Ucraina, la guerra in diretta. Draghi, la telefonata a Putin e l'appello. Ossezia del Sud: "Ci uniamo alla Russia". Guardian, indiscrezioni sullo zar
Non è una tregua, ma una "pausa per riorganizzarsi". Il giorno dopo i passi avanti nei negoziati di Istanbul, tornano prepotenti i dubbi sulla vera strategia della Russia in Ucraina. Mosca ha iniziato a spostare le truppe da Kiev e Cernihiv verso la Bielorussia, ma la mossa andrebbe letta in due chiavi: il Cremlino sa che la capitale non è contendibile, e dunque rinuncia per concentrare le proprie forze sulle regioni dell'Est e del Sud. Oppure si tratterebbe di una normale rotazione di unità, in attesa di tornare a colpire duramente. Nel frattempo, continuano i bombardamenti nel Paese, e il baricentro del conflitto si sposta stabilmente a Mariupol, dove il corridoio umanitario annunciato da Emmanuel Macron è ormai "impossibile".
Ore 20.58 Russia offre cessate il fuoco a Mariupol
Ancora una volta, i russi hanno offerto un cessate il fuoco a Mariupol, una delle città più martoriate e distrutte dai bombardamenti. Due settimane fa i russi avevano offerto ai resistenti una tregua momentanea in cambio della deposizione delle armi e dell’evacuazione della città. Se accettato, il cessate il fuoco partirebbe dalle 10 di domani mattina, giovedì 31 marzo.
Ore 20.13 Gas russo pagabile ancora in euro
Da Berlino arriva una notizia importante: Vladimir Putin avrebbe aperto al cancelliere tedesco Olaf Scholz sul pagamento del gas in euro e non in rubli, come inizialmente preteso dal Cremlino in violazione agli accordi siglati in passato.
Ore 19.15 Tensioni tra Mosca e Kiev su Crimea e Donbass
Oltre che accettare che "lo status di Paese non nucleare e non allineato, l’Ucraina sta capendo che le questioni della Crimea e del Donbass sono definitivamente chiuse". Così il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, aggiungendo che ciò rappresenta un importante progresso" per i negoziati". Lo riferisce l’agenzia Interfax. Subito, però, la risposta di Kiev con il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko: "Le questioni della Crimea occupata e del Donbass saranno definitamente chiuse dopo il ripristino della sovranità ucraina in questi territori. Lavrov dimostra che c’è un malinteso nel processo negoziale", ha affermato
Ore 18.50 Draghi-Putin i contenuti della telefonata
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi ha avuto oggi una telefonata con il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Al centro del colloquio, si apprente, l’andamento del negoziato tra la Russia e l’Ucraina e i suoi ultimi sviluppi. Il premier Draghi ha sottolineato l’importanza di stabilire quanto prima un cessate il fuoco, per proteggere la popolazione civile e sostenere lo sforzo negoziale. E ancora, Draghi ha ribadito la disponibilità del governo italiano a contribuire al processo di pace, in presenza di chiari segni di de-escalation da parte della Russia. Da par suo Putin ha descritto il sistema dei pagamenti del gas russo in rubli. I due leader hanno concordato sull’opportunità di mantenersi in contatto.
Ore 18.38 Ossezia del Sud: Ci uniremo alla Russia
L’Ossezia del Sud, territorio internazionalmente riconosciuto come parte della Georgia, compirà presto i passi giuridici per unirsi alla Federazione russa. Lo ha detto il suo leader, Anatolij Bibilov, citato dall’agenzia russa Tass.
Ore 18.28 Guardian: Putin vuole la resa di Mariupol
La resa di Mariupol: questa sarebbe la condizione che Putin avrebbe posto per far cessare i bombardamenti, nel corso di una telefonata con il premier francese Macron, stando a quanto riferisce il Guardian. Mosca sarebbe pronta ad attuare il piano di evacuazione proposto da Francia, Turchia Grecia e diverse associazioni umanitarie, in cambio di una resa totale dei "militanti nazionalisti ucraini"
Ore 18.15 Governatore Mariinka: I russi hanno usato bombe al fosforo
"Oggi i russi a Mariinka hanno usato di nuovo le bombe al fosforo". Questa l'accusa del governatore della regione Pavlo Kyrycenko. "Decine di focolai sono stati trovati disseminati nella città, e soso stati estinti dagli agenti del Ses". Anche le zone di "Georgiyivka, Novocalynove e Ocheretyne sono stati bombardati: nessun civile è rimasto ferito, ma diverse case sono state danneggiate", ha rimarcato il governatore. "Inoltre, la città di Avdiivka è stata nuovamente isolata a causa dei bombardamenti".
