Ucraina, l'incidente di Biden: "Putin macellaio, non può stare al potere". Casa Bianca precisa, la Russia arretra
Il 31esimo giorno di guerra in Ucraina è terminato con l’incidente diplomatico di Joe Biden, che a Varsavia nel suo intervento ha aggiunto una parte non scritta, quella in cui ha dichiarato che il “criminale” e “macellaio” Vladimir Putin “non può stare al potere”. La Casa Bianca è stata costretta a fare una precisazione, dato che le parole pesanti del presidente erano già finite in pasto alla propaganda del Cremlino, con i russi che non aspettavano altro per avere la scusa di continuare a evitare le trattative di pace, scaricando le colpe sulla controparte. Dal punto di vista militare, invece, le truppe di Putin si stanno allontanando da Kiev: la resistenza ucraina recupera posizioni, al punto che i russi pur di non ammettere il fallimento del piano originario - che era quello di conquistare l’intero paese e rovesciare Zelensky - adesso parlando di concentrarsi sulla “liberazione” del Donbass. Nel frattempo il premier italiano Mario Draghi preme sull’Unione europea per un accordo sul gas e si prepara al dialogo con la Russia: “Stiamo davvero cercando la pace, avrò anche dei colloqui con Putin”.
Ore 21.20: Di Maio, "guerra in stallo. Può aumentare l'aggressività di Putin"
Il ministro Luigi Di Maio ha fatto il punto della situazione a In Onda, su La7: "La guerra di Putin sta arretrando, non avanzando. Non sta andando bene e questo può aumentare l'aggressività della Russia". Inoltre il titolare della Farnesina ha condiviso il discorso di Joe Biden: "Il presidente americano ha usato parole precise, mentre Putin dall'altra parte usa le bombe. Le parole di Biden devono servire a far capire chiaramente a Putin che deve fermarsi".
Ore 20.28: La precisazione della Casa Bianca
Joe Biden ha usato ancora una volta parole forti contro Vladimir Putin, definito un "macellaio". A creare problemi sul fronte diplomatico è però quel "Putin non può restare al potere", che è stato un assist alla propaganda del Cremlino e che ha richiesto una precisazione da parte della Casa Bianca. "Biden non stava parlando di un cambio di regime in Russia", ma intendeva dire che "a Putin non può essere permesso di esercitare il potere sui suoi vicini o sulla regione. Non stava discutendo del potere di Putin in Russia".
Ore 19.46: Il Cremlino replica a Biden
Il fatto che Vladimir Putin non debba più essere il leader della Russia "non deve essere deciso da Biden. Dovrebbe essere solo una scelta del popolo della Federazione Russa". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Cnn, in merito alle parole del presidente Usa Joe Biden da Varsavia.
Ore 19.25: Kiev, liberata Trostyanets, nella regione di Sumy
Le truppe russe sono state cacciate dalla città di Trostyanets, nella regione di Sumy, secondo fonti militari ucraine citate da Ukrinform. "Oggi, con l'aiuto della 93esima brigata del Cold Yar, con l'aiuto della difesa territoriale e della guerriglia locale, la città di Trostyanets, nella regione di Sumy, è stata liberata dalle truppe di occupazione russe", si legge in una nota della brigata postata su Facebook secondo la quale l'esercito russo è fuggito lasciando dietro di sé armi, equipaggiamento e munizioni che la 93esima Brigata utilizzeà per liberare altre città ucraine dall'occupazione.
Ore 18.47: il bilancio delle vittime
È salito ad almeno 1.104 il bilancio dei civili uccisi dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, il 24 febbraio scorso, tra cui 96 bambini. Lo ha riferito nel suo bollettino l'Alto commissariato dell'Onu per i Diritti umani (Ohchr), secondo cui i feriti sono 1.754, di cui 124 bambini.
Ore 18.30: Biden, "Putin cercava la guerra dall'inizio"
"C'è un criminale che vede l'allargamento della Nato come un atto aggressivo, ma non è così. Per mesi abbiamo lavorato e tentato di scoraggiare che si arrivasse alla guerra, ma Putin ha respinto tutto ciò, cercava la guerra fin dall'inizio. È la Russia che ha scelto la guerra". Così Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, in una conferenza stampa a Varsavia.
Ore 18.02: I russi respinti vicino a Kiev
La resistenza Ucraina ha cacciato l'esercito russo da Kiev a 35 chilometri di distanza dalla capitale, raddoppiando in alcuni punti dove il vantaggio sugli occupanti raggiunge quota 70 chilometri.
