Vladimir Putin, l'ex consigliere Andrei Illarionov: "Così potremmo farlo fuori in 2 mesi"
L'Occidente ha un'arma letale contro Vladimir Putin, ovvero l'embargo totale su gas e petrolio russo. Ne è convinto, dall'alto della sua esperienza come ex consigliere economico dello zar, Andrei Illarionov, che in una intervista alla Bbc rivela: "Se i Paesi occidentali provassero ad attuare un vero embargo sulle esportazioni di petrolio e gas dalla Russia, scommetterei che probabilmente entro un mese o due, le operazioni militari russe in Ucraina, probabilmente cesserebbero. Sarebbero fermate". Illarionov non fa più parte dell'oligarchia sovietica - si dimise all'inizio del 2005 dopo la strage di Beslane dove morirono oltre 300 bambini" - e vivendo a Washington ora può svelare i punti deboli del suo Paese d'origine e anche quelli del suo presidente Putin. "Le sue ambizioni territoriali, le sue ambizioni imperiali", dice l'ex tecnocrate, "sono molto più importanti di qualsiasi altra cosa, compresi il sostentamento della popolazione russa e la situazione finanziaria del Paese".
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Secondo Illarionov - che si è reso conto da testimone diretto come la transizione intesa da Putin portasse dritti all’autocrazia - la promessa di dimezzare in pochi anni la povertà, che attualmente è la condizione in cui vivono 20 milioni di russi, si tradurrà nel suo opposto: "Vedremo probabilmente raddoppiare il numero di quelle persone, forse anche triplicare". E i numeri che arrivano da Mosca non fanno altro che rafforzare le sue previsioni: contrazione dell’economia tra l’8 e il 15% entro l’anno; due milioni di posti di lavoro a rischio; disoccupazione record, inflazione alle stelle, già al 15,7%. Prodotti base come zucchero, cavoli e cipolle sono aumentati anche del 40%.