Ucraina, il generale Breedlove: "Da anni nella base di Yavoriv". Cosa c'è davvero dietro la guerra di Putin
Vladimir Putin "pensava di raggiungere il suo obiettivo rapidamente ma ha sovrastimato il suo esercito e soprattutto sottostimato la resistenza ucraina". Per questo adesso "è costretto a cambiare strategia". Il generale Philip M. Breedlove, già comandante delle forze Nato in Europa durante il conflitto nel Donbass e l'annessione della Crimea del 2014, in una intervista a La Stampa, spiega che "gli ultimi movimenti e i bombardamenti con missili su infrastrutture civili ci riportano a quanto i russi hanno fatto in Cecenia e nel deserto orientale siriano".
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E purtroppo, continua, in Cecenia lo Zar "mandò migliaia di uomini e mezzi militari a radere al suolo la città. Quello che vediamo adesso è che da giorni - e lo ha detto anche il segretario di Stato Blinken - ci sono attacchi brutali contro i civili. Come fu in Cecenia appunto e in Siria. Quando Mosca vuole chiudere una questione, bersaglia i civili in modo indiscriminato".
In questo scenario la Nato non può far altro che proseguire sulla sua linea, quindi "far arrivare più armi possibili agli ucraini. Poi l'Alleanza deve rafforzare le sue frontiere, difendere i propri spazi in maniera forte e mandare messaggi di compattezza e unità alla Russia".
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Quindi conclude sottolineando che "gli ucraini sono stati abili a usare missili anti-tank e anti-aerei come gli Stinger che hanno rallentato se non bloccato i russi in alcune zone. Sono stati addestrati dagli americani e dagli alleati, d'altronde sono anni che nella base di Yavoriv, cinquanta chilometri a Ovest di Leopoli, Nato e ucraini collaborano e tengono esercitazioni congiunte".