Ucraina, le notizie in diretta. Biden, "pronti a inviare dirigenti Usa a Kiev". Ordini diretti a Zelensky?
Cinquantesimo giorno di guerra. Mariupol sarebbe sotto controllo russo: questo è quanto sostengono le forze di Mosca, Kiev però smentisce. Ancora polemica su Joe Biden, per il "genocida" con cui ha bollato Putin. Il caso dell'incrociatore colpito nel Mar Nero. Dagli Stati Uniti nuovi aiuti militari. Le truppe di Vladimir Putin si concentrano ad est.
Ore 20.51: Melitopol, "Più di 100 abitanti rapiti dai russi"
Più di 100 persone sono state rapite a Melitopol, piccola città nel sud-est dell'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa. Lo ha detto il sindaco della città Ivan Fedorov. Secondo l'ufficio presidenziale ucraino, Fedorov sarebbe stato rapito dalle forze russe a marzo e liberato cinque giorni dopo in cambio di nove russi catturati. "Alcuni sono stati trattenuti per diverse ore, altri per diversi giorni", ha riferito Fedorov all'agenzia di stampa Unian, aggiungendo che il capo del consiglio comunale di Melitopol, Serhiy Pryyma, è prigioniero dei russi da oltre un mese.
Ore 20.33: Zelensky, "Ci servono armi e ci servono adesso"
"Abbiamo bisogno di combattere oggi e abbiamo bisogno di armi oggi. Non possiamo aspettare che questo o quel Paese decida di darcele o vendercele". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista alla Bbc. Gli Stati Uniti, il Regno Unito e alcuni Paesi europei stanno cercando di aiutarci e ci stanno aiutando", ha ammesso Zelensky, ribadendo però che la necessità è di avere armi "prima e più velocemente. La parola chiave è 'adesso', perché stiamo combattendo adesso, non domani o dopo domani. E quanto durerà dipende da questo equipaggiamento".
Ore 19.58: Cia, "non sottovalutare la minaccia atomica russa"
Gli Stati Uniti d'America non prendono "alla leggera" la possibilità che la Russia possa utilizzare armi nucleari tattiche in Ucraina, viste le difficoltà che incontra sul campo di battaglia. Lo ha detto oggi parlando al Georgia Institute of Technology il direttore della Cia Bill Burns, riporta la Cnn. "Data la potenziale disperazione del presidente Vladimir Putin e della leadership russa - ha affermato Burns - dati i rovesci che hanno avuto finora sul piano militare, nessuno di noi può prendere alla leggera la minaccia costituita da un potenziale ricorso ad armi nucleari tattiche o ad armi atomiche a basso potenziale". L'Agenzia guarda a questa possibilità "con molta attenzione", ha aggiunto Burns, sottolineando però che finora non si sono visti segni che il Cremlino si stia preparando a fare un passo simile. "Mentre abbiamo visto della retorica da parte del Cremlino sul passaggio a un livello di allerta nucleare più elevato, finora non abbiamo visto molte evidenze pratiche del tipo di movimenti o di disposizioni militari che rafforzino questa preoccupazione, ma guardiamo alla cosa con molta attenzione", ha continuato. Burns ha però sottolineato che il presidente Putin è diventato sempre più isolato e che "la sua propensione per il rischio è cresciuta, a mano a mano che la sua presa sulla Russia si è fatta più stretta. Il circolo dei suoi consiglieri si è ristretto e in quel piccolo circolo non ha mai aiutato a fare carriera mettere in dubbio le sue valutazioni o la sua convinzione testarda, quasi mistica, che il suo destino è quello di restaurare la sfera d'influenza della Russia", ha concluso il direttore della Cia.
Ore 19.22: Biden, sì a dirigenti americani inviati a Kiev
Gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di inviare dirigenti dell'amministrazione in Ucraina. Lo ha reso noto oggi il presidente Joe Biden. "Stiamo prendendo una decisione proprio ora", ha dichiarato il capo della Casa Bianca in risposta alla domanda di un giornalista in merito all'ipotesi. Biden non ha tuttavia precisato chi verrebbe inviato a Kiev. Interrogato sul merito, il presidente statunitense ha chiesto al giornalista se fosse disponibile ad andare lui in Ucraina. Che l'ipotesi sia sul tavolo lo ha confermato la vice portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre. "Siamo in costante contatto con il governo ucraino", ha sottolineato.
