"Si vergogni chi ha disertato": A Mariupol il battaglione Azov, formazione di estrema destra con tendenze al neonazismo inglobata nell'esercito, non perdona i combattenti ucraini che hanno preferito arrendersi alle forze russe piuttosto che andare avanti per difendere la propria terra e il proprio popolo. "Noi non ci arrendiamo", hanno ribadito invece Denis Prokopenko, colonnello del reggimento Azov, e il maggiore Serhiy Volyna, comandante della 36esima brigata dei Marines ucraini. Lo hanno detto in un video caricato su Youtube lo scorso mercoledì. I due protagonisti del filmato, come spiega il Messaggero, hanno fatto sapere di essere riusciti a unire le loro forze. Si tratta degli ultimi uomini che provano a resistere a Mariupol, finita quasi del tutto sotto il controllo russo.
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Toni Capuozzo contro Beppe Severgnini. Succede su Facebook dove l'ex vicedirettore del Tg5 tira in ballo la firma de...I combattenti ucraini rimasti sarebbero assediati all'interno dell'acciaieria di Mariupol. Lì dentro si troverebbero gli Azov, soli fino a un paio di giorni fa, e i Marines, che li hanno raggiunti in un secondo momento. In molti, invece, hanno deciso di arrendersi: secondo i russi almeno un migliaio di Marines. Tra di loro anche un militare molto popolare nel Regno Unito, Aiden Aslin, che era andato a combattere con gli ucraini e che poi ha annunciato di non avere scelta, perché cibo e munizioni stavano finendo.
"Ieri ci siamo riuniti con i valorosi combattenti del battaglione dei Marines, veri soldati, fedeli al giuramento e al popolo dell'Ucraina - ha continuato Prokopenko nel video -. Questi uomini difendono e difenderanno la città di Mariupol insieme a noi. Questi sono uomini veri che hanno scelto la via della guerra. Non chiamate eroi quei disertori che si sono arresi. Hanno scelto la via della vergogna".