Ore 18.01 Slovacchia: espulsi 35 diplomatici russi
Il ministero degli Esteri slovacco ha reso noto di aver deciso di espellere 35 persone della missione diplomatica russa nel Paese. "Il passo dato è una reazione inevitabile alle continue attività del personale dell’ambasciata russa che violano la Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, gli interessi della Slovacchia e uno sforzo per sviluppare relazioni di partenariato con la Federazione russa", reso noto il ministero
Ore 17.45 Lavrov, a che gioco gioca? "Progressi nei colloqui"
Continuano i rebus di Mosca. La Russia infatti dichiara di considerare i risultati dei colloqui russo-ucraini a Istanbul sullo status neutrale e non nucleare dell’Ucraina come un significativo progresso. Queste le parole del ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, citato dalla Tass. Secondo Lavrov, Kiev ha capito che le questioni Crimea e Donbass sono risolte. Peccato che solo poche ore prima il Cremlino avesse parlato di "nessun passo in avanti" nei colloqui
Ore 17.28 Putin e Scholz, altri negoziati su pagamento gas
Il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno stabilito di tenere negoziati addizionali in materia di pagamento del gas e di non alterare i termini dei contratti. Lo riferisce il Cremlino. La Germania tenta in tutti i modi una mediazione per evitare il pagamento in rubli o, peggio, la chiusura dei rubinetti
Ore 17.18 Kiev, donna stuprata da russi a Mariupol davanti al figlio
Il governo di Kiev denuncia un orrore di guerra che sarebbe stato compiuto dai russi. "A Mariupol gli occupanti hanno violentato una donna per diversi giorni di fronte al figlio di sei anni", ha comunicato il ministero della difesa ucraino, aggiungendo che la donna "è morta in seguito alla ferite". "Questo non è un film dell’orrore. Stupro, violenza, omicidio: questo è ciò che significa il mondo russo», aggiunge il ministero sul profilo Twitter. Anche il Times ha riportato la storia agghiacciante di una donna stuprata sotto gli occhi del figlio terrorizzato. Gli ucraini hanno aggiunto che al figlio della donna uccisa, sei anni, "sono diventati i capelli bianchi"
Ore 17.12 Mario Draghi, la telefonata con Vladimir Putin
Si apprende che è durata circa un’ora la telefonata tra il premier Mario Draghi e il presidente russo Vladimir Putin.
Ore 17.07 Boris Johnson, far cadere Putin non è obiettivo Gb
Far cadere il presidente russo Vladimir Putin "non è un obiettivo del governo britannico, è importante essere molto chiari su questo punto" dopo quanto affermato al riguardo da Joe Biden. Lo ha dichiarato Boris Johnson durante un’audizione in commissione al Parlamento di Londra, pur aggiungendo di ritenere "non ignobile sperare in un epilogo del genere sullo sfondo della barbara aggressione" di Mosca all’Ucraina. Interpellato poi sul canale di dialogo tenuto aperto con Putin da Emmanuel Macron, il premier Tory ha poi precisato di non avere nulla in contrario, a patto che Kiev lo ritenga utile (perché per Putin Johnson è il nemico numero 1? Qui l’approfondimento).
Ore 16.32 Ungheria accusa Kiev di interferire nelle elezioni
Il ministro degli Esteri ungherese ha accusato la leadership Ucraina di aver tentato di interferire nelle elezioni ungheresi di domenica. In un video sui social media, Peter Szijjarto ha affermato che esiste un "coordinamento in corso tra la sinistra ungherese e i rappresentanti del governo ucraino" e che l'Ucraina sta tentando di influenzare le elezioni ungheresi del 3 aprile a favore di una coalizione di partiti di opposizione. Le dichiarazioni sono arrivate dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha fatto diversi commenti recenti aspramente critici nei confronti dell'approccio del governo ungherese alla guerra.