Ore 19.03 "Senza il Moskva, difficile l'assedio a Odessa"
Una giornata calda su tutti i fronti e nonostante gli appelli per una tregua pasquale, la guerra in Ucraina diventa sempre più cruenta. In ambito militare sono diverse le notizie che hanno catturato l'attenzione. Fra le più importanti c'è sicuramente l'attacco contro l'incrociatore russo posizionato lungo il Mar Nero. Il Moskva sarebbe stato centrato da missili di Kiev ma sull'entità dei danni ci sono voci discordanti. Secondo gli ucraini sarebbe affondato o abbandonato dopo il violento incendio sprigionatosi a bordo, la controparte invece parla di "danni seri" ma di una situazione sotto controllo. L'ammiraglia è una delle unità principali della flotta di Putin: ha un valore simbolico enorme ma anche una capacità bellica riconosciuta. Se il Moskva risulterà definitivamente fuori uso, com'è più che probabile, il Cremlino avrà meno unità per tentare l'assalto a Odessa e dovrebbe rivedere i propri obiettivi.
Ore 18.51: Moskva, "Incendio ancora in corso"
Un incendio è ancora in corso a bordo del Moskva, l'incrociatore russo nel Mar Nero che gli ucraini sostengono di aver colpito con due missili. Lo sostiene un funzionario della Difesa americana, secondo cui la nave ammiraglia sarebbe diretta verso il porto di Sebastopoli, in Crimea. "La nostra valutazione è che si stia ancora lottando con le fiamme a bordo", ha detto la fonte, che non ha confermato quale potrebbe essere la causa dell'incendio. "Potrebbe essere stata una fonte esterna come un missile - ha sottolineato - Sessanta migliaia rientrano nella gittata effettiva dei Neptune. Ma potrebbe essere stato anche qualcos'altro...dobbiamo stare attenti".
Ore 18.24: GB, sanzioni contro due oligarchi soci di Abramovich
Il Regno Unito ha annunciato il congelamento di beni per un valore di circa 10 miliardi di sterline (12 miliardi di euro) di altri due oligarchi russi, entrambi soci in affari di lunga data del patron del Chelsea, Roman Abramovich. Le sanzioni contro Eugene Tenenbaum, direttore del Chelsea, e David Davidovich portano a 106 il numero totale di oligarchi, familiari e soci sanzionati da Londra da quando la Russia ha invaso l'Ucraina a febbraio. Londra ha affermato che il congelamento dei beni - il più grande nella storia del Regno Unito - taglierà le principali fonti di entrate della "macchina da guerra" del presidente russo Vladimir Putin.
Ore 18.11: Putin ordina la costruzione di nuovi gasdotti dalla Siberia
Il presidente Vladimir Putin ha indicato come la priorità nazionale la realizzazione delle infrastrutture necessarie per riorientare verso i mercati non europei l'export energetico russo. "E' necessario accelerare l'attuazione di progetti infrastrutturali - ferroviari, oleodotti e porti - che nei prossimi anni consentiranno di reindirizzare le forniture di petrolio e gas da Ovest verso mercati promettenti, a Sud e ad Est", ha detto Putin parlando a un incontro di governo sulla situazione del settore energetico colpito dalle sanzioni occidentali. "Allo stesso tempo, è importante guardare al futuro. Insieme alle compagnie petrolifere e del gas, va elaborato un piano per espandere le infrastrutture di esportazione verso i Paesi dell'Africa, dell'America Latina e della regione Asia-Pacifico", ha proseguito, "in particolare, è necessario prevedere la costruzione di nuovi oleodotti e gasdotti dai giacimenti della Siberia occidentale e orientale".
Ore 18.09; Kiev, "non abbiamo attaccato lungo il confine russo"
L'Ucraina ha respinto le accuse di Mosca secondo cui le sue forze avrebbero bombardato dei villaggi lungo il confine russo, incluso un attacco che secondo la Russia avrebbe provocato sette feriti. Kiev al contrario ha accusato la Russia di organizzare degli "attacchi terroristi" nella regione di frontiera per aizzare l'isteria anti-Ucraina nel Paese. Secondo il consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina "i servizi speciali nemici hanno cominciato ad applicare un piano per effettuare attacchi terroristici con l'obiettivo di alimentare l'isteria anti-Ucraina in Russia", si legge in una dichiarazione dell'organo ucraino postata sui social.
