Emmanuel Macron, il dato sull'affluenza a Parigi: presidenziali in Francia, miracolo Marine Le Pen?
Affluenza in calo alle presidenziali in Francia, e questa potrebbe essere una brutta notizia per Marine Le Pen. Ma la bassa partecipazione a Parigi è senza ombra di dubbio un pessimo segnale per Emmanuel Macron. Il presidente uscente ha nella Capitale, infatti, la sua unica roccaforte elettorale. Dal primo turno non uscirà il nuovo presidente, ma decreterà i due sfidanti che andranno al ballottaggio oltre a delineare il prossimo Parlamento. Macron è dato in vantaggio sulla Le Pen, ma in forte calo. E occhio anche al risultato del terzo incomodo Jean-Luc Melenchon. Difficile, per lui, andare al secondo turno. Ma la sua estrema sinistra, al ballottaggio, potrebbe schierarsi con il Rassemblement National di Marine, un cortocircuito politico nel nome del "tutti tranne Macron".
Alle 12 l'affluenza è stata del 25,48%, di tre punti inferiore al 2017, quando il dato registrato era stato del 28,54%. In questo senso, secondo gli analisti, potrebbe pagare dazio la Le Pen, leader del partito oggi più "radicato" nei ceti popolari. Ma è bassa l'affluenza anche nell'agglomerato parigino: alle 12 solo il 15% degli elettori ha votato a Seine-Saint-Denis e Parigi, 10 punti in meno rispetto al 2017. Il dato potrebbe penalizzare il presidente in carica, votato quasi esclusivamente dall'elettorato borghese e benestante. Alta invece l'affluenza in alcuni dei dipartimenti più favorevoli alla Le Pen.
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Si è già votato invece nei territori d'Oltremare e il tasso di partecipazione è fortemente diminuito in diversi territori, tra cui Nuova Caledonia e Polinesia, che hanno votato in anticipo, mentre è leggermente in aumento in Guadalupa e Martinica. Le votazioni sono cominciate sabato nelle Indie occidentali francesi, Guyana (Sud America), Saint-Pierre e Miquelon (arcipelago francese in Nord America) e Polinesia francese (Sud Pacifico). E' stato completato anche in Nuova Caledonia, che è 10 ore avanti rispetto alla Francia. I tassi di astensione più alti si trovano nel Pacifico: nella Polinesia francese solo il 23,78% degli elettori si era recato alle urne alle 17, a sentire i dati dell'Alto commissariato (erano stati il 43,97% nel 2017, nello stesso orario). In Nuova Caledonia, il tasso di partecipazione alle 17, due ore prima della chiusura delle urne, era del 33,04% contro il 41,80% di 5 anni fa, secondo i dati dell'Alto Commissariato della Repubblica.