Ore 16.30 Media Gb, Abramovich avvelenato con Cloropicrina
Roman Abramovich sarebbe stato avvelenato con la Clorpicrina, un'agente chimico utilizzato nel corso della prima guerra mondiale. A riportarlo è il Daily Mail che riporta uno studio effettuato da un gruppi di ricerca coordinato dal giornalista investigativo Christo Grozev. Secondo quanto riportato dal New York Times l'oligarca russo avrebbe chiesto al medico che lo ha visitato dopo i primi sintomi se stesse "morendo".
Ore 16.24 Usa, Putin male informato da consiglieri su guerra
Gli Stati Uniti ritengono che il presidente russo Vladimir Putin sia stato "male informato" dai suoi consiglieri sull'andamento dell'invasione dell'Ucraina e sull'impatto delle sanzioni sull'economia russa. Lo riporta la Cnn citando funzionari americani, secondo i quali il capo del Cremlino ha ora contezza della situazione e questo ha portato a uno scontro con i vertici della difesa.
Ore 16.15 Kiev, no segnali ritiro russi da capitale e Chernihiv
"Non vediamo un ritiro di massa delle truppe russe da Kiev e Chernihiv". Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzyanyk. Lo riporta Ukrinform. "Attualmente si vede solo il ritiro di singole unità", ha spiegato.
Ore 16.09 Ucraina: 15 morti nell'attacco contro il palazzo del governatore a Mykolaiv
Aumenta il bilancio delle vittime dell'attacco russo contro l'ediciio del governatore delloblast di Mykolaiv, fra Kherson e Odessa. I morti sono 15. I corpi di 14 persone sono stati estratti privi di vita dalle macerie. Un'altra persona è morta dopo essere stata ricoverata in ospedale. Il governatore Vitaly Kim si è salvato per caso. Si continua a scavare sotto le macerie.
Ore 16.05 Mosca, Kiev disposta a costruire rapporti di buon vicinato
"Ieri, per la prima volta, la parte Ucraina ha registrato per iscritto, la sua disponibilità a soddisfare una serie di condizioni importanti per costruire relazioni normali e, spero, di buon vicinato con la Russia in futuro". Lo ha detto l capo negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky, in un aggiornamento sui colloqui avvenuti ieri a Istanbul con la controparte di Kiev.
Ore 15.42 Cremlino: Pagamenti del gas in rubli si farà progressivamente
Il Cremlino afferma che il pagamento in rubli per le vendite di gas russo all'Unione europea, che è stato richiesto da Mosca in risposta alle sanzioni occidentali e ha già provocato allarme in Europa e in particolare in Germania, sarà effettuato gradualmente, in modo progressivo. "Ne abbiamo già parlato, il pagamento e la consegna (del gas) sono un processo esteso nel tempo", ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in conferenza stampa, assicurando che il nuovo sistema non entrerà completamente in vigore domani. "Non stiamo parlando di consegnare domani e di essere pagati la sera. No, è un processo più lungo, tecnicamente", ha affermato Peskov, insistendo sul fatto che l'ordine di Putin deve essere "applicato".
Ore 15.38 Kiev, referendum su intesa solo dopo ritiro truppe russe
"Il referendum nazionale sulla possibile intesa tra Ucraina e Russia si terrà solo dopo che le truppe russe saranno tornate alle loro posizioni antecedenti al 23 febbraio". Così il capo negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak incontrando in videocollegamento i media internazionali a Leopoli. "Penso che nei prossimi giorni dovremo lavorare sui singoli termini del trattato, che dovrà essere accettato da tutti, anche dagli Stati garanti", ha spiegato. Interpellato sul ruolo di Roman Abramovich, Podolyak ha sottolineato la sua "efficacia nel moderare tra i due team di negoziatori".
