Sergey Shoygu, l'uomo del golpe al Cremlino: "Come e quando pugnalerà Vladimir Putin", indiscrezioni pazzesche
Un golpe interno per far cadere Vladimir Putin. E a pugnalare il dittatore russo potrebbe essere proprio quel Sergey Shoygu, ministro della Difesa e falco negoziatore con gli ucraini. La notizia è stata data da Marco Di Fonzo per Sky Tg24, citando fonti diplomatiche americane. A temere questo scenario sarebbe lo stesso Putin, con tanto di scadenza temporale: Shoygu e i congiurati, tutti ai piani alti del regime, avrebbero in programma di deporre il presidente tra pochi giorni, entro la prossima settimana. Anche per questo motivo dal Cremlino filtrano altre voci pesantissime: Shoygu potrebbe essere rimosso a brevissimo per essere quindi processato per corruzione e tradimento.
Che a Mosca poco stia andando come preventivato prima dell'invasione, d'altronde, è assodato. Il Cremlino sta prendendo misure estreme come le nuove leggi contro la stampa e, indiscrezione di questa mattina, l'uscita dalla Rete internet globale, dall'11 marzo, per poter meglio controllare e manipolare l'opinione pubblica. Più o meno lo stesso obiettivo della messinscena sui corridoi umanitari per far uscire i civili ucraini dalle città assediate. Da un lato, il cessate il fuoco è stato totalmente disatteso (con le stragi a Mariupol e Irpin, alle porte di Kiev, che stanno facendo il giro del mondo). Dall'altro, quegli stessi corridoi condurrebbero i civili nei territori della Russia e della Bielorussia, per poter fornire ai russi stessi l'immagine di un intervento umanitario.
La verità è ben altra, e al di là delle carneficine la preoccupazione nella cerchia ristretta di Putin è di aver infilato la Russia in un vicolo cieco. L'idea di un golpe contro il presidente non appare più ora come il sogno delle segreterie occidentali per raggiungere la pace senza spargimento di sangue europeo e americano. Il sottosegretario agli Esteri britannico James Cleverly qualche giorno fa spiegava: "I suoi leader militari sanno che Putin è sempre più isolato e illogico, i generali russi hanno i mezzi per farlo cadere e noi gli chiediamo di agire". Per Kadri Liik, analista dello European Center for Foreign Relations, "La società russa è esausta e vuole un cambiamento al vertice. Potrebbe passare del tempo prima che le conseguenze della guerra in Ucraina lo producano, ma con l’invasione Putin ha messo una bomba sotto il proprio personale sistema di potere". E un altro indizio di crisi del Cerchio magico di Putin è il "declino" di Sergey Lavrov, l'ex potentissimo ministro degli Esteri russo sempre più ai margini. Non è escluso che ci sia anche lo zampino dell'uomo del regime più rispettato all'estero nel colpo di mano al Cremlino.