Ore 17.33: Pentagono, "Non sappiamo la causa dell'esplosione sulla Moskva"
"Sappiamo che ha subito un'esplosione. E dalle immagini che abbiamo potuto vedere, sembra sia stata anche un'esplosione piuttosto importante. Non sappiamo cosa l'abbia causata": è quanto ha detto oggi il portavoce del Pentagono, John Kirby, riguardo alla nave Moskva, ammiraglia della Flotta russa del Mar Nero, aggiungendo che è ancora a galla e "sta operando da sola". Interpellato dalla Msnbc, Kirby ha precisato che al momento dell'esplosione la Moskva stava operando a circa 60 miglia a sud di Odessa, la città ucraina sul Mar Nero. Ora sta procedendo verso est, probabilmente per andare ad attraccare a Sebastopoli, in Crimea. Secondo Kiev, l'esplosione sarebbe stata causata dai missili Neptune, mentre secondo Mosca da un incendio divampato a bordo.
Ore 17.02: Kuleba, "altre armi per rompere l'assedio di Mariupol"
L'Ucraina ha bisogno di più armi. E subito, per rompere l'assedio di Mariupol, lo afferma il ministro degli Esteri del Paese Dmytro Kuleba. Come abbiamo riportato - dice la Bbc - ci sono segnali crescenti che la Russia potrebbe essere sul punto di catturare completamente Mariupol. La città portuale meridionale ha subito attacchi devastanti dall'inizio della guerra. "Mariupol è in una situazione disperata. Stiamo facendo tutto il possibile per sostenere i civili e i difensori", ha detto Kuleba. "Ma per rompere l'assedio di Mariupol e salvarli abbiamo bisogno di più armi e stiamo lavorando con i nostri partner per ottenerle", ha aggiunto. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden mercoledì ha promesso 800 milioni di dollari in più (609 milioni di sterline) in assistenza militare all'Ucraina. Parlando della necessità di più armi, Kuleba ha aggiunto: "Se l'Ucraina non ottiene le armi necessarie entro pochi giorni, anziché poche settimane, significherà che più civili saranno uccisi, più atrocità commesse e più villaggi e città ucraine rovinati a causa dell'offensiva russa".
Ore 16.50: Putin, "nuova strategia energetica entro l'autunno"
Entro la metà settembre, il governo della Federazione russa dovrà preparare e adottare una nuova strategia energetica del Paese per il periodo che va fino al 2050. Lo ha annunciato il presidente russo, Vladimir Putin. "Chiedo al governo di tenere conto dei risultati della discussione odierna durante la preparazione della strategia energetica della Russia. Come concordato, il suo orizzonte di pianificazione dovrebbe essere esteso fino al 2050. La strategia deve essere approvata entro il 15 settembre di quest'anno", ha affermato il presidente dopo l'incontro sulla situazione del settore petrolifero e del gas. La strategia in vigore attualmente è fino al 2035.
Ore 16.43: Moldavia vieta il nastro di San Giorgio e i simboli delle forze russe
Il Parlamento moldavo ha vietato l'uso del nastro di San Giorgio e dei simboli Z e V utilizzati dalle forze russe in Ucraina. A votare a favore del divieto sono stati 53 deputati del Partito di Azione e Solidarieta' (Pas), mentre i deputati del Partito Comunista hanno lasciato l'Aula in segno di protesta e quelli socialisti, così come altri del partito Shor, hanno boicottato la seduta per altre ragioni. Da ora in poi è vietata "la produzione, la vendita, la distribuzione, il possesso e l'esposizione pubblica dei simboli utilizzati nell'ambito di aggressioni, crimini di guerra e crimini contro l'umanità e nell'ambito della propaganda e della glorificazione di tali azioni", si legge nel testo approvato. Gli oggetti e simboli vietati includono anche bandiere e nastri (bicolori neri e arancioni), emblemi (grafica, lettere o numeri e loro combinazioni), distintivi, uniformi, slogan, saluti e qualsiasi altra cosa simile. La violazione del divieto è punibile con una multa da 4.500 a 9.000 lei (cioè da 250 a 500 dollari) o con 30 a 60 ore di servizio alla comunità e una multa da 9.000 a 18.000 lei (500 a 1.000 dollari) per persone giuridiche e funzionari pubblici. Qualsiasi violazione deve essere registrata dalla polizia.
Ore 16.23 400 Preti ucraini ortodossi contro Kirill
Sono giunti a circa 400 i sacerdoti della Chiesa ucraina sotto la giurisdizione del Patriarcato di Mosca che si appellano collettivamente al Consiglio dei Primati delle Chiese Antiche Orientali (la più alta corte dell’ortodossia mondiale) contro il patriarca di Mosca Kirill, che viene citato in giudizio. Lo rivela Orthodox Times. I 400 sacerdoti sostengono che Kirill predica la dottrina del "mondo russo", che si discosta dall’insegnamento ortodosso e andrebbe condannata come eresia. E addebitano a Kirill crimini morali nel benedire la guerra contro l’Ucraina e sostenere pienamente le azioni aggressive delle truppe russe sul suolo di Kiev.