Ore 14.52 Gas, appello di Zelensky alla Norvegia
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto appello alla Norvegia, secondo fornitore di gas naturale dell'Ue dopo la Russia, affinché fornisca più energia al suo paese e all'Europa intera. Nel corso di un discorso in videomessaggio davanti allo Storting, il parlamento monocamerale norvegese, Zelensky ha affermato: "Potete dare un contributo decisivo alla sicurezza energetica dell'Europa, fornendo le risorse necessarie, sia per i paesi dell'Ue che per l'Ucraina". Zelensky ha concluso affermando anche che le navi russe "non dovrebbero avere il diritto di usare i porti del mondo libero". Le parole del premier ucraino sull'energia, però, fanno pensare che il momento in cui i rubinetti verranno chiusi si fa più vicino
Ore 14.45 Boris Johnson, il portavoce: più sanzioni contro la Russia
"Se non rafforziamo le sanzioni contro la Russia, la Russia imparerà a conviverci" ha tuonato il portavoce del primo ministro britannico Boris Johnson, aggiungendo che il Regno Unito non pagherà le merci russe in rubli. Londra continua a soffiare sul fuoco della guerra
Ore 13.54 Ucraina: Russia invia truppe a Chernobyl
La Russia continua a inviare truppe nell'area della centrale nucleare di Chernobyl. Lo ha confermato lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina. "È stato registrato un movimento di colonne nemiche dal villaggio di Ivankiv in direzione della centrale nucleare di Chernobyl", scrive un rapporto militare, dove si legge anche che nel frattempo attività di addestramento operativo e di combattimento sono in corso fra le forze armate della Bielorussia. Gli spiragli di pace sempre più una "trappola" russa: il sospetto, ora, è che l'offensiva a Chernobyl possa portare il conflitto a un livello che nessuno più osava ipotizzare
Ore 13.38 Mariupol, bombardato edificio Croce Rossa
I bombardamenti russi hanno colpito un edificio della Croce Rossa a Mariupol.
Ore 13.24 Il ministero della Difesa russo: Kiev rispetti Convenzione Ginevra su trattamento prigionieri guerra
La Russia chiede all’Ucraina di rispettare rigorosamente la Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra e di eliminare la pratica della tortura. Questo l'appello del viceministro della Difesa russo, Alexander Fomin. Nei giorni scorsi è stato pubblicato sui social un video in cui vengono mostrati militari ucraini che sparano alle gambe dei prigionieri russi, catturati in un’operazione nella regione di Kharkiv. Il governo di Kiev ha aperto un’indagine sull'orrore.
Ore 13.17 Lavrov: Occidente vuole creare un secondo Afghanistan
"Coloro che hanno cercato di fare dell’Afghanistan il centro della politica mondiale stanno ora cercando di sostituire l’Afghanistan con l’Ucraina. E sappiamo tutti di cosa si tratta". Queste le durissime parole usate dal ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, durante un incontro con l’omologo pakistano, Shah Mahmoud Qureshi.
Ore 13.06 La denuncia del sindaco di Kiev: Affari con Mosca? I loro soldi sporchi di sangue
"Alcuni politici in Europa da una parte dicono di essere contrari alla guerra e dall’altra continuano ad avere colloqui d’affari con la Russia» tuttavia, «ogni euro che mandate alla Federazione Russa non viene investito nell’economia o usato per le persone, ma stanziato per l’esercito". Così il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, intervenendo al gruppo di lavoro sull’Ucraina del Comitato europeo delle regioni.
Ore 12.59 Chernihiv, il sindaco: Siamo sotto colossale attacco, la Russia mente sempre
Il sindaco di Chernihiv rivela che la città rimane sotto un "colossale attacco, nonostante le affermazioni fatte ieri da Mosca riguardo la drastica riduzione delle loro operazioni". E ancora: "Questa è un’altra conferma del fatto che la Russia mente sempre", ha detto alla Cnn, Vladyslav Atroshenko. "Dicono che riducono l’intensità, ma in realtà hanno aumentato l’intensità degli attacchi oggi abbiamo un attacco colossale nel centro di Chernihiv: 25 persone sono ferite e ricoverate, tutti civili. Così quando la Russia dice qualcosa deve essere controllata con attenzione", ha concluso il primo cittadino
Ore 12.33 Cremlino: dai negoziati nessuna svolta
Il Cremlino, all’indomani dei negoziati in Turchia, fa sapere che "niente di promettente né alcuna svolta sono emersi dai colloqui". E ancora: "È positivo che la parte ucraina abbia almeno iniziato a formulare concretamente e mettere su carta le proposte. C’è ancora un lavoro molto lungo da fare", così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. A dare maggiori dettagli ai media sui risultati dei negoziati sarà oggi il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky. Nel frattempo, la Russia sta prendendo in considerazione l’idea di ampliare la lista dei beni esportati da pagare in rubli, secondo la Tass, includendo anche grano e greggio.
