di controllo' di Kiev, un bunker sotto l''Ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, potrebbe essere l'obiettivo principale delle forze russe per vendicarsi dell'affondamento dell'incrociatore Moskva. E' l'ipotesi degli esperti militari ucraini che prevedono un aumento dei bombardamenti nella zona centrale della capitale Ucraina, riporta l'Agenzia Unian. L'esperto militare Oleg Zhdanov afferma che potrebbe trattarsi di un "attacco inquietante al quartiere governativo di Kiev". Ma, spiega, "il centro decisionale, è ben protetto. E' stato costruito in epoca sovietica in previsione di un possibile attacco nucleare. Anche se la tecnologia degli armamenti ha fatto da tempo un passo avanti, la struttura è ben protetta". 

Ore 10.58: Governatore di Kharkiv, "liberato il centro abitato di Rogan"
Ieri sera è stato liberato il centro abitato di Rogan, nella regione di Kharkiv. Circa il 50% delle abitazioni ha il tetto danneggiato e circa 70% è senza finestre ma è stata ripristinata la corrente. Lo ha comunicato il governatore della regione Oleg Synegubov.

Ore 10.14: Colpita fabbrica militare a Kiev
L'esercito russo ha colpito nell'attacco di questa mattina una fabbrica militare a Kiev: lo ha detto ai giornalisti il portavoce del ministero della Difesa di Mosca Igor Konashenkov, precisando che nel raid condotto con missili ad alta precisione sono stati distrutti 16 obiettivi nemici, tra cui equipaggiamento, depositi e arsenali. Colpita anche un'installazione per la riparazione di attrezzature militari a Mykolaiv. 

Ore 9..40: "Bombardamenti a Mykolaiv, 5 morti"
Bombardamenti sono in corso da parte dell'esercito russo su Mykolaiv, ma non ci sarebbero feriti. Secondo quanto riferisce Ukrinform, negli ultimi attacchi 5 persone sono morte e 15 sono rimaste ferite.

Ore 9.21: "Raid aereo anche a Leopoli"
Questa mattina si sono sentite esplosioni anche nella città di Leopoli, nell'Ucraina occidentale. Così in un messaggio su Telegram, come riferisce la Bbc, il governatore Maksym Kozytskyi affermando che un raid aereo ha avuto luogo tra le 05.46 e le 07.02 ora locale. 

Ore 8.59: Kiev, "900 civili giustiziati a colpi di pistola"
Il 95% dei 900 civili uccisi nella regione di Kiev, 350 dei quali a Bucha, sono stati giustiziati, colpito da fucili di precisione o da armi leggere. Lo ha riferito il capo regionale della polizia, Andriy Nebytov, citato dall'agenzia Ukrinform

Ore 8.10: Kiev, esplosioni in mattinata
Il sindaco di Kiev Vitali Klitchko ha segnalato su Telegram che le bombe hanno colpito la capitale questa mattina. In particolare, le esplosioni hanno colpito il distretto di Darnytskyi alla periferia della città. Il sindaco ha spiegato che i soccorritori sono intervenuti sul luogo delle esplosioni e che al momento il numero delle vittime non è noto.

Ore 7.42: Zelensky, "facciamo di tutto per salvare i civili di Mariupol"
"Stiamo facendo di tutto per salvare la nostra gente a Mariupol". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video al Paese ripreso dall'Ukrainska Pravda. Il presidente ha spiegato che ieri c'è stata un'importante riunione con i vertici militari, dell'intelligence e politici sulla situazione di Mariupol. "L'argomento principale è Mariupol ha affermato Zelensky, i dettagli non possono essere resi pubblici, ma stiamo facendo di tutto". All'incontro hanno partecipato il comandante in capo delle forze armate Valery Zaluzhny, il capo di stato maggiore generale Serhiy Shaptala, il capo della direzione principale dell'intelligence Kyrylo Budanov, il comandante della guardia nazionale Yuriy Lebid, il ministro dell'Interno Denis Monastyrsky, il capo dei servizi di sicurezza Ivany Bakanov, il capo ufficio della presidenza Andriy Yermak e il capo della delegazione ucraina ai colloqui con la Russia, David Arahamiya. Ieri il comandante della 36ma brigata della Marina, il maggiore Serhiy Volyna, ha invitato le autorità a sbloccare la situazione a Mariupol il prima possibile, militarmente o politicamente. Secondo Svyatoslav Palamar, vice comandante del reggimento Azov, ha affermato che lo sblocco di Mariupol è possibile e che i combattenti sono in attesa di un'adeguata azione decisiva da parte della leadership militare e politica del Paese.

