Dmitry Peskov alla Cnn: "Quando la Russia sarà pronta a usare le armi nucleari"
La Russia ha un concetto molto chiaro sull'uso dell'arma nucleare: solo in caso di minaccia all'esistenza stessa della Russia, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in una intervista con Christiane Amanpour per Cnn. Si chiude così una la 27esima giornata di invasione russa dell'Ucraina. Le bombe continuano a cadere sulla città portuale di Mariupol, assediata dalle forze di Mosca. Ma l'attacco sferrato contro l'Ucraina è stato rallentato. Secondo il portavoce del Pentagono, John Kirby, Kiev sarebbe passata al contrattacco e le forze russe sarebbero in difficoltà. "Stanno finendo il carburante e il cibo", ha detto il funzionario statunitense alla Cnn, "sono frustrati", "rallentati". "Vladimir Putin è con le spalle al muro", ha affermato il presidente Usa Joe Biden, avvertendo però che questo potrebbe portare il presidente russo a utilizzare "tattiche più dure", come le armi chimiche. Un'accusa che è stata respinta da Mosca. "Non abbiamo né armi chimiche né biologiche", ha detto il vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov. La paura è che Putin, vedendosi alle strette possa anche ricorrere al nucleare.
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Il portavoce del Cremlino Peskov ha detto che il concetto di sicurezza nazionale della Russia prevede l'uso di armi nucleari "solo in caso di minaccia alla sua stessa esistenza" e ha assicurato che le truppe russe non stanno "colpendo obiettivi civili" e non hanno intenzione di occupare l'Ucraina. Tra gli obiettivi "dell'operazione militare speciale" c'è la demilitarizzazione del Paese e l'eliminazione dei battaglioni nazionalisti ucraini.
Durante la giornata le sirene antiaeree sono risuonate in tutto il Paese. Il comune di Mariupol ha denunciato il lancio di due bombe sulla città, mentre nella regione di Kiev è stato raso al suolo un magazzino dell'azienda farmaceutica Farmak. Secondo il ministero della Salute di Kiev 139 ospedali sono stati colpiti dall'inizio della guerra, e di questi 10 sono andati completamente distrutti. L'Onu ha confermato la morte di 925 civili, mentre l'Unhcr ha parlato di oltre 3,5 milioni di profughi fuggiti dal Paese. L'ambasciata Usa a Kiev, citando il ministero degli Esteri ucraino, ha denunciato che le forze russe hanno "rapito" 2.389 bambini da Donetsk e Luhansk, territori sotto il controllo di Mosca, portandoli in Russia. Un bilancio drammatico che aumenta di ora in ora. Il Cremlino ha affermato che l'operazione militare sta procedendo secondo i piani e ha detto che la maggioranza della popolazione, circa il 75%, è favorevole all'intervento. Secondo il consigliere di Zelensky Mykhailo Podolyak, un incontro tra i due presidenti di Russia e Ucraina è la "chiave per la pace".
Zelensky ha rinnovato l'offerta di colloqui di pace diretti con Putin, dichiarandosi disposto a discutere dello status della Crimea e del Donbass, ma dopo avere ricevuto garanzie di sicurezza. Intanto, aumenta la stretta del Cremlino contro l'opposizione interna. Il leader dell'opposizione Alexei Navalny è stato condannato a nove anni di reclusione in un carcere di massima sicurezza per frode e oltraggio alla corte. Mentre il Comitato investigativo della Federazione Russa ha aperto un procedimento penale in base alla nuova legge sulla diffusione di informazioni 'false' sulle azioni delle forze armate russe contro il giornalista Alexander Nevzorov, per le notizie riportate sul bombardamento dell'ospedale di Mariupol. La Duma ha adottato in seconda e terza lettura emendamenti al codice penale, introducendo la responsabilità per 'fake news' sugli organismi statali russi che operano all'estero. La pena prevede una multa fino a 5 milioni di rubli e la reclusione fino a 15 anni.