Ore 12.05 Kiev devastata dai bombardamenti
Nella regione di Kiev la scorsa notte le truppe russe hanno effettuato oltre 30 bombardamenti contro complessi residenziali e infrastrutture sociali. Lo ha confermato l’amministrazione militare regionale di Kiev su Telegram, citato da Unian. "L’esercito russo ha lanciato missili e bombe cercando di distruggere le infrastrutture e le aree residenziali in violazione del diritto umanitario internazionale. Gli occupanti russi continuano a terrorizzare la popolazione locale", ha concluso l’amministrazione militare. E il sospetto che l'apertura alla pace arrivata dai negoziati di ieri altro non sia che una farsa: Vladimir Putin alza l'intesità dell'offensiva
Ore 11.52 Cina: felici del dialogo e del negoziato Mosca-Kiev
La Cina "ha fatto del suo meglio per la pace e continuerà a svolgere un ruolo costruttivo nel promuovere a modo suo l’attenzione sulla situazione in Ucraina ed è felice di vedere il dialogo e il negoziato tra Russia e Ucraina": questa la risposta del portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin sulla disponibilità di Pechino ad avere un ruolo di garante di una ipotetica tregua all’indomani del round di colloqui in Turchia. Parole che assomigliano a una sostanziale presa per i fondelli
Ore 11.39 Kiev, regione di Kharkiv: 180 attacchi oggi
Le forze armate russe hanno colpito l'Oblast di Kharkiv 180 volte nella giornata di oggi con il sistema lanciarazzi multiplo grad. Lo riporta il Kyiv Independent citando le autorità locali. Il governatore Oleh Synehubov ha detto che i russi hanno anche bombardato la regione di Kharkiv con artiglieria e mortai, danneggiando edifici e infrastrutture civili. Pace, ma quale pace?
Ore 11.28 Gran Bretagna frena sul possibile ruolo di garante della neutralità ucraina
Il vicepremier britannico Dominic Raab si mostra molto cauto sull'eventualità che il Regno Unito diventi un Paese garante della sicurezza dell'Ucraina nell'ambito di un accordo di pace fra Kiev e Mosca. "Dipenderebbe da cosa comporta, siamo stati chiari sul fatto che non vogliamo uno scontro militare diretto con la Russia". Il Regno Unito, insomma, continua a non sembrare effettivamente in prima linea per arrivare a un accordo di pace
Ore 11.22 Cosa vuole il Regno Unito
Secondo il Corriere della Sera, le fonti dell’intelligence britannica – sotto anonimato – sono esplicite sulla mosse della Russia in Ucraina: "Siamo molto cauti", affermano a proposito dei colloqui di pace fra Russia e Ucraina , perché "nulla di quanto abbiamo visto finora ci ha dimostrato che Putin e i suoi colleghi siano particolarmente seri: è più che altro una manovra diversiva per guadagnare tempo". I dubbi vengono rilanciati anche dal ministro della Difesa del Regno Unito, Ben Wallace: "Non siamo nati ieri", ha affermato per poi aggiungere che £bisogna giudicare la Russia dalle sue azioni, non dalle sue parole, perché c’è una grande distanza fra le due". Sullo sfondo, ovviamente, le posizioni analoghe degli Stati Uniti. E il sospetto: al netto che è corretto non fidarsi di Putin, quali interessi hanno Usa e Uk nel proseguire questa guerra? Una risposta possibile, nella sua essenza, è la seguente: gli Usa vogliono vendere energia all'Europa, il Regno Unito dopo la Brexit può solo giovare di una Ue indebolita.
Ore 11.12 Usa, sospetti sulla Cina
Gli Stati Uniti continuano a nutrire forti sospetti sul ruolo della Cina nella guerra tra la Russia e l’Ucraina. Nelle scorse settimane, in seguito alla pubblicazione dei primi retroscena che parlavano della possibilità che Pechino fornisse armi a Mosca, il presidente statunitense Joe Biden e quello cinese Xi Jinping si sono parlati, senza riuscire, evidentemente, a fugare i dubbi. La Cina — che non ha aderito alle sanzioni contro la Russia — continua a bollare le notizie di eventuali forniture militari alla Russia come fake-news. Ma il Pentagono — teme che Pechino stia rifornendo Mosca di pezzi di ricambio e munizioni utili per il conflitto in Ucraina.
