Ucraina, "genocidio a Bucha" ma per Mosca è tutto falso: "Provocazioni", chiesta una riunione urgente all'Onu
Anche il 39esimo giorno di guerra in Ucraina volge al termine. Le ultime 24 ore sono state tra le più dure dall'inizio della guerra per gli orrori scoperti a Bucha, cittadina situata alla periferia della capitale Kiev. Le forze di Mosca ritirandosi hanno compiuto una strage di civili: decine e decine di persone sono state uccise e lasciate per strada o gettate in una fossa comune. Nel frattempo Odessa resta sotto attacco e Papa Francesco valuta la possibilità di una visita a Kiev.
21.13 Russia chiede riunione Consiglio di sicurezza Onu
Dopo aver bollato come fake news montate ad arte dai media ucraini e occidentali gli orrori di Bucha, la Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza Onu per quelle che definisce "provocazioni". I morti invece sono ben documentati: non sono dilaniati dai bombardamenti, ma portano tutti i segni di esecuzioni.
20.33 Zelensky sui morti di Bucha: "I responsabili meritano la morte", poi la tirata d'orecchie agli Usa
Volodymyr Zelensky ha diffuso un nuovo video in cui ha parlato di quanto accertato a Bucha, cittadina situata nei pressi della capitale di Kiev. Decine e decine sono stati trovati privi di vita, brutalmente uccisi e lasciati per strada o gettati in fosse comuni. “Si meritano soltanto la morte dopo quello che hanno fatto”, ha dichiarato il presidente ucraino riferendosi ai responsabili di tale orrore. “Centinaia di civili sono morti torturati e fucilati - ha aggiunto - sulla nostra terra c’è stato il male assoluto: assassini, boia, stupratori e saccheggiatori”. Poi in un’intervista alla Cbs Zelensky ha ringraziato gli Usa per il supporto, ma al tempo stesso ha fatto una tirata d’orecchie: “Non ci hanno dato garanzie di sicurezza, questo deve essere compreso”.
19.28 Onu chiede indagine indipendente sui morti di Bucha
"Sono profondamente scioccato dalle immagini dei civili uccisi a Bucha". Lo ha dichiarato Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite. Dopo il ritiro delle forze russe, nella cittadina vicina alla capitale Kiev sono stati scoperti centinaia di corpi di civili: "È essenziale che un'indagine indipendente faccia luce sui responsabili". L'Onu sottolinea che i cadaveri trovati a Bucha "sollevano serie domande su eventuali crimini di guerra".
18.12 "40mila deportati da Mariupol". Mosca smentisce i morti di Bucha
La propaganda russa non si ferma neanche dinanzi ai cadaveri che provoca, arrivando a negare l’evidenza. Le decine e decine di corpi inermi lasciate per strada o nelle fosse comuni a Bucha sono documentate e sotto gli occhi di tutti, ma Mosca ha avuto il coraggio di negarli, affermando che “tutte le fotografie e i materiali video pubblicati dal regime di Kiev, che mostrano una sorta di ‘crimini’ da parte del personale militare russo nella città di Bucha sono un’altra provocazione. Le forze armate colpiscono solo infrastrutture militari e le truppe ucraine”. Se sui morti di Bucha non vi è alcun dubbio, da verificare invece l’ultima notizia che arriva dall’agenzia Ukrinform, secondo cui 40mila residenti di Mariupol sarebbero stati trasferiti con la forza dall’esercito russo nei territori sotto il suo controllo.
16.50 "Genocidio", "urge inchiesta indipendente": l'orrore russo a Bucha
Decine di corpi fucilati, lasciati per strada o gettati in fosse comuni. Quanto sta emergendo a Bucha, nelle vicinanze di Kiev, è un vero e proprio orrore ad opera dei russi. “È genocidio”, ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky, scosso dal massacro gratuito del suo popolo. Dura condanna anche da parte di Nato, Unione Europea e Stati Uniti. “È necessaria con urgenza una inchiesta indipendente - ha twittato Ursula von der Leyen - sugli orrori indicibili nelle zone da cui la Russia si sta ritirando. Gli autori di crimini di guerra saranno chiamati a rispondere”.
15.59 Altri corpi trovati a Bucha
A Bucha si sta consumando uno dei principali orrori di questa guerra. Un crimine, quello commesso dai russi, che è indelebile: altri 57 corpi sono stati trovati in una fossa comune. A denunciarlo è Serhii Kaplytchny, capo dei soccorritori: "Qui, in questa lunga tomba, sono sepolte 57 persone". Solo una dozzina di corpi erano visibili, gli altri erano parzialmente sepolti: è in corso il recupero.
