Roman Abramovich, "non nominatelo più": fatto fuori da Putin, ombre sul Cremlino
In Russia non è più consentito fare il nome di Roman Abramovich. Lo si evince dal fatto che nelle agenzie di stampa russe il magnate viene nominato una sola volta dal 29 marzo ad oggi. Più fonti, sia interne che esterne, confermano che dal Cremlino è arrivato l’ordine di non menzionare più Abramovich in relazione ai negoziati di pace in corso tra Ucraina e Russia.
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L’ultimo si è svolto a Istanbul, dove ovviamente c’era anche l’oligarca russo, che ha trovato riparo in Turchia dopo il presunto avvelenamento di cui è stato vittima a inizio marzo. Abramovich è stato ricoverato in un ospedale turco e per alcune ore ha anche perso la vista, dopodiché le sue condizioni sono progressivamente migliorate: ciò fa pensare che l’avvelenamento sia stato una sorta di “avvertimento”. E adesso Abramovich è diventato “innominabile” in Russia. A dare la notizia è stata Kenia Sobchak, giornalista russa nonché politica di opposizione: “Ai media pro-Cremlino - ha scritto sul suo canale Telegram - è stato vietato menzionare il ruolo dell’uomo d’affari Roman Abramovich nei negoziati tra Russia e Ucraina”.
I nonni materni del magnate russo erano di Kiev: questo è il suo punto di contatto con Volodymyr Zelensky, che ha incontrato personalmente al pari di Vladimir Putin. La posizione del miliardario non è però ancora chiara: secondo alcuni sta semplicemente facendo i suoi interessi e cercando di proteggere il suo patrimonio. Ma il fatto che Putin non voglia che si parli di Abramovich potrebbe indicare che inizia a temere la sua popolarità in Occidente…
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