Papa Francesco chiede la pace? Lo schiaffo dei vescovi tedeschi: armi, rottura in Vaticano
Papa Francesco non fa che predicare e pregare per la pace in Ucraina ma i vescovi cattolici tedeschi sono molto meno "antimilitaristi". Addirittura, considerano giustificato l'invio di armi a Kiev per difendersi dall'invasione russa. "L'invio di armi in Ucraina, che servono perché il Paese attaccato possa esercitare il suo diritto all'autodifesa, garantito dal diritto internazionale e anche sostenuto dall'etica della pace della Chiesa" è da considerarsi "fondamentalmente legittimo", si legge in una dichiarazione al termine della riunione semestrale della Conferenza episcopale tedesca, che si è tenuta a Vierzehnheiligen, nel sud del paese.
"Chi prende le decisioni in merito deve valutare quello che sta causando e possibilmente anche il danno. Ciò si applica sia per chi è favorevole e chi è contrario", hanno aggiunto i vescovi. "Nel suo insegnamento e le sue azioni, la Chiesa è impegnata nella non violenza di Gesù. Per tanto, anche nelle ore dell'angoscia, bisogna resistere risolutamente all'utilizzo della violenza senza limiti", si legge ancora nel documento.
Intanto, il presidente della Commissione delle conferenze episcopali della Comunità europea, cardinale Jean-Claude Hollerich, ha scritto una lettera a Kirill, patriarca di Mosca e di tutta la Russia, ricordandogli la dichiarazione congiunta del 2016 rilasciata dallo stesso Kirill e da Papa Francesco in cui deplorava le ostilità in corso in Ucraina. "Per favore, non lasciate che queste potenti parole vadano invano", l'appello del presidente della Comece. Hollerich ha rivolto al Patriarca un appello affinché interceda presso le autorità russe affinché "dimostrino buona volontà per cercare una soluzione diplomatica al conflitto, basata sul dialogo, il buon senso e il rispetto del diritto internazionale". Il porporato ha poi invitato il Patriarca a sostenere "i corridoi umanitari sicuri e accesso illimitato all'assistenza umanitaria".
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