Ore 10.49: Console ucraino a Milano, "pace solo con la fine dell'invasione"
"Sono tantissimi gli aiuti partiti per l'Ucraina dalla Lombardia e dal Nord Italia: più di 500 mezzi". A dirlo è Kartysh Andrii, console dell'Ucraina a Milano, a margine della partenza di 8 tir, carichi di beni di prima necessita', dalla Fiera di Rho per la Polonia. "Per noi tutti gli aiuti sono molto importanti" e "sono grato a chi ce li manda". A chi gli chiedeva se ci fossero spiragli per la pace, il console ha risposto: "Sono sempre ottimista ma non possiamo parlare di pace in teoria, prima della fine della guerra e dell'invasione dell'Ucraina".
Ore 10.47: "Russia sposta truppe per accerchiare gli ucraini"
La Russia sta spostando le sue forze dall'Ucraina settentrionale a quella orientale per cercare di accerchiare i militari ucraini nell'area, ma continua a mantenere alcune unità vicino alla capitale Kiev: lo ha detto oggi il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Olekseiy Arestovich, alla televisione nazionale. Arestovych ha anche affermato che l'Ucraina ha migliorato la sua posizione negoziale dall'inizio dell'invasione russa, spingendo a una soluzione che preveda uno status neutrale del Paese ma con garanzie di sicurezza esterne. Secondo il consigliere, la guerra sarà ancora nella sua fase attiva per una settimana.
Ore 10.42: Cina, "relazioni Mosca-Pechino hanno resistito al test"
"Dall'inizio dell'anno, le relazioni fra Russia e Cina hanno resistito a nuovi test, con i cambiamenti della situazione internazionale, hanno mantenuto la giusta direzione e dimostrato uno sviluppo solido", ha affermato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi nel suo incontro con la controparte russa, Sergei Lavrov a Tunxi, a margine della riunione dei Paesi confinanti con l'Afghanistan. "Il desiderio delle due parti di sviluppare le relazioni bilaterali si è fatto ancora più deciso, così come la fiducia per promuovere cooperazione in diverse direzioni a cui la Cina attribuisce grande importanza", ha sottolineato il ministro cinese, citato dall'agenzia russa Tass.
Ore 10.29: Cina, "cooperazione con la Russia non ha limiti"
La cooperazione sino-russa "non ha limiti". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, in merito allo stato dei rapporti tra Pechino e Mosca dopo il bilaterale tenuto poche ore fa a Tunxi dai ministri degli Esteri Wang Yi e Serghei Lavrov. "Ci sforziamo per la pace senza limiti, salvaguardando la sicurezza senza limiti e opponendoci all'egemonia senza limiti", ha aggiunto nel briefing quotidiano Wang, per il quale le relazioni bilaterali "non sono conflittuali e non sono mirate verso terzi", e continueranno a essere orientate verso l'esercizio del "vero multilateralismo".
Ore 10.26: Mariupo, bambini ricoverati trasferiti forzatamente in Russia
La municipalità di Mariupol, questa mattina ha denunciato l'evacuazione forzata in Russia di un ospedale pediatrico. In questa città assediata nel sud-est dell'Ucraina, lo scorso 9 marzo un altro ospedale pediatrico era stato bombardato. "Più di 70 persone, donne e personale medico sono stati portati via con la forza dagli occupanti dell'ospedale pediatrico numero 2 nel distretto della riva sinistra", che è caduto in mano alle forze di Mosca, si legge sul canale Telegram dell'amministrazione cittadina. In totale, più di 20.000 residenti di Mariupol sono stati evacuati "contro la loro volontà" in Russia, secondo il comune, che afferma che i russi hanno confiscato i loro documenti e li hanno reindirizzati "in lontane città russe".
