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Otto e mezzo, "il Moskva affondato da missili Usa o inglesi". Angela Rodicio, è guerra mondiale?

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Lo zampino degli americani o degli inglesi dietro l'attacco all'incrociatore russo Moskva nel Mar Nero? La giornalista spagnola di TVE Angela Rodicio, in collegamento da Odessa con Lilli Gruber a Otto e mezzo, conferma il sospetto strisciante che da ore agita lo scenario bellico in Ucraina. 

 

 

 

 

Dagli Stati Uniti, il consigliere per la sicurezza Jake Sullivan prende le distanze: "Siamo stati in contatto con gli ucraini tutta la notte. Ci hanno detto di aver colpito la nave con dei missili ma non possiamo verificarlo in modo indipendente. Certo è che comunque sia andata, è un duro colpo per la Russia". Non a caso, da Mosca assicurano che si tratti in realtà di un incendio scoppiato sulla nave, costretta a riparare verso Est, in direzione Sebastopoli in Crimea. Il Cremlino ovviamente ha tutto l'interesse a minimizzare quello che altrimenti sarebbe un attacco brutale, un clamoroso colpo all'autostima degli invasori. Dall'altro canto, Kiev cerca in ogni modo di attribuirsi il merito dell'assalto. Ma c'è una terza ipotesi, quella cioè che i missili siano partiti da una base straniera. O che comunque sia stato decisiva l'assistenza dei due principali alleati militari di Volodymyr Zelensky, Usa e Gran Bretagna.  



"Il Moskva affondato da missili americani o inglesi": guarda il video di Otto e mezzo

 

"I soldati ucraini oggi giocavano a battaglia navale con i telefonini, il Moskva era il bersaglio da 4 - spiega la Rodicio, sottolineando il clima di entusiasmo nell'esercito di casa -. Ma tutti quanti dicevano: 'Questi missili che hanno affondato il Moskva mica sono ucraini... Come per dire: ci hanno aiutato gli altri, americani o inglesi. Un drone che ha aiutato un missile, oppure una batteria da Odessa... Nessuno lo sa, ma è ovvio che questa operazione è stata fatta con l'aiuto di qualcuno".

 

 

 

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