Ore 17.41: Ucraina-Arabia Saudita: ministro degli Esteri saudita, lavorare per porre fine al conflitto
Il dialogo è essenziale per porre fine al conflitto in corso in Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri saudita, Faisal bin Farhan, intervenendo oggi al Forum di Doha. "Il modo migliore per affrontare questa crisi e' rafforzare il dialogo per raggiungere una soluzione politica e porre fine alle sofferenze dei civili", ha dichiarato il responsabile della diplomazia saudita. Nel suo intervento, il principe Faisal ha inoltre sottolineato l'importanza degli sforzi per affrontare i problemi che devono affrontare i Paesi in via di sviluppo. Il ministro degli Esteri di Riad ha osservato che la pandemia di Covid-19 ha evidenziato l'importanza del lavoro internazionale, osservando che i Paesi non possono lavorare da soli per affrontare le sfide, siano esse legate all'economia, al clima o a qualsiasi altra pandemia.
Ore 17.22: Il governatore di Leopoli: almeno 5 feriti nell'attacco russo
Almeno 5 persone sono rimaste ferite nell'attacco missilistico avvenuto a Leopoli questo pomeriggio. Lo ha scritto il governatore della regione, Maxime Kozytsky, in un post su Telegram. I missili russi hanno colpito un quartiere a est, ma non si sa con precisione quali siano i danni causati.
Ore 17.00: Il Cremlino provoca Biden
È strano sentire le accuse contro Putin da parte di Biden, che chiese di bombardare la Jugoslavia e uccidere persone". Lo ha dichiarato alla Tass il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che il presidente degli Usa ha definito "un macellaio" il suo omologo russo, Vladimir Putin.
Ore 16.48: Peskov: Biden? Riparare relazioni sempre più arduo
I "nuovi insulti" del presidente Usa, Joe Biden, che a Varsavia ha definito 'macellaio' il presidente russo, Vladimir Putin, "restringono ulteriormente la finestra di opportunita' per migliorare le relazioni tra la Federazione Russa e gli Stati Uniti. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. Peskov ha rinfacciato agli Stati Uniti il bombardamento della Jugoslavia, affermando che, con un simile precedente,le accuse di Biden appaiono "strane".
Ore 16.30
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha definito "un macellaio" il suo omologo russo, Vladimir Putin, dopo aver incontrato un gruppo di rifugiati ucraini a Varsavia. Lo riporta la Cnn, secondo cui alla domanda dei giornalisti che viaggiano con il presidente su cosa pensi di Putin, Biden avrebbe risposto così.
Ore 15.59: Forti esplosioni a Leopoli
Almeno tre forti esplosioni sono state segnalate a Leopoli, nell'Ucraina occidentale, durante un collegamento in diretta della Cnn. Dal centro della città si vede una colonna di fumo. I russi potrebbero aver colpito un punto di rifornimento o di carburante.
Ore 15.23: "Resistenza ucraina e armi americane"
"La capacità di resistenza ucraina e le armi occidentali, in maggioranza americane, formano la ricetta dei nostri successi sui campi di battaglia". E' quanto ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, dopo i colloqui oggi a Varsavia con Joe Biden, Antony Blinken e Lloyd Austin, durante i quali ha detto di aver ricevuto "promesse aggiuntive da parte degli Stati Uniti sull'evoluzione della nostra cooperazione militare"."Nessun Paese ha fornito più sostegno all'Ucraina degli Stati Uniti", ha detto ancora Kuleba.
Ore 15.14: "Chernihiv città distrutta"
Il sindaco di Chernihiv, Vladyslav Atroshenko, ha affermato che la città è "completamente distrutta" e che 200 civili sono stati uccisi. Più della metà dei 285.000 residenti se n'è andata, ha aggiunto il sindaco, citato dal Kyiv Independent.
Ore 14.33: Biden a Duda, "Articolo 5 della Nato è un dovere sacro"
L'articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico, che stabilisce che un attacco a un Paese membro è un attacco a tutti gli altri, è un "dovere sacro" per gli Stati Uniti. Lo ha detto il presidente Usa, Joe Biden. Biden ha ribadito questo punto fermo per gli Stati Uniti nel corso del suo colloquio con il presidente polacco, Andrzej Duda. Per rassicurare ulteriormente il suo omologo, Biden ha anche citato un vecchio slogan risalente a una insurrezione polacca contro l'occupazione da parte della Russia zarista: "Per la nostra libertà e per la vostra". L'inquilino della Casa Bianca ha inoltre affermato che il presidente russo, Vladimir Putin, "contava su una divisione all'interno della Nato", che però non c'è stata. Da parte sua, Duda ha evidenziato come le relazioni bilaterali Usa-Polonia siano strette, evocando una futura collaborazione fra i due Paesi nel progetto delle centrali nucleari in Polonia e aggiungendo che si augura che aziende del suo Paese possano partecipare alla produzione degli elicotteri statunitensi Black Hawk.