15.15 Media russi: nuove esplosioni a Belgorod
Anche i media russi ora confermano le nuove esplosioni a Belgorod. Una di queste si è verificata oggi nel villaggio di Tomarovka nella regione russa di Belgorod, a 40 chilometri dal confine con l'Ucraina. Lo ha confermato il capo dell'amministrazione del distretto urbano di Yakovlevsky Oleg Medvedev, come riporta l'agenzia Ria Novosti. "Tutto è calmo a Tomarovka, detriti sono caduti a terra. La strada è stata transennata, sono stati chiamati i servizi di emergenza. I detriti sono stati ispezionati: non rappresentano un pericolo, sono stati portati via, non si segnalano danni", ha concluso. Venerdì Mosca aveva denunciato un attacco aereo ucraino su un deposito di petrolio, sempre a Belgorod.
Ore 15.01 Mariupol, il vicesindaco: i russi non consentono ai civili di partire
"Le truppe russe non consentono alla gente che sta morendo di fame di partire. Il tentativo della Croce Rossa non è riuscito. Dei 530 mila abitanti di Mariupol 150 mila sono ancora in città". Lo afferma a Mezz'ora in più il vicesindaco di Mariupol.
Ore 14.38 Anonymous pubblica i nomi di 120 mila soldati russi in guerra
Gli hacker di Anonymous hanno pubblicato in rete la lista di 120 mila soldati russi che partecipano all'aggressione contro l'Ucraina. "Tutti i soldati che partecipano all'invasione militare devono essere puniti perché colpevoli di crimini di guerra", si legge nel comunicato di Anonymous.
Ore 14.24 Ambasciatrice Gran Bretagna: i russi usano lo stupro come arma
Melinda Simmons, ambasciatrice britannica in Ucraina, ha accusato l'esercito russo di usare deliberatamente lo stupro come arma militare "Lo stupro è un'arma di guerra. E anche se non conosciamo ancora la portata del suo uso in Ucraina, è già chiaro che faceva parte dell'arsenale della Federazione Russa", ha dichiarato l'ambasciatrice
Ore 13.56 Ucraina, razzi su Kryvgi Rig: Sotto attacco
Kryvgi Rig sotto attacco. I missili arrivano dalla regione di Kherson. Lo ha affermato Oleksandr Vilkul, governatore dell'amministrazione militare di Kryvgi Rig durante il collegamento con i canali ucraini. "I Grad (lanciarazzi multipli) qui non arrivano, quindi stanno utilizzando gli Smerch, il sistema lanciarazzi a lungo raggio d'azione". È quanto si legge sul giornale locale di Kherson, Vgoru.
Ore 13.18 Mosca, altre minacce: rubli non solo per il gas
La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi della sua "operazione militare speciale" in Ucraina. Questo quanto sostenuto dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, il quale si auspica che alla fine Mosca e Kiev possano firmare una sorta di accordo di pace. Inoltre chiederà pagamenti in rubli anche per le forniture di altri beni, oltre al gas.
Ore 13.12 Belgorod, nuove esplosioni nella città russa
Si sono sentite due esplosioni nella città russa di Belgorod, vicino al confine con l'Ucraina. Lo hanno confermato due testimoni all'agenzia Reuters, il tutto a pochi giorni dal raid che avrebbero effettuato le forze ucraine su suolo russo. Uno dei testimoni ha detto che le esplosioni erano così potenti da scuotere i vetri delle finestre della sua casa a Belgorod.
Ore 12.43 Polonia, "pronti a ospitare armi nucleari"
Il vice primo ministro polacco Jaroslav Kaczynski ha dichiarato che Varsavia è aperta al dispiegamento di armi nucleari Usa sul suo territorio se servisse e se Washington lo richiedesse. Così Kaczynski in un'intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag, citato dai media ucraini. "Se gli americani ci chiedessero di mantenere le armi nucleari statunitensi in Polonia, saremmo aperti a questo. Rafforzerebbe in modo significativo la deterrenza su Mosca", ha affermato Kaczynski chiarendo che il dispiegamento di armi nucleari americane in Polonia non è stato ancora discusso, ma "questo potrebbe cambiare presto".
Ore 12.33 Sindaco Kiev: Bucha, un genocidio di Putin. ermate import gas
"Quello che è accaduto a Bucha e in altri sobborghi di Kiev può solo essere definito genocidio". Queste le durissime parole del sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, il quale si è detto scioccato per quelli che definisce "crudeli crimini di guerra" commessi dai soldati russi nella cittadina di Bucha, a nordovest della capitale ucraina, riferendosi alle notizie di esecuzioni di civili.