Ore 16.18 Kiev, servizi russi attaccano loro territori per accusarci
"I servizi speciali russi hanno lanciato un piano per compiere attacchi terroristici sul loro territorio per poi accusare l'Ucraina". Lo ha afferrmato il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino - secondo quanto rilancia l'agenzia Unian - dopo le accuse di Mosca sugli attacchi di oggi a Bryansk e Belgorod.
Ore 16.12 Macron sente Zelensky: Stasera altro colloquio
In mattinata il presidente francese Emmanuel Macron ha avuto un nuovo colloquio telefonico con l’ucraino, Volodymyr Zelensky. "I due presidenti hanno convenuto di riparlarsi più a lungo questa sera", ha fatto sapere l’Eliseo. I nuovi contatti arrivano dopo l’irritazione di Zelensky per la posizione di Macron che ha scelto la «prudenza» evitando di parlare di «genocidio» per le atrocità in Ucraina, come ha fatto invece Joe Biden con cui pure ieri ha parlato il presidente ucraino.
Ore 15.49 Mosca: altro attacco ucraino a Belgorod, civili evacuati
Due villaggi russi nella regione di Belgorod, al confine con l’Ucraina, sarebbero stati bombardati dalle forze di Kiev. Questo è quanto riferisce il governatore della regione citato dalla Tass. Non ci sarebbero vittime civili, mentre i residenti sono stati evacuati. Si tratterebbe del secondo attacco ucraino su suolo russo in poche ore
Ore 15.36 Pentagono: Confermata esplosione a bordo del Moskva
"Il Pentagono può solo confermare che a bordo della Moskva c’è stata almeno una esplosione e che la nave è a galla e in grado di navigare ed è quello che sta facendo, sta procedendo verso est". Gli Stati Unitim, ha spiegato il portavoce del Pentagono, John Kirby, non possono ancora valutare se l’incrociatore sia stato colpito da un missile. "Non siamo esattamente certi di cosa sia accaduto. C’è stata un’esplosione a bordo, almeno una. Un’esplosione significativa che ha provocato danni estensivi alla nave. Riteniamo che la nave stia dirigendosi verso Sebastopoli, per riparazioni", ha concluso Kirby.
Ore 15.31 Casa Bianca: sanzioni importanti, serve metterle in atto
Gli Usa "hanno preso gravi sanzioni contro Mosca e si stanno concentrando sulla loro esecuzione", in particolare sulla lotta contro ogni tentativo di fuga. Ad affermarlo un alto consigliere al presidente Joe Biden. "Crediamo di aver preso le sanzioni più importanti, ma la nostra attenzione nei prossimi giorni sarà puntata su rischi di fuga", ovvero sul metterle in atto e fare in modo che Mosca non le eluda, ha concluso il consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan.
Ore 15.18 Intelligence ucraina diffonde dati personali generali russi
L’intelligence ucraina ha diffuso i dati personali, con tanto di indirizzi di casa e la composizione della famiglia, di due comandanti russi, Valery Solodchuk e Alexander Dvornikov. Il primo ha guidato l’operazione delle truppe russe per catturare Kiev da ovest, il secondo "azioni criminali per distruggere Mariupol". L’intelligence lo ha annunciato su Facebook, citata da Ukrinform, che indica in particolare il link su cui sono disponibili i dati di Dvornikov: biografia, passaporto, carta d’identità militare, indirizzo di registrazione attuale, le foto dei familiari. "Il ministero della Difesa ucraino ha ottenuto dati sui criminali di guerra russi appartenenti al più alto personale di comando, seguendo consapevolmente gli ordini del regime di Putin di distruggere lo stato ucraino", recita la nota
Ore 15.05 Svezia e Finlandia nella Nato? "Conseguenze gravi"
L'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato "cambierebbe radicalmente la situazione politico-militare: la Russia prenderà le necessarie misure di sicurezza difensive, con conseguenze ta le più indesiderabili". Così il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko, ex ambasciatore russo presso l'alleanza atlantica, citato dalla Tass.
Ore 14.39 Putin: L'Europa non può sostituire il gas russo
Vladimir Putin, nel corso di una riunione sull'energia, ha affermato minaccioso che per l'Europa "al momento è impossibile sostituire il gas russo". Lo rilancia la Tass. I Paesi dell'Ue stanno ulteriormente destabilizzando il mercato dell'energia e aumentando i prezzi per i loro cittadini affermando di volere abbandonare le risorse energetiche della Russia. Lo ha detto Vladimir Putin, secondo quanto riporta la Tass. Il presidente russo ha aggiunto che i tentativi dell'Occidente di rinunciare agli fonti energetiche russe influenzeranno inevitabilmente tutta l'economia globale.
