Ucraina, il generale Jean: "Non sarà più una guerra lampo, perché Vladimir Putin bombarda le città"
Una guerra lunga anni. Il generale Carlo Jean analizza così ìl conflitto in Ucraina, sottolineando gli errori strategici e di prospettiva messi insieme da Vladimir Putin e dai vertici bellici russi. L'esercito di Mosca, spiega il militare italiano in una intervista al Giornale, "è stato colto di sorpresa". Il Cremlino e i più stretti collaboratori del presidente hanno cioè sottovalutato la "caparbietà" degli ucraini, civili per primi.
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"Putin non pensava ci sarebbe stata una tale resistenza. La Russia, poi, non ha impiegato tutte le sue forze e le forze utilizzate erano finalizzate a una specie di marcia trionfale con la popolazione ucraina che avrebbe applaudito ai russi. Gli ucraini, invece, non si vogliono far conquistare e, di conseguenza, sparano. Ora, dato che nella guerriglia urbana le perdite sono rilevanti, Putin non si può permettere molte perdite e, quindi, sta bombardando le città nella speranza che gli ucraini si spaventino e si arrendano". Un presidente sempre più spalle al muro, dunque, e forse anche per questo Mosca è arrivata a minacciare di ritorsioni militari anche Svezia e Finlandia, in caso di loro ingresso nella Nato. "Però, prima di andare ad attaccare altri Paesi, credo abbia già le sue belle gatte da pelare in Ucraina, l'Azerbaijan, la Georgia, l'Armenia e il Kazakistan - elenca Jean -. Poi ci sono i talebani afghani che danno fastidio alla Russia. Se dovesse attaccare altri Paesi, però, non andrà in Finlandia, ma nei Paesi baltici come l'Estonia dove c'è una forte minoranza russa oppure in Lettonia e Lituania, ex repubbliche sovietiche che ora fanno parte della Nato. Ma, in tal caso, scoppierebbe la Terza guerra mondiale in quanto, in base all'articolo 5 del Patto Atlantico interverrebbe".
Terzo incomodo, Pechino. "La Cina sta a guardare", sottolinea il generale, perché "si è già mezza comprata la Russia. Vede che la Russia si indebolisce ed è contenta così quello che ancora non si è comprato, se lo prende gratis". Proprio perché né Nato, né Onu (c'è il veto russo) né Unione europea interverranno direttamente in Ucraina, ma si limiteranno a rifornire di "armi rustiche" l'esercito di Kiev e i civili, conclude il generale Jean, "è possibile che gli ucraini infliggano forti perdite alle forze russe". La loro vittoria non sarà far ritirare l'esercito di Putin, ma nell'impantanarlo militarmente. Ecco perché "non è più una guerra lampo, ma è diventata una guerra di logoramento che può durare mesi se non anni", è l'inquietante profezia dell'esperto italiano.