Ucraina, Margelletti e l'attacco russo a Yavoriv: "Messaggio all'Europa", sta cambiando tutto
Andrea Margelletti, sulle colonne della Stampa, analizza la strategia militare russa. E rivela che "un attacco missilistico russo ha colpito la base militare ucraina di Yavoriv, collocata nell'estremità occidentale del Paese, a pochi chilometri dal confine con la Polonia. Lo strike russo assume un preciso valore simbolico. La base sembrerebbe ospitare infatti numerosi volontari stranieri giunti nei giorni scorsi in Ucraina per combattere al fianco delle truppe di Kiev, e sarebbe inoltre usata come deposito e hub logistico per i sistemi d'arma forniti dall'Occidente, quali missili anti-carro e anti-aerei", scrive l'anlista.
Per Margelletti, "l'attacco russo rappresenta dunque un chiaro messaggio all'Europa, agli Stati Uniti e alla Nato: il raid contro la base costituisce un avvertimento e un segnale politico all'Alleanza atlantica, un ulteriore avvertimento da parte di Mosca per cercare di far cessare il supporto militare a Kiev", rivela Margelletti.
Per l'esperto c'è un cambio nelle strategie russe e un innalzamento dello scontro. "Per quanto concerne il fronte orientale, negli ultimi giorni le forze russe stanno provando a intrappolare le truppe ucraine in una sacca nella parte orientale del Paese, al fine di isolarle completamente, tagliando così i canali di collegamento e di rifornimento con la parte occidentale dell'Ucraina. Infatti, le truppe di Mosca starebbero provando a sfondare a Nordest dell'Ucraina nella direzione di Izyum, nell'Oblast di Kharkiv, scendendo dunque verso Sud, mentre a Sudest, dopo aver conquistato nelle ultime ore Volnovakha, le forze russe potrebbero provare a dirigersi verso Nord", spiega Margelletti. "Tale manovra congiunta, se dovesse avere successo, permetterebbe di isolare a Est una cospicua parte dell'esercito ucraino", conclude l'analista.