Ucraina, l'intelligence di Washington: "Pronto a sganciare una bomba termonucleare", le conseguenze
La minaccia del ricorso al nucleare da parte di Vladimir Putin nella guerra in Ucraina ha gettato nel panico un mondo che mai si sarebbe immaginato una tale degenerazione degli eventi. Il primo allarme è scattato domenica scorsa, quando Putin ha chiesto di attivare il sistema di allerta nucleare. Poi il grande spavento di due notti fa, quando i russi hanno iniziato a bombardare la centrale nucleare di Zaporizhzhia, risparmiando fortunatamente i reattori. Secondo diversi studiosi, comunque, lo scenario da terza guerra mondiale, col coinvolgimento anche di Stati Uniti e Nato, non è da escludere.
"Ci può essere un errore a causare la guerra. Come ad esempio il lancio di un missile in Polonia. A quel punto non possiamo non rispondere - ha spiegato un analista di Washington a Politico -. Un'altra opzione è che il clamore per i crimini contro l'umanità diventi così forte che ci sentiamo obbligati ad agire. Infine l’applicazione di una no-fly zone significa uccidere i russi. Qualsiasi cosa che facciamo che ha come risultato l'uccisione di russi ci porta alla terza guerra mondiale".
Ancora più preoccupante l'ipotesi, fornita sempre dagli analisti di Washington, secondo cui "la Russia è pronta a usare una bomba termonucleare in Ucraina". Un altro funzionario europeo, intervenuto su Politico, ha spiegato che "questa guerra sta diventando sempre più complicata, ogni giorno”. Infine ha sottolineato che la situazione è molto più pericolosa di qualsiasi cosa l'Europa abbia visto dalla fine della seconda guerra mondiale, comprese le guerre balcaniche degli anni ’90.