Ore 7.31: GB, "danni a infrastrutture ostacolo agli aiuti"
I danni alle infrastrutture di trasporto dell'Ucraina da parte delle truppe russe hanno rappresentato una "sfida significativa" per quanti forniscono aiuti umanitari in diverse parti del nord del Paese. Lo ha affermato il ministero della Difesa del Regno Unito. Le truppe russe - in base alle informazioni che circolano - hanno distrutto ponti, usato mine terrestri e veicoli abbandonati lungo le rotte chiave mentre si ritiravano dalla regione settentrionale. Nella città di Chernihiv, ad esempio, gli attraversamenti del fiume sono stati distrutti, lasciando dietro solo un ponte pedonale nella città, che ospitava 285mila persone. 

Ore 7.13: "Gravi danni a strade porti e ponti"
Gli oltre 50 giorni di guerra in Ucraina hanno provocato gravi danni alle infrastrutture dei trasporti, rendendo difficili i collegamenti nel Paese. E' quanto si legge nell'ultimo aggiornamento dell'intelligence della Difesa britannica. "Le infrastrutture stradali nelle aree dell'Ucraina interessate dal conflitto hanno subito danni significativi. Le truppe hanno accentuato i danni distruggendo porti, impiegando mine terrestri e abbandonando veicoli lungo arterie cruciali mentre si ritiravano dal nord dell'Ucraina", si legge nella nota di questa mattina. "La distruzione dei ponti sui fiumi a Chernihiv e dintorni ha lasciato solo un ponte pedonale intatto nella città sul fiume Desna. Prima della guerra, la città aveva 285mila abitanti. I danni alle infrastrutture di trasporto dell'Ucraina rappresentano ora una sfida significativa nella consegna degli aiuti umanitari alle aree precedentemente assediate dalla Russia", conclude Londra. 

Ore 6.49: Zelensky, "morti tra 2.500 e 3.000 nostri soldati"
Nella guerra contro la Russia sono morti tra i 2.500 e i tremila soldati ucraini, mentre circa 10mila sono rimasti feriti ed è "difficile dire quanti sopravviveranno". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista alla Cnn, sottolineando che i russi hanno perso molti più militari, circa 20mila. 

Ore 2.43: Premier ucraino a Washington
Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, il ministro delle Finanze Serhiy Marchenko e il governatore della Banca centrale Kyrylo Shevchenko saranno a Washington la prossima settimana durante gli incontri primaverili del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale. Lo riferisce Reuters citando fonti qualificate. Shmyhal, Marchenko e Shevchenko - secondo le stesse fonti - dovrebbero avere incontri bilaterali con funzionari finanziari di diversi Paesi e prendere parte a una tavola rotonda sull'Ucraina. 

Ore 00.06: Zelensky, "tutti dovremmo essere preoccupati dall'uso di armi nucleari"
Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha chiesto alla comunità internazionale di prestare attenzione alla possibilità che l'esercito russo possa utilizzare armi nucleari. In un'intervista alla Cnn, Zelenski ha sottolineato come il presidente russo Vladimir Putin sia in grado di utilizzare questo tipo di armi: "Non solo io, il mondo intero, tutti i paesi dovrebbero essere preoccupati" perché l'ipotesi su attacchi nucleari in Ucraina "potrebbe essere vera". "Non ho paura, ma intendo essere preparato. Ma questo problema non è solo dell'Ucraina, è del mondo intero", ha aggiunto il presidente ucraino. 

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