Ore 14.26 Pentagono, armi nell’est Ucraina in meno di una settimana
"Faremo arrivare le nuove armi all’Ucraina in meno di una settimane e poi le forze di Kiev le porteranno nell’est del Paese" dove i russi si preparano a sferrare una nuova offensiva". Questo quanto sostenuto dal portavoce del Pentagono, John Kirby, alla Cnn. In riferimento all’attacco della Russia nel Donbass il dipartimento della Difesa non conferma né smentisce che sia già iniziato.
Ore 14.11 Mosca: ucraini bombardano edifici residenziali a Bryansk
"Le forze armate ucraine hanno bombardato edifici residenziali nella regione russa di Bryansk". Questo quanto scrive su Telegram il governatore regionale Alexander Bogomaz citato dalla Tass. "Le forze armate ucraine hanno bombardato oggi la borgata Klimovo. Il bombardamento ha danneggiato due edifici residenziali, ci sono feriti tra i residenti locali". Secondo Mosca i feriti sarebbero sette, di cui una donna incinta e un bambino. Bryansk si trova in territorio russo: si tratterebbe insomma di un attacco ucraino su suolo nemico. Putin, alla vigilia, aveva detto che in caso di attacchi su territorio russo gli attacchi a Kiev avrebbero potuto ripartire.
Ore 13.48 Ucraina, Mariupol trasformata in ghetto per gli ucraini costretti a indossare un nastro bianco
I russi starebbero trasformando Mariupol in un ghetto per gli ucraini, i civili sono "incoraggiati a indossare un nastro bianco, che è diventato il nuovo simbolo del sostegno all'invasione russa". Il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko ha scritto su Telegram che "i russi stanno esortando la gente di Mariupol a indossare un nastro bianco... Cinismo in tutto". Ha affermato inoltre che per le persone che indossano il nastro bianco sono previste "agevolazioni" per spostarsi in città.
Ore 13.23 Cremlino: Usa vogliono pace? Non inviino armi
Gli Usa potrebbero smettere di aiutare con armi l'Ucraina se volessero "promuovere la pace e la stabilità nel continente europeo". Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riportato dalla Tass. Allo stesso tempo gli Stati Uniti dovrebbero "incoraggiare l'Ucraina a soddisfare le condizioni che sono state formulate in modo molto chiaro dalla Federazione Russa".
Ore 12.52 Mosca, l’incrociatore non è affondato
L’incrociatore Moskva della flotta russa del Mar Nero non è affondato e le esplosioni di munizioni a bordo sono cessate: lo ha comunnicato il ministero della Difesa in una nota stampa. "Non ci sono incendi attivi. Le esplosioni di munizioni si sono fermate. L’incrociatore rimane a galla", recita la nota, aggiungendo che sono in corso le indagini per stabile le cause dell’incendio che ha provocato l’esplosione delle munizioni. L’ammiraglia russa nel Mar Nero sarà rimorchiata in porto.
Ore 12.44 Cremlino, nessuna novità su incontro Putin-Zelensky
Non ci sono notizie sulla possibilità di un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Putin e Zelensky: lo ha spiegato l’addetto stampa del capo dello Stato russo, Dmitri Peskov. Durante una conversazione con i giornalisti a Peskov è stato chiesto di commentare la dichiarazione del ministero degli Esteri turco secondo cui l’incontro dei leader sarebbe "non lontano". "In linea di principio - ha risposto -, non ci sono novità in tal senso. Abbiamo detto che il presidente non ha mai rifiutato un tale incontro in linea di principio, ma servono condizioni adeguate e un testo di documento di accordo", ha concluso Peskov.
