Joe Biden, cosa può offrire a Xi Jinping per salvare l'Ucraina: reteoscena sulla telefonata
A poche ora dalla telefonata tra Joe Biden e Xi Jinping, che hanno deciso di sentirsi per parlare della guerra in Ucraina, i toni tra le due superpotenze non sembrano essere granché pacifici. La Cina, infatti, tramite il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, è tornata ad attaccare gli Stati Uniti, accusandoli di agire "in modo ipocrita": "L'ultima cosa che gli Usa dovrebbero fare è gettare fango sulla Cina, che non è parte del conflitto", ha dichiarato, accusando gli americani di avere la "coscienza sporca".
Nelle ultime ore, inoltre, la Cina - in quello che sembra essere un chiaro messaggio a Washington - ha deciso di inviare una portaerei nello Stretto di Taiwan. Lo ha riferito una fonte anonima all'agenzia Reuters. Stando a quest'ultima, però, l'imbarcazione non aveva a bordo mezzi aerei ed è stata subito seguita da un cacciatorpediniere statuitense. Taiwan, inoltre, avrebbe inviato delle unità navali per controllare la situazione. Al momento, tra l'altro, la questione di Taiwan, su cui Pechino rivendica la sovranità, rappresenta il maggiore nodo irrisolto nei rapporti tra Cina e Stati Uniti.
Secondo qualche osservatore, proprio la questione di Taiwan potrebbe essere messa sul tavolo dagli Stati Uniti nel corso del colloquio telefonico. La superpotenza guidata da Joe Biden potrebbe offrire maggiore libertà di manovra alla Cina di Xi in quell'area, in cambio di una promessa: quella di non sostenere assolutamente Mosca nella sua guerra in Ucraina. Una concessione per salvare Kiev.