Vladimir Putin è stato interrotto all'improvviso in diretta televisiva mentre teneva il suo discorso allo stadio Luzhniki di Mosca. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha parlato di guasto tecnico del server. Qualcuno aveva sospettato un sabotaggio. Impossibile capire per ora se si sia trattato di un errore, o del gesto consapevole di un tecnico. "Il comizio non è stato all'altezza dell'intento. Lo sforzo organizzativo è stato immenso: 203 mila partecipanti, dentro e fuori lo stadio, decine di autobus e treni, bandiere e slogan nazionalisti ovunque, ornati della Z che da segno distintivo dei mezzi militari russi in Ucraina è diventata il nuovo simbolo dell'orgoglio russo, depositato curiosamente in una lettera dell'alfabeto latino che in cirillico non esiste", rivela la Stampa.
Carlo Jean, "perché Vladimir Putin merita una medaglia": la bomba del generale sulla guerra in Ucraina
Il generale Carlo Jean, esperto di strategia militare e presidente del Centro Studi di Geopolitica Economica, &egra...Gli impiegati pubblici sono stati attirati con la promessa di un permesso retribuito, gli studenti con quella di esami condonati, molti sono venuti per un pasto gratis e per un concerto di star televisive. Vladimir Putin ha tenuto segreta la sua partecipazione fino all'ultimon ed è apparso sull'immenso palco a sorpresa. Indossava una dolcevita color avorio. Intorno a lui, una struttura enorme a gazebo, che secondo alcune voci sarebbe in realtà una gabbia di vetro antiproiettile.
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Fin dove arriva la propaganda russa? Domanda di difficile risposta, dato che sta diventando sempre più complicato...Putin si è interrotto spesso, "non si capisce se perché si dimentica il testo, perde di vista il gobbo o fa una pausa per un'ovazione che non arriva. Il pubblico tace, qualcuno fischia, la maggioranza resta indifferente a tutto, anche ai fucili che gli vengono puntati addosso dai cecchini presidenziali appostati sotto il tetto". conclude la Stampa che svela come ci fossero degli "sniper" nascosti all'interno dello stadio per la sicurezza dello Zar russo.