Ore 14.26: "Uccisi centinaia di civili a Chernihiv"
A Chernihiv i russi bombardano deliberatamente i civili e ora sappiamo di circa 200 cittadini uccisi. Lo ha detto il sindaco di Chernihiv Vladislav Atroshenko. "I russi stanno deliberatamente bombardando i civili - dichiarato ai giornalisti - In particolare, per diverse settimane, i civili sono stati uccisi da tutti i tipi di armi e aviazione. Ci sono molte prove di questo che saranno utilizzate nei tribunali internazionali. La Russia sta deliberatamente commettendo un crimine". Il sindaco ha inoltre esortato a non credere ai piloti russi catturati, che dicono di non sapere dove sono stati effettuati gli attacchi. Secondo lui, alcuni di loro hanno effettuato bombardamenti di aree residenziali durante il giorno a basse altitudini e potevano vedere esattamente a cosa stavano sparando. "Vedono chiaramente e sanno che effettuano bombardamenti con ogni tipo di arma non su strutture militari, ma su grattacieli residenziali. Per quanto riguarda i danni, è più facile per noi nominare quelle case che non sono danneggiate. Stanno radendo al suolo la città: case bombardate, asili, scuole, stadi, biblioteche e l'ospedale distrettuale. Ho cifre per più di 200 civili uccisi".
Ore 14.13: "Respinto sbarco di sabotatori a Odessa"
Le forze ucraine hanno respinto il tentativo di sbarco a Odessa di un gruppo di sabotaggio e ricognizione russo. Lo ha dichiarato Vladislav Nazarov, ufficiale del Comando Operativo Sud ucraino, secondo l'agenzia Ukrinform.
Ore 13.21: Russi prendono Slavutych, città satellite di Chernobyl
Le truppe russe hanno preso il controllo di Slavutych, la cittadina che ospita il personale che lavora alla centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina. Lo ha riferito il governatore regionale Oleksandr Pavlyuk postando un messaggio su Telegram. I soldati russi si sono impadroniti anche dell'ospedale della cittadina e hanno sequestrato il sindaco. Slavutych fu costruita per ospitare il personale sgomberato dall'impianto di Chernobyl dopo il disastro nucleare del 1986. Gli scontri nella zona stavano impedendo agli addetti l'andirivieni dall'impianto, che immagazzina ancora scorie nucleari nel suo "sarcofago". I russi si sono impadroniti di Chernobyl all'inizio del conflitto.
Ore 13.17: Monsignor Shevchuk, "uniti al Papa nella cattedrale di Zarvanytsia"
I vescovi del Sinodo della Chiesa greco-cattolica Ucraina, guidati dall'arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk, si sono uniti a Papa Francesco nella consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria con una celebrazione che si è tenuta nella cattedrale della Madre di Dio di Zarvanytsia, santuario mariano. Con l'occasione, si legge in una nota, si e' tenuta anche una sessione straordinaria del Sinodo dei Vescovi della Chiesa greco-cattolica Ucraina. I vescovi hanno pregato in chiesa davanti all'Icona Miracolosa della Madre di Dio di Zarvanytsia, unendosi allo stesso tempo al Santo Padre e al mondo intero attraverso la trasmissione in diretta. Al termine della Liturgia penitenziale, Papa Francesco ha recitato una preghiera per la consacrazione della Russia, dell'Ucraina e di tutta l'umanità al Cuore Immacolato di Maria.
Ore 13.10: "Liberato il sindaco di Slavutych"
Il sindaco di Slavutych, rapito dagli occupanti russi che hanno preso il controllo della cittadina del nord dell'Ucraina, è stato liberato. Lo scrive Ukrainska Pravda. Il primo cittadino, Yuri Fomichev, è stato visto da residenti nei pressi dell'ospedale locale, anch'esso occupato, dove sono ricoverati alcuni feriti. Uno di essi è stato ferito gravemente nel corso di una manifestazione anti-russa quando i militari di Mosca hanno sparato in aria e lanciato granate leggere.