Ore 11.59 Comandante Brigate Azov: Mariupol, russi guadagnano terreno
Altro drammatico appello dalle Brigate Azov. "La situazione a Mariupol è critica. Combattimenti sono in corso nell'intera città". Così, intervistato dall'emittente Suspilne, Maxim Zhorin, co-comandante delle truppe Azov. "Il nemico sta guadagnando terreno, occupando nuove strade e case. Enormi le perdite ma contemporaneamente anche la nostra cattura di soldati russi e uccisione dei nemici. Abbiamo bisogno di prigionieri, per garantirci un fondo di scambio e avere una posizione più forte nei negoziati", ha concluso. Parte della città di Mariupol è controllata da Azov e dalla Marina militare ucraina. In particolare il distretto Azovstal ed il porto.
Ore 11.39 Michel, si lavora a nuove sanzioni
L'Europa lavora alla messa a punto di nuove sanzioni contro la Russia e a nuovi sostegni all'Ucraina. Lo scrive su twitter il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel il quale si è detto "sotto-choc per le immagini delle atrocità commesse dall'esercito russo nella regione di Kiev ora liberata". E ancora, ha aggiunto, "l'Ue «sta assistendo gli ucraini e le Ong nel raccogliere le prove da portare nelle corti internazionali", ha concluso.
Ore 11.27 Lituania, clamoroso: stop importazioni gas russo
Il ministero dell'energia della Lituania ha annunciato che il paese sta operando senza importazioni di gas russo dall'inizio del mese con l'intenzione di raggiungere la "piena indipendenza energetica" dalla Russia in risposta al "ricatto energetico russo" e all'invasione dell'Ucraina. E le parole sono state confemrate dai dati dell'operatore del sistema di trasmissione del gas lituano Amber Grid, che mostra come il 2 aprile l'importazione di gas russo per i bisogni della Lituania attraverso l'interconnessione lituano-bielorussa era pari a zero megawatt (MWh). "Siamo il primo paese dell'Ue a diventare indipendente dalle forniture di gas russo, e questo è il risultato di un processo coerente di diversi anni di politiche energetiche e decisioni tempestive sulle infrastrutture", ha dichiarato il ministro dell'energia lituano Dainius Kreivys.
Ore 11.11 Bucha, morti in strada e fosse comuni: le accuse alla Russia
Dopo la ritirata russa, ora dopo ora emergono sempre più le brutalità dell'esercito invasore. A nord di Kiev ci sono fosse comuni, cadaveri di civili per la strada, gente fucilata con le mani legate dietro la schiena. E ancora le foto di edifici bruciati, auto colpite dai proiettili, resti anneriti dei veicoli militari russi distrutti nella battaglia.
Ore 10.48 Odessa, siti petroliferi colpiti
Il sindaco della città Gennady Trukhanov ha parlato dell'attacco missilistico di questa mattina che ha colpito due siti petroliferi della città di Odessa, affermando che "fortunatamente, non ci sono feriti, le case sono danneggiate — le finestre sono rotte, i tetti dei tetti del relitto vengono distrutti. Le utilità sono già in atto. Forniremo tutta l’assistenza necessaria a coloro che hanno alloggi danneggiati. La situazione è attualmente sotto controllo. Voglio chiedere ai cittadini di rimanere calmi", ha concluso il primo cittadino
Ore 10.33 Mosca, distrutta raffineria petrolio Odessa
"Questa mattina missili di precisione guidati dal mare e dall’aria hanno distrutto una raffineria di petrolio e 3 impianti di stoccaggio di carburante nelle vicinanze di Odessa, che fornivano carburante al gruppo di forze ucraine vicino a Mykolaiv". Questo quanto dichiara il portavoce del ministero della difesa russo, Igor Konashenkov, rilanciato da Interfax. Sarebbero almeno 5 i punti di impatto. Ma, secondo l’ufficiale del comando operativo «Sud» Vladislav Nazarov, citato da Unian, non ci sarebbero vittime.
