Nato, il piano segreto contro l'asse Cina-Russia: riarmo massiccio del Giappone e nuovi confini
Armare l'Ucraina e la creazione di una "Nato Mondiale" sono le due risposte immediate all'invasione russa. Alla luce di questo il Segretario generale, il norvegese Jens Stoltenberg, ha presentato ai ministri degli Esteri un cosiddetto "non paper" (un documento non ufficiale e molto riservato ) che ridisegna i confini e gli obiettivi dell'Alleanza. "La guerra - ha spiegato a Bruxelles - può durare mesi, anche anni. Dobbiamo essere pronti ad un lungo confronto".
Missili ipersonici, "Patto dell'Anglosfera". Pericolosissima sfida militare mondiale a Putin
Per questo gli Stati Uniti hanno deciso di aumentare le armi destinate a Volodymyr Zelensky. Il segretario di Stato Usa Blinken, ricorda Repubblica, ha infatti ammesso che "daremo dieci sistemi anti-carro per ogni tank russo". Anche nell'ex blocco sovietico (a partire dai Baltici, Polonia e Romania) cresceranno i trasferimenti di mezzi e truppe fino ad arrivare alla presenza di quasi 250 mila uomini, esattamente il doppio di quelli che Putin ha inviato per invadere l'Ucraina.
Ma non solo. La Nato pensa infatti ai suoi confini. "Finlandia e Svezia - prosegue Stoltenberg - devono decidere se chiedere o meno l'adesione. Se lo faranno, essendo partner molto stretti della Nato e rispettando già i nostri standard, l'iter sarà accelerato". Per l'Alleanza servono cambiamenti. Da qui la necessità di guardare a est. A una "rivalità sistemica con la Cina". Assoluta novità anche il governo di Tokyo. La sua presenza - conclude il quotidiano - si lega alla possibilità di lanciare per la prima volta dopo la Seconda Guerra mondiale un investimento massiccio sulla Difesa. "La partecipazione a questa riunione - ha sottolineato Stoltenberg - dimostra il forte partenariato con il Giappone".