Ore 13.04: Papa Francesco, "pace sempre possibile"
"La pace è sempre possibile e la nostra preghiera e' alla radice della pace. La preghiera fa germogliare la pace". E' il nuovo tweet di Papa Francesco per la pace in Ucraina. Testo che, sull'account Pontifex inglese, e' anche tradotto in russo e ucraino.
Ore 12.57: Anonymous, hackerata Banca centrale russa
Ventotto gigabyte di informazioni finanziarie riservate del governo russo sono state rese pubbliche dagli hacker di Anonymous, a due giorni dalla violazione informatica alla Banca centrale di Russia. Dopo l'attacco informatico, il collettivo aveva annunciato che avrebbe rilasciato oltre 35mila file contenenti accordi segreti. "Nessun segreto è al sicuro. Siamo dappertutto: siamo nel tuo palazzo, dove mangi, al tuo tavolo, nella stanza in cui dormi", è la minaccia che Anonymous rivolge in un video a Vladimir Putin, definendolo "un bugiardo, dittatore, criminale di guerra e assassino di bambini". Il collettivo annuncia quindi la condivisione di "centinaia di documenti appartenenti alla Banca centrale di Russia: accordi, corrispondenza, trasferimenti di denaro, patti segreti degli oligarchi, veri rapporti sull'economia tenuti lontano dal pubblico, intese commerciali con altri Paesi, dichiarazioni, informazioni dei sostenitori registrati, video conferenze di Putin e i programmi che usa". I 28 giga di file riservati sono stati resi disponibili per il download da un membro di Anonymous,
Ore 12.34: "Manovre militari russe alle Curili e a Kaliningrad"
La Russia ha condotto alcune esercitazioni militari nell'arcipelago delle Isole Curili - un territorio storicamente conteso col Giappone - dopo che Mosca ha sospeso i negoziati di pace con Tokyo a seguito delle sanzioni impostele per l'invasione dell'Ucraina. Il Distretto Militare della Russia Orientale ha reso noto che nelle manovre militari alle Curili sono stati impegnati oltre tremila soldati. Le esercitazioni russe si sono dispiegate anche nel Baltico, simulando uno scenario di guerra anfibia e la difesa da un attacco di paracadutisti con l'impiego di missili terra-aria S-400 e caccia Su-27 nella enclave occidentale di Kaliningrad. Lo ha riferito la Flotta baltica russa.
Ore 11.48 Kiev: controffensiva delle forze ucraine a Kharkiv
L'esercito ucraino ha liberato diversi insediamenti nella regione di Kharkiv, in direzione di Little Rogan. Lo riferisce il capo dell'amministrazione statale regionale di Kharkiv Oleg Synegubov: "Oggi - ha scritto su Telegram - le forze armate ucraine non solo stanno difendendo le loro posizioni, ma si stanno muovendo in una controffensiva. In direzione di Little Rogan, diversi insediamenti sono già stati liberati, mentre continuano i combattimenti". "Sono ancora in corso scontri nella direzione di Izyum - ha aggiunto -dove le nostre truppe detengono anche posizioni difensive. Le forze armate dell'UCRAINA continuano a difendere la regione di Kharkiv e non si ritirano di un metro".
Ore 11.36 Ucraina: media, Hezbollah manda 800 a combattere con i russi
Il gruppo militare privato russo Wagner ha avuto colloqui con Hezbollah qualche giorno fa per l'invio di combattenti in Ucraina e sarebbe stato concordato l'invio di 800 combattenti di Hezbollah in Ucraina. Lo riporta il giornale russo di opposizione Novaya Gazeta, aggiungendo che il costo sarebbe di 1.500 dollari al mese per ogni combattente. Sempre secondo quanto riporta la testata, uffici di reclutamento di Hezbollah sarebbero attivi in Siria nelle città di Qusayr, Aleppo, Yabrud e Sayyida-Zeynab, e in Libano nel sobborgo meridionale di Beirut controllato da Hezbollah.
Ore 10.58 InformNapalm, i russi si preparano a usare il Sarin
"La Russia si prepara a usare veleni e altre sostanze chimiche contro gli ucraini, mentre agli ufficiali razzisti vengono dati degli antidoti". Lo sostengono gli analisti volontari di InformNapalm, citati su Telegram da Ukraine Now, che avrebbero prove che all'esercito russo sono stati dati antidoti a determinati tipi di veleno, incluso l'agente nervoso paralizzante 'Sarin'. Il 20 marzo, sarebbero state rilasciate fiale con atropina al personale di comando delle forze d'invasione della Federazione Russa. L'atropina si usa come antidoto per l'avvelenamento chimico.