Ore 10.20 Capo negoziatore russo: Putin-Zelensky non sono ancora pronti per incontrarsi
Mosca afferma che Putin e Zelensky non sono ancora pronti per incontrarsi a un negoziato. Lo dice il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, su Telegram, laddove spiega che la posizione di Mosca su Crimea e Donbass rimane invariata. La dichiarazione di Medinsky imprime un colpo di freno alle precedenti aperture verbali tra Mosca e Kiev. "La bozza di accordo non è pronta per essere sottoposta a un incontro al vertice. Ripeto e ripeto ancora: la posizione della Russia su Crimea e Donbass resta IMMUTATA", scrive con caratteri maiuscoli
Ore 9.59 Kiev, pronti bus per evacuare Mariupol
Anche oggi, domenica 3 aprile, è stato aperto un corridoio umanitario per evacuare le persone da Mariupol a Zaporizhzhia. Lo ha dichiarato la vice primo ministro ucraina Iryna Vereshchuk, citata da Ukrinform. "Continuiamo a lavorare sull’evacuazione delle persone lungo il corridoio umanitario da Mariupol a Zaporizhzhia. Attualmente, ci sono 17 autobus vicino a Berdyansk, 10 per l’evacuazione di Mariupol da Berdyansk. Se gli autobus non passano per la città, chiediamo alle persone di recarsi al posto di blocco all’ingresso della città. Sette bus cercheranno di passare più vicino a Mariupol accompagnati dal Comitato Internazionale della Croce Rossa", ha concluso
Ore 9.12 Rilasciato il sindaco di Beryslav catturato dai russi il 20 marzo
Il sindaco di Beryslav, Oleksandr Shapovalov, è stato rilasciato dai russi che lo avevano catturato lo scorso 20 marzo. Il sindaco in persona ha confermato la sua liberazione all’emittente Suspilne. "Sono stato rilasciato la scorsa notte, adesso sono a casa. Va tutto bene", ha affermato Dal giorno della cattura di Shapovalov non erano state date notizie sulla sua sorte. Al momento non ci sono altri dettagli su come si sia arrivati alla liberazione.
Ore 9.12 Bombardati depositi di carburanti
Secondo quanto riferito da alcune fonti sui social media, a essere colpiti dai razzi russi a Odessa sono dei depositi di carburante vicino al porto. Non ci sono vittime a Odessa, secondo l'ufficiale del comando operativo "Sud" Vladislav Nazarov, citato da Unian. Kiev ha confermato l'attacco dal cielo
Ore 8.43 Mariupol, ucciso il filmmaker Mantas Kvedaravicius
È stato ucciso sabato a Mariupol all’età di 45 anni e "con una telecamera in mano" il regista e antropologo lituano Mantas Kvedaravicius, lo ha reso noto il collega russo Vitaly Mansky, anima del festival dei documentari Artdocfest di Mosca.
Ore 8.12 Azzardo-Uk, pronto invio missili antinave
Il primo ministro britannico Boris Johnson è intenzionato a inviare all'Ucraina armi contro un attacco dal mare con cui la Russia potrebbe impadronirsi dell'area sud del Paese. Lo conferma il Sunday Times. La Gran Bretagna medita di provvedere Kiev di missili antinave sia per l'impiego contro la flotta russa sia per proteggere Odessa e i centri costieri che al momento sono oggetto di bombardamenti dal mare.
Ore 7.34 Forti esplosioni a Odessa
Forti esplosioni nel cielo di Odessa, colpita vicino al centro verso le 6 del mattino ora locale. Colpiti depositi e raffinerie di petrolio con missili vicino al porto. Diverse colonne di fumo si sono alzate sopra la città dove le sirene di allarme antiaereo hanno risuonato di nuovo a lungo, dopo le prime nel cuore della notte
Ore 4.49 Notte di attacchi, Kiev: abbattuti caccia e missili russi
Tornano a suonare nella notte in Ucraina le sirene che segnalano il percolo di attacchi aerei. L’allarme è scattato alle 4.20 locali in diverse città, tra cui Kiev, Leopoli, Dnipropetrovsk e Odessa. Le autorità ucraine hanno segnalato la presenza di bombardieri russi in volo che potrebbero sganciare ordigni su infrastrutture e insediamenti civili. L’Air Command dell’Ucraina, intanto, rende noto di aver abbattuto otto bersagli aerei dell’aviazione russa nelle ultime 24 ore: quattro missili, due cacciabombardieri Su-34, un elicottero e un drone.
Ore 3.30 Bucha, l'orrore de bambini usati come scudi umani dai russi
Bambini usati come scudi umani dalle truppe russe in ritirata, fosse comuni, vittime civile, con i corpi ritrovati con le mani legate. È un quadro devastante quello che emerge, dopo la liberazione, dalla martoriata città di Bucha. Testimoni accusano i soldati russi di aver usato i bambini ucraini come «scudi umani» sui loro mezzi per proteggere i loro spostamenti durante la ritirata dalla capitale ucraina e in altre zone del Paese. Lo riporta il Guardian.
Ore 1.21 Azov: Sotto assedio a Mariupol ma resistiamo
"Manteniamo ancora Mariupol, ma il nemico ha preso piede in città. Siamo assediati, nessuna risorsa arriva qui ma possiamo resistere a lungo grazie alla nostra motivazione. I problemi principali sono le risorse umane e le armi anticarro". Questa la situazione descritta dal capo di stato maggiore del reggimento Azov, Bogdan Krotevich, dell’assedio della città del sud dell’Ucraina.
Ore 00.24 Kiev, visita Papa Francesco può influenzare corso eventi
Un’eventuale visita di papa Francesco a Kiev può influenzare il corso degli eventi riguardanti il conflitto in Ucraina. Lo ha detto il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, in un post su facebook.