Cina, si muovono le fregate: nel mirino il Vietnam. L'ora del terrore, le conseguenze dell'Ucraina: cosa sta accadendo
Nuove tensioni nel mondo. Questa volta, però, Russia e Ucraina non c'entrano nulla. A finire sotto la lente è la Cina, impegnata in questo momento in un ciclo di esercitazioni militari nel mar Cinese meridionale, in un'area compresa tra la sua provincia meridionale di Hainan e il Vietnam. Le manovre sono state annunciate dall'amministrazione per la sicurezza marittima di Hainan ieri sera. Le autorità hanno fatto sapere che l'operazione si concluderà il 15 marzo e hanno imposto anche il divieto di navigazione nella zona interessata.
Sembra, comunque, di assistere alle stesse fasi che hanno preceduto l'invasione russa dell'Ucraina. La Cina, infatti, rivendica gran parte delle acque del mar Cinese meridionale. Sulle rotte marittime comprese in quell'area, Pechino ha fatto transitare ogni anno merci e beni per oltre 5.000 miliardi di dollari e vi ha costruito isole artificiali e aeroporti, non facendosi problemi a rimodellare scogli e isolotti, che sono diventati pure motivo di scontro con i vicini regionali e gli Stati Uniti.
La zona in cui stanno avvenendo le manovre, come spiega Leggo, si trova a metà strada tra Sanya, capoluogo di Hainan, e la città vietnamita di Hue. Una parte dell'area, però, rientra nella zona economica esclusiva del Vietnam. Quest'ultimo aveva già criticato la Cina in passato per azioni simili, definendole violazioni della sua sovranità. Le tensioni raggiunsero dei livelli molto alti nel 2014 per via di una piattaforma petrolifera cinese, che iniziò a trivellare in acque vietnamite provocando speronamenti di barche. La cosa creò non poco caos in Vietnam, scatenando subito molte rivolte anti-cinesi.
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