Ore 10.49 Kiev, "possiamo riconquistare Kherson"
"Credo che oggi la città sarà completamente sotto il controllo delle forze armate ucraine". Lo ha detto, intervistato dalla Bbc, il consigliere del ministero della Difesa di Kiev, Markian Lubkivsky. "Abbiamo finito in due giorno l'operazione nella regione di Kiev - ha aggiunto - così altre forze armate ora sono concentrate nella parte meridionale, cercando di liberare Kherson ed altre città ucraine". Le dichiarazioni del consigliere ucraino arrivano dopo che ieri fonti del Pentagono hanno detto che i russi non hanno più il controllo completo di Kherson, la prima città ucraina conquistata dai russi nella parte iniziale dell'invasione. "Riceviamo informazioni di resistenza in aree che prima venivano riportate come sotto il controllo dei russi - ha detto un ufficiale del Pentagono ai giornalisti - non possiamo confermare esattamente chi abbia il controllo di Kherson, ma a questo punto pare che non sia più solidamente in mano dei russi come era prima. Dobbiamo ritenere - ha concluso - che la città sia di nuovo un territorio conteso". Queste affermazioni sono state contestate da Mosca, con il colonnello generale Sergei Rudskoy, vice capo dello staff del ministero della Difesa, che sempre ieri ha affermato che la regione di Kherson è "sotto il pieno controllo" delle forze russe.
Ore 10.48 "Auchan in Russia, dovete boicottarlo"
Il ministro degli Esteri dell'Ucraina Dmytro Kuleba ha invitato "clienti e partner" a boicottare la catena di supermercati francese Auchan e altre catene di vendita al dettaglio che continuano ad operare in Russia. "Rifiutando di smettere di fare affari in Russia, Auchan Holding fa una scelta consapevole a favore di un'ulteriore sponsorizzazione delle atrocità russe in Ucraina e della realizzazione di profitti sanguinosi. Invito tutti i clienti e partner in tutto il mondo a boicottare Auchan France, Alcampo, Leroymerlinfr, Decathlon", ha scritto Kuleba su Twitter.
Ore 10.39 Zelensky, "Russia spinge la corsa al nucleare"
La Russia alimenta una pericolosa corsa agli armamenti nucleari: lo ha affermato il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento in video al Forum di Doha promosso dal Qatar. "Si vantano di poter distruggere con le armi nucleari non solo un Paese specifico, ma l'intero pianeta" ha detto Zelensky, il quale ha chiesto al Qatar di aumentare la produzione di gas per contrastare le minacce russe di utilizzare l'energia per ricattare il mondo intero". Quando l'Ucraina smantello' il suo arsenale nucleare negli anni novanta, ricevette "garanzie di sicurezza da parte dei paesi piu' potenti del mondo", specialmente la Russia, ma ora "uno dei paesi che avrebbero dovuto dare le maggiori garanzie di sicurezza ha cominciato ad agire contro l'Ucraina", ha proseguito Zelensky, "e questa è l'espressione ultima dell'ingiustizia". Davanti a un'audience che comprendeva l'emiro del Qatar, Tamim ben Hamad Al-Thani, il presidente ucraino ha sollecitato i Paesi del Golfo ad aumentare la produzione di gas verso l'Europa il cui avvenire "riposa sui vostri sforzi".
Ore 10.01 "Battaglione bielorusso arruolato con l'Ucraina"
Il battagloone di volontari della Bielorussia si è ufficialmente arruolato con l'esercito ucraino. Ad annunciarlo, su Twitter, il quotidiano Kyiv Independent: "I membri del battaglione che prende il nome dallo scittore e rivoluzionario bielorusso del 19esimo secolo Kastus Kalinouski, è entrato a far parte delle forze dell'esercito ucraino". Il battaglione riunisce attivisti anti-Lukashenko.
Ore 9.12 Lituania, "Riconsiderare le truppe sul fianco est della Nato"
"Ci sono due aspetti da considerare. Il primo è il sostegno pratico all'Ucraina: gran parte dei Paesi Nato sta facendo la propria parte. Il secondo riguarda la situazione geopolitica, che è cambiata a causa di questa guerra soprattutto nel fianco Est della Nato: per questo dobbiamo aggiustare i calcoli che sono stati fatti finora. Pensavamo bastassero deterrenti per impedire un’aggressione, ma ora dobbiamo riconsiderare la situazione e la presenza di truppe nel fianco Est della Nato: dobbiamo pensare a una difesa attiva, invece che a deterrenti". A dirlo la prima ministra della Lituania, Ingrida Simonyte, in un'intervista al Corriere della Sera. Simonyte si dice "convinta" che la Nato debba avere una presenza permanente nel Baltico.