Ore 9. 59: "Putin non prevedeva negoziati"
Il presidente russo Vladimi Putin "non prevedeva alcun negoziato con l'Ucraina" nel piano iniziale della sua operazione. E' l'opinione dell'ex ministro della Difesa lituano, Linas Linkevicius, in un post pubblicato oggi sul proprio profilo Twitter. Linkevicius ha dichiarato che ora Putin "ha bisogno di salvarsi da un 'fiasco' militare, fingendo che gli 'obiettivi principali' siano stati raggiunti e raccogliendo le forze". Secondo l'ex ministro lituano, inoltre, finché il presidente russo detiene il potere "non è possibile illudersi" che il piano di "distruzione integrale dell'Ucraina" sia abbandonato. Le dichiarazioni di Linkevicius seguono agli ultimi sviluppi del conflitto russo ucraino, iniziato il 24 febbraio scorso. Il viceministro della Difesa russo, Aleksandr Fomin, in occasione dei colloqui in corso tra Mosca e Kiev ha annunciato che le attività militari russe verranno ridotte drasticamente nelle aree intorno a Kiev e Chernihiv.
Ore 9.33: "Chernihiv bombardata tutta la notte"
La città di Chernihiv, nel Nord dell'Ucraina, è stata colpita "tutta la notte" da bombardamenti russi, nonostante gli annunci di ieri secondo cui Mosca avrebbe ridotto drasticamente l'attività militare sulla città e sulla capitale Kiev. Lo ha denunciato su Telegram il governatore della regione, Viatcheslav Tchaous, precisando che le bombe aeree e dell'artiglieria hanno distrutto infrastrutture civili e che la città è senz'acqua ed energia elettrica.
Ore 9.07: Gas, indice europeo a +6%
La Germania attiva l'allerta preventiva del piano d'emergenza sul gas e il prezzo cresce in un batter d'occhio. Il rischio di interruzioni nei flussi dalla Russia, legato alla misura di Berlino, spinge i Future ad Amsterdam in rialzo del 6,1% a 115 euro al megawattora.
Ore 8.57: Germania, allerta preventiva del piano d'emergenza sul gas
Il ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck, ha annunciato l'attivazione dell'allerta preventiva sulle forniture di gas, nel contesto della richiesta russa di pagamento in rubli. Parlando ai giornalisti, ha detto che si tratta del primo di tre livelli di allerta e comporta la creazione di una squadra di crisi al ministero per intensificare il monitoraggio della situazione legata all'approvvigionamento di gas. Habeck ha detto di aver preso la decisione dopo che Mosca ha previsto l'approvazione di una misura per chiedere il pagamento in rubli, nonostante i Paesi del G7 abbiano rifiutato. Le riserve della Germania sono attualmente al 25% della capacità, ha aggiunto.
Ore 8.52: "Nella notte bombe russe nel Donbass e Chernikiv
Nella notte, ci sono stati raid aerei praticamente in tutta l'Ucraina e ci sono stati bombardamenti nel Donbass, a Chernikiv e nella regione di Khmelnytsky: lo ha reso noto un consigliere del ministero dell'Interno ucraino, Vadim Denisenko. Denisenko, riferisce l'agenzia Ucraina Unian, ha aggiunto che la situazione a Chernihiv è molto difficile: "Ci sono stati bombardamenti, le operazioni militari sono continuate"; così come molto difficile rimane la situazione a Mariupol. Denisenko ha detto che quasi tutta la notte nella regione di Kiev sul territorio vicino a Irpen ci sono state operazioni militari. "Pertanto, per il momento, non e' possibile dire che i russi stanno riducendo l'intensità delle ostilità nelle direzioni di Kiev e Chernikiv". Secondo Kiev, alcune unita' militari russe con le relative attrezzature stanno rientrando nel territorio bielorusso, ma "questo è più simile a una rotazione e a un 'leccarsi le ferite' che a una vera sospensione delle ostilità".
Ore 8.36: "Attaccati 3 impianti industriali nella regione di Khmelnitsky"
I soldati russi hanno effettuato un attacco missilistico su 3 impianti industriali nella regione di Khmelnitsky. Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione statale regionale di Khmelnytsky Serhiy Gamaliy, precisando che gli incendi che sono sorti sono stati domati. Anche martedì pomeriggio - ha ricordato Gamaliy - era stato lanciato un attacco missilistico contro una struttura militare nella città di Starokostiantyniv.
