Ucraina, il video-choc del tenente russo catturato: "In corso un genocidio. Putin sta mentendo a tutti"
Un altro colpo alla propaganda russa arriva dopo l'arresto di un comandante dell'esercito di Vladimir Putin fatto prigioniero in Ucraina che ha chiesto "misericordia" per le forze russe, dicendo che sono state indotte a invadere con l'inganno nella falsa convinzione che il governo fosse stato rovesciato dai nazisti e che il Paese avesse bisogno di essere liberato. Lo rivela Dagospia. Il tenente colonnello, in questione, parla esplicitamente di genocidio.
Astakhov Dmitry Mikhailovich ha raccontato infatti che i suoi connazionali sono stati sottoposti al "lavaggio del cervello" per sostenere la guerra ma, avendo visto di persona la situazione in Ucraina, ora si “vergogna". L'ufficiale ha spiegato di essere sempre più dubbioso quando ha visto due dei suoi pugili preferiti - Oleksandr Usyk e Vasiliy Lomachenko - accettare di combattere per la resistenza ucraina.
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"Ragazzi, siate coraggiosi. Questo è un genocidio, le persone vengono semplicemente uccise. Mi vergogno di essere venuto in questo Paese, in questo territorio, il territorio dell'Ucraina. I russi a casa non hanno idea della realtà della guerra", ha detto Mikhailovich che poi ha chiesto un rilascio sicuro per i prigionieri in modo che, al loro ritorno in Russia, possano spiegare la vera situazione ai loro connazionali. Dagospia, infine, spiega che molte di queste testimonianze sono fatte da prigionieri di guerra e quindi non si sa se le dichiarazioni non siano fatte sotto costrizione. Certo è che diversi soldati catturati in Ucraina hanno raccontato la stessa versione di Mikhailovich.