Ore 9.08 "Sanzioni Usa contro chi fornisce bene ai militri russi"
Gli Stati Uniti stanno mettendo a punto sanzioni contro le società russe che forniscono beni ai servizi militari e di intelligence del paese, comprese le componenti a duplice uso. Queste sanzioni potrebbero essere annunciate la prossima settimana e riguarderebbero società come Sernia Engineering, che fornisce armi ai servizi di intelligence russi, Sertal, che produce attrezzature e tecnologia per l'esercito russo, o iGrids, che sviluppa software per sistemi di controllo di rete automatizzati russi. Ad anticiparlo è il Wall Street Journal.
Ore 8.17: Medvedev, "uso delle armi nucleari in 4 casi"
Il vice segretario del Consiglio di sicurezza ed ex presidente russo Dmitry Medvedev ha detto che la Russia potrebbe usare armi nucleari in quattro casi. Li elenca la Pravda Ucriana, citando l'Agenzia di propaganda russa Rbc. Secondo Medvedev, la Russia potrebbe usare armi nucleari non solo se il suo territorio venisse direttamente colpito da armi analoghe, ma anche se queste fossero usate contro i suoi alleati. Il terzo caso in cui sarebbe possibile per Mosca ricorrere alla potenza atomica sussisterebbe di fronte a un'invasione delle infrastrutture critiche, a seguito della quale le forze di deterrenza nucleare russe sarebbero paralizzate. Il quarto caso sarebbe infine quello di un atto di aggressione contro la Russia o i suoi alleati, a seguito del quale l'esistenza del paese fosse minacciata.
Ore 7.57: "70 attacchi contro ospedali, ambulanze e medici"
In Ucraina ci sono stati più di 70 attacchi separati contro ospedali, ambulanze e medici e il numero di questi episodi aumenta "quotidianamente". A riportare l'allarme è la Bbc: dal 24 febbraio, l'Oms ha esaminato e verificato 72 attacchi separati contro strutture sanitarie che hanno causato almeno 71 morti e 37 feriti. La maggior parte di questi ha danneggiato ospedali, trasporti sanitari e negozi di forniture, ma l'Oms ha registrato anche casi di "probabile" sequestro o detenzione di personale sanitario e pazienti. "Siamo preoccupati che questo numero aumenti ogni giorno", ha detto alla Bbc il rappresentante Oms per l'Ucraina Jarno Habicht. "Le strutture sanitarie dovrebbero essere luoghi sicuri sia per i medici sia per gli infermieri, ma anche per i pazienti che devono rivolgersi a quei centri per le cure".
Ore 7.42: "Fermati attacchi su Kiev, Mosca fatica"
Le forze di difesa ucraine continuano a respingere gli attacchi sulla capitale Kiev: lo sottolinea lo stato maggiore ucraino osservando che i russi hanno difficoltà a reintegrare personale di valore e a sostenere le perdite subite, in parte a causa dell'impatto delle sanzioni internazionali. Secondo la nota della difesa Ucraina, le apparecchiature russe sono in "scarse condizioni tecniche" per via dell'utilizzo "negligente" e "il prolungato stoccaggio", tutti fattori che stanno influenzando la capacita' della Russia di "mantenere il ritmo di combattimento necessario e raggiungere l'obiettivo finale della guerra".
Ore 7.19: "Pesanti perdite russe a costo delle vite dei civili"
"E' probabile che la Russia continuerà a utilizzare la sua pesante potenza di fuoco nelle aree urbane perché cerca di limitare le perdite dei suoi uomini, perdite gia' considerevoli, ma questo a costo di ulteriori vittime tra i civili": questa la valutazione dell'intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento della situazione sul campo, in Ucraina.
Ore 7.16: "Mosca usa gli aerei per demoralizzare la difesa ucraina"
"Le truppe russe si stanno dimostrando riluttanti a impegnarsi in operazioni di fanteria su larga scala nelle città e preferiscono invece puntare sull'uso indiscriminato di bombardamenti aerei e di artiglieria nel tentativo di demoralizzare la difesa" ucraina: questa la valutazione dell'intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento della situazione sul campo, in Ucraina.