Ore 12.24 Sottomarini russi lanciano missili nel Mar del Giappone
I sottomarini russi hanno sparato missili da crociera durante esercitazioni nel Mar del Giappone: lo ha comunicato il ministero della Difesa a Tokyo. Il ministero ha riferito che due sottomarini al largo della Russia orientale, il Petropavlovsk-Kamchatsky e il Volkov, hanno lanciato missili da crociera Kalibr da sott'acqua verso un bersaglio. Successivamente ha pubblicato anche i filmati dei missili che emergono dal mare mentre gli equipaggi dei sottomarini simulano di essere l'obiettivo di un attacco missilistico. Sta crescendo la tensione di Mosca anche nei confronti di Tokyo: il Giappone si è unito alle dure sanzioni occidentali e ha accolto diverse centinaia di ucraini in fuga dal conflitto, oltre a inviare aiuti militari non letali
Ore 12.12 Mosca, "Incrociatore a galla, armi non danneggiate"
L'incrociatore russo Moskva "non è affondato" e "l'armamento missilistico principale" a bordo dell'ammiraglia nel mar Nero "non è stato danneggiato nell'incidente". Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, specificando che "l'equipaggio è stato evacuato sulle navi della Flotta del Mar Nero presenti nella zona". "La causa dell'incendio è in corso di accertamento", ha aggiunto il dicastero assicurando che "le fiamme a bordo sono state contenute".
Ore 12.09 Intelligence Gb, 'Kramatorsk e Kostiantynivka prossimi obiettivi di Putin
Il presidente russo Vladimir Putin si sta preparando a una nuova offensiva nelle regioni orientali dell'Ucraina. Secondo l'intelligence britannica, "il discorso di Putin di martedì ha sottolineato il suo interesse per il Donbass, dove l'esercito russo sta attaccando le forze armate e si sta preparando per un'offensiva nella quale saranno probabilmente prese di mira le città di Kramatorsk e Kostiantynivka.
Ore 11.50 Kiev, attacchi russi su tutti fronti Donetsk e Lugansk
Le forze russe stanno sferrando attacchi sull'intera linea del fronte nella regione del Donetsk - dove sono state bombardate Avdiivka, Ocheretynska, Marinka e Toretsk - e continuano a colpire con razzi e mortai la regione di Lugansk, dove "la situazione più difficile è a Zolote". È quanto si legge nell'ultimo bollettino delle forze armate ucraine. Durante la notte, sono continuati i bombardamenti su Kharkiv, dove sono morti almeno quattro civili, e sono in corso combattimenti a Izyum, la città nell'Est controllata dai russi dove si stanno raccogliendo mezzi e uomini destinati all'offensiva nel Donbass. Esplosioni e cannoneggiamenti sono stati segnalati anche nella regione di Kherson, il cui capoluogo è in mano ai russi ma dove, nei giorni passati, gli ucraini avrebbero contrattaccato con successo su alcune posizioni. "La situazione a Mariupol non è cambiata", conclude il bollettino, "il blocco e i bombardamenti aerei e d'artiglieria continuano. I russi non lasciano uscire le persone dalla città".
Ore 11.34 Donald Trump: In Ucraina in corso un genocidio
Anche l’ex presidente Donald Trump, come Joe Biden, ha parlato di "genocidio" riferendosi alle stragi di civili in Ucraina, pur se per attaccare il suo successore alla Casa Bianca. In un’intervista a Fox News, Trump, dopo aver attaccato le politiche economiche di Biden a fronte dell’inflazione record, ha proseguito: "E ora aggiungete a ciò quello che sta accadendo in Ucraina. Quello è un genocidio. È in corso un genocidio", ha ribadito Trump che ha poi sottolineato che "abbiamo la forza nucleare più forte ed efficace al mondo grazie a quello che ho fatto e quindi nessuno ci dovrebbe maltrattare". Trump ha ribadito a più riprese che, se fosse rimasto alla Casa Bianca, Putin non avrebbe mai attaccato l’Ucraina. "Credo che tra cent’anni le persone guarderanno indietro e si domanderanno perché siamo rimasti a guardare e perché la Nato è rimasta a guardare", ha concluso il tycoon.
Ore 11.12 Turchia: incontro Putin-Zelensky non lontano
"Credo che un incontro tra Putin e Zelensky non sia lontano": così il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, a Ntv. "Tutto dipende dal consenso e dalla posizione di Putin. In linea di principio, il leader russo non è contrario", ha aggiunto e concluso.
Ore 10.44 Lavrov, occidente ci ha dichiarato guerra ibrida totale
L’Occidente "cerca di ripristinare e consolidare permanentemente il proprio predominio negli affari internazionali al fine di perseguire ulteriormente i propri obiettivi egoistici a scapito degli interessi nazionali di altri membri della comunità internazionale e a loro spese". Queste le minacciose parole del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, il quale è intervenuto alla conferenza Digital International Relations 2022. "Con il pretesto della crisi ucraina, l’Occidente ci ha dichiarato una guerra ibrida essenzialmente totale. Copre una varietà di aree, compresa l’informazione. L’Occidente si è appropriato del titolo di faro della democrazia, come sapete, e sta violando gravemente i suoi obblighi internazionali di garantire la libera espressione di opinione e la parità di accesso alle informazioni", ha concluso Lavrov.
