Volodymyr Zelensky, il ruolo chiave di Andriy Yermak: chi è l'uomo che sta facendo vincere il presidente
La guerra della comunicazione l'ha già vinta il presidente ucraino Volodymr Zelensky. I suoi discorsi ai Paesi dell'Occidente hanno sempre riscosso enorme successo e non sono mai risultati fuori luogo. Anzi. Adeguati e di grande effetto i riferimenti presenti nei suoi monologhi. Quando ha parlato al Congresso negli Stati Uniti, per esempio, ha ricordato Pearl Harbor e l’11 settembre: "Il nostro Paese vive questa esperienza tutti i giorni", e ha citato anche Martin Luther King, "I have a dream", per chiedere la no fly zone.
Quando si è rivolto al Bundestag in Germania, invece, ha fatto riferimento al muro di Berlino e parlando al cancelliere ha detto: "Scholz, abbatta questo muro, il muro che è in mezzo all’Europa, tra libertà e catene". Ai deputati inglesi, infine, ha parlato di Shakespeare - "Essere o non essere? L’Ucraina ha scelto di essere" - e di Churchill: "Combatteremo per mare e per terra. Fino alla fine". Ma chi c'è dietro i discorsi di Zelensky? A mettere nero su bianco le idee del presidente, come riporta Repubblica, è principalmente Yuriy Kostyuk, ex sceneggiatore di "Servitore del popolo", la serie che ha portato Volodymyr al successo. Oggi invece è il vice capo dell’Ufficio del presidente.
"Il 70 per cento del contenuto dei discorsi pubblici che avete sentito è farina del sacco di Zelensky, supportato da advisor diplomatici", ha rivelato a Repubblica il portavoce Sergey Nikiforov. Stando ai giornali ucraini, sarebbero 30 le persone che aiutano il presidente coi suoi discorsi. Tutti provengono dallo studio di produzione di Kryvy Rih, fondato nel 2003 da Zelensky insieme ad altri attori, manager, scrittori e amici di vecchia data. Lo stesso studio che nel 2015 ha sfornato la serie tv di successo in cui Volodymyr interpreta un maestro di scuola che diventa all’improvviso Capo dello Stato, "Servitore del Popolo". Anche il capo dell’Ufficio del presidente, l'uomo più fidato del presidente, è un produttore televisivo. Si chiama Andriy Yermak, ha 50 anni e decide le strategie comunicative in tempi di guerra.