Vladimir Putin malato, gli 007 inglesi: "Rabbia di Roid, capacità cerebrali danneggiate"
Proseguono le teorie sulla malattia che avrebbe condotto Vladimir Putin alla "follia" della guerra in Ucraina. Secondo fonti dell'intelligence britannica rilanciate dal tabloid Daily Mail, Putin potrebbe soffrire di un disturbo cerebrale causato da demenza, morbo di Parkinson o da "rabbia di Roid", vale a dire l'aggressività causata dal trattamento con gli stereoidi che potrebbe essere legato a una cura contro il cancro. Il quadro clinico allarmante è stato delineato dagli esperti di Five Eyes, alleanza di intelligence che collega Australia, Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti.
L'invasione dell'Ucraina non sarebbe dunque frutto di una strategia politica e bellica sia pur azzardata, ma di un vero e proprio problema fisiologico, che avrebbe alterato le capacità cerebrali di Putin. Gli analisti parlano di "comportamento sempre più irregolare" del 69enne presidente russo, e la teoria sulla cura contro il cancro sarebbe avvalorata anche dalla metamorfosi fisica dello Zar, sempre più gonfio, e dalla fobia per il contatto con chi gli sta vicino, diventata "plastica" nei vertici al Cremlino in cui Putin si siede in fondo a lunghissimi tavoli, a svariati metri distanza dai suoi interlocutori.
"L'intelligence - scrive il Daily Mail - suggerisce che Putin abbia subito un deterioramento psicologico causato da fattori fisiologici. Secondo le teorie condivise dagli analisti, il presidente soffre di una condizione cerebrale, per esempio il morbo di Parkinson o una forma più generica di demenza, oppure ha il cancro e le cure mediche che sta ricevendo hanno alterato l'equilibrio della sua mente". Da qui la decisione di "isolarsi fisicamente" dall'esterno, per la paura di "comorbilità" aumentata, ovviamente, dal regime sanitario legato dal Covid che potrebbe minare definitivamente un sistema immunitario già minato dal tumore.