Ore 10.17 Medvedev, se Svezia-Finlandia in Nato difesa nucleare in Baltico
Se Svezia e Finlanda entrassero nella Nato "non sarà più possibile parlare di uno status non nucleare del Baltico. L'equilibrio deve essere ripristinato. Finora la Russia non ha adottato tali misure e non le avrebbe adottate ma se siamo costretti...". Così il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Dmitry Medvedev sul suo canale Telegram.
Ore 9.27 Esplosioni vicino al porto di Odessa
Due esplosioni sono state nei pressi del porto di Odessa questa mattina poco dopo le 10 locali (le 9:00 in Italia). "A causa delle esplosioni appena sentite in città, vi chiediamo di mantenere la calma e rimanere al riparo. Al momento non c'è pericolo per la popolazione civile", ha dichiarato il servizio stampa del comando operativo meridionale sulla sua pagina Facebook.
Ore 9.12 Kiev: Un ostacolo ai colloqui è il numero di Paesi garanti
Uno degli ostacoli che si frappongono ai colloqui di pace tra Kiev e Mosca riguarda il numero di Paesi che dovrebbero prendervi parte come garanti della sicurezza. Questa — rilancia il Guardian — la posizione del consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, che ha fatto parte del team negoziale. Il Cremlino ha indicato, in precedenza, la Bielorussia come uno dei Paesi che garantiscono la sicurezza, mentre la Turchia ha ripetutamente offerto di svolgere un ruolo di mediazione tra i suoi vicini del Mar Nero.
Ore 9.06 Fiji: sequestrato yacht a oligarca russo
Un superyacht dell'oligarca russo Suleiman Kerimov è stato sequestrato nelle isole Fiji. L'Amadea, superyacht di 106 metri dal valore di 325 milioni di dollari, era arrivato martedì nelle isole del Pacifico. L'azionista di Gazprom, ritenuto uno dei più stretti alleati di Vladimir Putin, è sottoposto a sanzioni da parte degli Usa, dell'Unione Europea e della Gran Bretagna. Il capo della polizia di Fiji, Sitiveni Qiliho, ha detto che lo yacth si era ormeggiato prima di ricevere l'ok doganale. Dopo il sequestro, l'equipaggio è stato fermato per essere interrogato.
Ore 8.45 Italia, limiti di temperatura sul riscaldamento?
Il governo Draghi continua a muoversi per ridurre la dipendenza dal gas russo, con l'obiettivo di affrancarsene del tutto. E così dopo l’accordo con l’Algeria per 9 miliardi di metri cubi all’anno, è arrivato quello con l’Egitto per altri 3 miliardi. Un'intesa, quest'ultima, firmata dall'Eni e non dal governo, questo per il caso Giulio Regeni e per il fatto che l'Egitto di fatto impedisce il processo dei responsabili dell'assassinio in Italia. Ed in questo contesto piove una clamorosa indiscrezione, rilanciata da Federico Fubini sul Corriere della Sera, secondo il quale "è molto probabile che per l’inverno prossimo saranno fissati limiti di temperatura sul riscaldamento".
Ore 8.24 Kiev conferma la resa dei marines a Mariupol: ma non sono mille
Oleksiy Arestovych, consigliere capo dell'Ufficio del Presidente ucraino, ha confermato che alcuni soldati ucraini sono stati fatti prigionieri dai russi a Mariupol, così come si diceva ormai da ore e come sembravano confermare alcuni video circolati in rete. La conferma viene rilanciata dall'agenzia Unian. "Devo dire che una parte della 36a Brigata Marine è stata fatta prigioniera - ha spiegato - ma non sono mille persone, è una totale bugia. Sono molte di meno", ha concluso. Parte del mistero, dunque resta.
Ore 8.15 Ucraina: missili su nave russa, Odessa teme rappresaglia
"Abbiamo conferme sul fatto che la nave russa sia stata colpita. Ora temiamo che il nemico prepari una risposta sulla città. C'è un'alta probabilità di attacchi missilistici nella nostra città e regione". Questo quanto afferma il portavoce dell'amministrazione della città di Odessa, Sergei Bratchuk, dopo la conferma che l'equipaggio russo ha abbandonato l'incrociatore Moskva a largo di Odessa dopo un incendio che gli ucraini sostengono sia stato causato dai loro missili Neptune.
