Boris Johnson, l'intreccio con la moglie dell'ex ministro di Putin: "Premier minaccia alla sicurezza nazionale", caos in Uk
Un altro scandalo sta per travolgere Boris Johnson. Il premier britannico è stato accusato di essere una "minaccia alla sicurezza nazionale" dopo che si è scoperto che, la sera in cui Vladimir Putin ha invaso l'Ucraina, il 24 febbraio scorso, era a un evento di raccolta fondi per il partito dei Tory, dove tra i donatori c'era anche, secondo quanto riporta il Sunday Times ripreso dal sito Dagospia, Lubov Chernukhin, moglie di un ex viceministro delle finanze russo, ora cittadino britannico.
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Quella sera, all'evento, erano presenti anche il segretario alla Difesa Ben Wallace e Michael Gove. Boris Johnson non ha commentato ma un suo portavoce ha cercato di giustificare il primo ministro: "Era un evento in programma da tempo", ha minimizzato." La raccolta fondi è una parte legittima del nostro processo democratico e non è insolito che il primo ministro, o qualsiasi leader politico, partecipi a un evento del genere".
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Ma il punto non è questo. E la presidente del Partito laburista Anneliese Dodds lo ha chiarito: "Alla vigilia della guerra il primo ministro avrebbe dovuto concentrarsi completamente sulla sicurezza nazionale e non cercare di ottenere denaro dalla moglie dell'ex ministro delle finanze di Putin. Il partito di Boris Johnson ha accettato oltre 6,5 milioni di sterline da donatori legati al regime di Putin. Dovrebbe ripulire la nostra politica, non corteggiare queste persone per più soldi". Quindi l'affondo: "Boris Johnson è una minaccia per la sicurezza nazionale".