Ore 8.17: Esplosioni a Kiev
Diverse esplosioni sono state udite questa mattina vicino Kiev, nonostante ieri, a seguito dei colloqui tra le delegazioni di Russia e Ucraina in Turchia, Mosca abbia dichiarato che avrebbe ridotto le sue operazioni militari attorno alla capitale. Secondo quanto riferito dalla Bbc, la giornata è iniziata con il suono delle sirene di allarme aereo, seguito da forti boati alla periferia di Kiev che sono stati uditi anche in centro città. "Molti colpi di artiglieria" sono stati uditi dai quartieri centrali della capitale, ha spiegato un giornalista del network britannico.
Ore 7.58: Bombe russe nel Lugansk, ci sono vittime
Bombe russe sulla città orientale di Lysychansk, nella regione del Lugansk: ci sono delle vittime. L'attacco ha provocato ampi danni sulle aree residenziali, riporta il Guardian citando le autorità locali. "Si sono avuti gravi danni su edifici con molti piani", scrive su Telegram il governatore della regione di Lugansk, Serhiy Gaidai. Non ancora chiaro il numero delle vittime.
Ore 7.53: "Mosc fatica a sostenere più di un fronte"
Il fatto che la Russia abbia dichiarato di volersi concentrare nel Donbass dimostra che Mosca stenta a sostenere "più di un" fronte. E' quanto sostiene l'intelligence militare britannica nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione sul campo in Ucraina. "L'attenzione dichiarata della Russia su un'offensiva a Donetsk e Luhansk è probabilmente una tacita ammissione che sta faticando sostenere più di un significativo asse di avanzamento". I militari britannici ripetono poi quanto vanno dicendo da giorni, ovvero che "la Russia continuerà probabilmente a compensare la sua ridotta capacità di manovra a terra attraverso massicci attacchi di artiglieria e di missili".
Ore 7.37: "Ritiro russo? No, rotazione di unità"
Lo Stato maggiore delle forze armate ucraine ha affermato oggi che la promessa di ritiro della Russia è progettata per fuorviare la leadership militare dell'Ucraina. Nel suo aggiornamento operativo quotidiano pubblicato su Facebook, lo stato maggiore ha affermato che le unità russe continuano ad allontanarsi sia da Kiev che da Chernihiv. Ma l'esercito ucraino ritiene che i ritiri "sono probabilmente una rotazione di singole unità" volta a fuorviare la leadership militare Ucraina e creare un "malinteso" sul significato del loro dispiegamento. Secondo quanto spiegato, inoltre, le truppe russe continuano a "sparare e prendere d'assalto" le aree vicine a Donetsk, nell'Est del Paese.
Ore 7.32: Zelensky, "Non mi fido dei russi, non siamo ingenui"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accolto con scetticismo la promessa della Russia di ridurre drasticamente la sua attività militare nell'Ucraina settentrionale , dicendo che "gli ucraini non sono persone ingenue" e giurando di continuare gli sforzi militari per difendere il Paese. "Naturalmente, vediamo tutti i rischi. Naturalmente, non vediamo alcun motivo per fidarci delle parole di alcuni rappresentanti di uno Stato che continua a lottare per la nostra distruzione", ha detto nel suo ultimo messaggio nella notte. "Gli ucraini non sono persone ingenue. Gli ucraini hanno già appreso durante questi 34 giorni di invasione e negli ultimi otto anni di guerra nel Donbass che ci si può fidare solo di un risultato concreto. I fatti - se cambiano sulla nostra terra", ha insistito Zelensky.
Ore 6.57: Usa agli americani in Russia, "potrebbero trattenervi"
La Russia "potrebbe individuare e trattenere" gli americani nel Paese. E' l'avvertimento lanciato dagli Stati Uniti, che hanno chiesto agli americani di non recarsi in Russia o di lasciare "immediatamente" il Paese, sottolineando che le autorità di Mosca "applicano in modo arbitrario la legge". Secondo Washington, inoltre, ci sono state diverse segnalazioni di cittadini statunitensi "individuati e detenuti dall'esercito russo" mentre si trovano in Ucraina o mentre se ne stavano andando attraverso il territorio occupato dalla Russia.