Ore 7.38 Mosca, missili su Kiev se nuovi attacchi in Russia
La Russia colpirà i centri del potere ucraino a Kiev se verranno compiuti nuovi attacchi a obiettivi nel territorio russo. L'avvertimento arriva direttamente dal portavoce della Difesa russa, Igor Konashenkov. "Vediamo tentativi delle forze ucraine di sabotare e di portare avanti attacchi a strutture in Russia", ha detto Konashenkov, "se questi episodi proseguono, le forze armate russe saranno costrette a colpire i centri decisionali, anche a Kiev, una cosa dalla quale l'esercito russo si è finora astenuto".
Ore 6.59 Media Usa, incrociatore russo abbandonato o affondato
L'incrociatore Moskva della flotta russa del Mar Nero, che secondo Kiev è stato colpito dai missili ucraini Neptune, è stato abbandonato o è affondato: lo riporta questa mattina la Cnn, confermando le incertezze sulla sorte della nave da guerra che secondo Mosca è stata invece "seriamente danneggiata" per l'esplosione delle munizioni che trasportava, in seguito a un incendio sviluppatosi a bordo. E il mistero continua.
Ore 6.42 Anche Donald Trump parla di genocidio in Ucraina
L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha parlato di "genocidio" riferendosi alle violenze commesse contro i civili nel contesto della guerra in Ucraina. Lo conferma la stampa Usa, ricordando che il 12 aprile l’attuale inquilino della Casa Bianca, Joe Biden, ha accusato pubblicamente di genocidio la Russia e il suo presidente Vladimir Putin. Intervistato da Fox News, Trump è tornato a criticare Biden sul fronte delle politiche economiche, e in particolare per l’aumento record dell’inflazione. "E aggiungiamo a questo quel che sta succedendo in Ucraina. E’ un genocidio», ha concluso l’ex presidente, che nei giorni scorsi aveva già definito l’invasione dell’Ucraina «un olocausto».
Ore 5.33 - Australia, nuove sanzioni contro imprese statali russe
L’Australia impone ulteriori sanzioni finanziarie a 14 imprese statali russe, comprese entità legate alla difesa come il produttore di camion Kamaz e le compagnie di navigazione SEVMASH e United Shipbuilding Corp. Le sanzioni si estenderanno anche alla società elettronica Ruselectronics, responsabile della produzione di circa 80 % di tutti i componenti elettronici russi.
Ore 4.02 Stati Uniti potrebbero inviare un funzionario di alto livello a Kiev
Gli Usa starebbero valutando la possibilità di inviare nei prossimi giorni un funzionario di alto livello a Kiev. Lo conferma il New York Times secondo cui si tratterebbe per l’amministrazione Usa di un segnale di sostegno all’Ucraina nella sua guerra con la Russia. Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris hanno entrambi effettuato visite di alto profilo nell’ultimo mese nei paesi confinanti con l’Ucraina.
Ore 2.12 Mistero sull’incrociatore russo Moskva. Kiev: colpito da noi. I russi: incendio a bordo
L’ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero, l’incrociatore missilistico Moskva, gravemente danneggiata dall’esplosione delle munizioni a bordo. Lo ha confermato lo stesso ministero della Difesa russo. L’equipaggio era stato evacuato. Un funzionario ucraino in precedenza aveva affermato che la Moskva era stata colpita da due missili. La nave da 12.500 tonnellate conta un equipaggio di circa 500 persone. La Moskva era armata con 16 missili da crociera Vulkan antinave, che hanno una portata di almeno 700 chilometri. A seguito di un incendio sull’incrociatore missilistico Moskva, le munizioni sono esplose. La nave è stata gravemente danneggiata", ha affermato in una nota il ministero della Difesa russo, che però non ha specificato le cause dell’incendio che ha provocato l’esplosione. Resta dunque un giallo, anche se l’Ucraina rivendica l’attacco missilistico contro la nave nemica.
Ore 1.11 Ecco le nuovi armi fornite dagli Usa: elicotteri, obici e munizioni
Poche ore dopo l'annuncio di Joe Biden di un altro invio di armi all’Ucraina per un totale di 800 milioni di dollari, il Pentagono ha pubblicato la lista delle nuove forniture. Nell’elenco ci sono 18 obici da 155 mm, 40.000 proiettili di artiglieria, sistemi radar di sorveglianza aerea AN/TPQ-36, AN/MPQ-64 Sentinel e mine anti-uomo Claymore M18A1. E ancora, per aiutare le truppe ucraine a spostarsi sul campo gli Stati Uniti invieranno 100 veicoli corazzati Humvee, 200 mezzi corazzati per M113 e 11 elicotteri Mi-17.