Starstreak, il missile che stravolge la guerra dei jet: intelligence, l'arma dietro alla ritirata russa
È passata un po’ in sordina la notizia della consegna da parte del Regno Unito dei missili Starstreak alle forze armate ucraine. Una mossa che non sposterà gli equilibri della guerra, ma che di certo sarà di grande aiuto alla resistenza, dato che questi missili antiaerei portatili sono molto più potenti e temibili degli americani Stinger attualmente in dotazione alle truppe di Kiev.
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La fornitura era stata promessa dal Regno Unito su richiesta dell’Ucraina, che con questi missili potrà incrementare la sua capacità difensiva. Ma come funziona lo Starstreak? Lo ha spiegato bene InsideOver: “Si basa su un motore a razzo a due stadi, lanciato da un tubo di lancio e sistemato su una rampa di vario genere, che può essere singola o multipla. Pesa circa 20 chilogrammi, ha un diametro di 130mm e una lunghezza di 140 cm. Non è un’arma agevole da lanciare da spalla, e per questo è solitamente supportata da appositi apparati di lancio leggeri”.
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Ma cosa cambia dal punto di vista militare con l’utilizzo dei missili Starstreak rispetto a quelli Stinger? “I jet russi, per evitare di essere colpiti, sono stati costretti a scaricare i loro ordigni contro le città alzando la loro quota d’azione - ha evidenziato InsideOver - gli Starstreak potrebbero costringere i piloti russi a rivedere la loro strategia, visto che la testata di questi missili è ben più sofisticata rispetto a quella degli Stinger. I nuovi missili causano danni catastrofici ai caccia e agli elicotteri nemici che volano fino a 7mila metri di altezza”.