Bucha, Kirill benedice gli orrori e le torture ai civili: le parole del patriarca russo che sconvolgono il mondo intero
Le immagini dell'orrore di Bucha scuotono il mondo. E lo scuotono in un modo profondo, talmente profondo da non avere precedenti da che questa infame guerra in Ucraina è iniziata. E pensare che di orrori, ad oggi, commessi dalla Russia ma anche dagli ucraini, ne abbiamo visti tanti. Quelli di Bucha, però, vanno oltre.
Civili con le mani legate e fucilati, cadaveri gettati nei pozzi, corpi mutilati e torturati, fosse comuni. Le immagini di un genocidio, a tutto tondo. Le immagini di un orrore per il quale il mondo intero ha reagito. Almeno a parole: da Mario Draghi a Macron, dalla von der Leyen a Scholz, passando per i vertici di tutte le istituzioni continentali.
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Ma in questo contesto, ovviamente, fioriscono anche i deliri di chi nega, di chi parla di una montatura ucraina: per pescare qualcuno dal mazzo in primis il Cremlino, dunque il giornalista russo in collegamento con Massimo Giletti ieri sera a Non è l'Arena, poi alcuni idioti nostrani. E infine ecco spuntare anche il Patriarca Kirill, capo della Chiesa Ortodossa russa. Certo, non nega l'evidenza dei fatti in modo diretto. Ma bendice gli orrori della guerra.
Già, come ricorda Domani, mentre i corpi sono ancora caldi, mentre la ritirata dei russi da alcune città svela gli orrori e le atrocità commesse dagli invasori, tra omicidi e stupri di massa, ecco che l'alleanza tra Sacra Alleanza moscovita "tra Trono e Altare" prosegue senza indugi.
Proprio nelle ore dei ritrovamenti agghiaccianti di Bucha, ecco che il Patriarca Kirill tornava a parlare, da protagonista, nel corso della liturgia celebrata nella Cattedrale Patriarcale. Ed ecco che Kirill associa al "paganesimo monumentale" dell'edificio "il paganesimo pastorale" della sua azione da capo della Chiesa ortodossa. Insomma, un modo per giustificare ancora una volta le azioni del potere politico, di Vladimir Putin. Un modo per giustificare l'orrore di Bucha.