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Ucraina, la diretta della guerra: tregua umanitaria saltata, Mosca riprende l'offensiva

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Decimo giorno di guerra in Ucraina. L'esercito russo stringe il cerchio sulla capitale Kiev ma l'offensiva più violenta  è ancora a Sud. Resiste Odessa, mentre l'assedio a Mariupol è violentissimo. Il sindaco denuncia attacchi "spietati". Dopo la tragedia sfiorata alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, ora sotto controllo russo, gli occhi del mondo sono sulle altre centrali atomiche del Paese, snodi-chiave per controllare l'Ucraina sul piano dell'energia e causa di possibili incidenti devastanti. L'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thomas-Greenfield ha fatto sapere che nel mirino dei russi ci sarebbe un'altra centrale nucleare. Sul piano delle trattative, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insiste affinché la Nato crei una no-fly zone accusando l'Occidente che vi si oppone di essere responsabile delle morti, tra cui si contano ormai anche molti bambini. Il suo consigliere Mikhaylo Podoliak fa sapere che i negoziati con Mosca "non saranno facili ma ci saranno". Intanto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, dice a Sky News Arabia che "l'operazione" come Mosca definisce l'invasione, non punta a dividere l'Ucraina ma a trasformarla in un'area "smilitarizzata e libera dall'ideologia neonazista". 

Ore 21.46 Salta la tregua umanitaria, Mosca riprende l'offensiva
I corridoi umanitari in Ucraina, almeno per il momento, sono saltati. Lasciando intrappolate centinaia di migliaia di civili nelle città del sud assediate dai russi, a partire da Mariupol. Sul fallimento della tregua c'è stato il prevedibile rimpallo di responsabilità fra Kiev e Mosca, ma l'unico dato certo è che le forze armate di Vladimir Putin hanno ripreso l'offensiva in grande stile. Solo un spiraglio si è aperto: la convocazione del terzo round di negoziati per lunedì

Ore 20.43 Esercito ucraino: Kireyev nostro 007, ucciso mentre ci difendeva
"Durante l'esecuzione di compiti speciali, tre spie sono state uccise: dipendenti della direzione principale dell'intelligence del Ministero degli affari interni: Alexei Ivanovich, Chibineev Valery Viktorovich, Denis Borisovich Kireev. Sono morti difendendo l'Ucraina e il loro impegno ci ha avvicinato alla vittoria!". Così l'esercito ucraino, su tweet conferma la morte di Kireyev ma ribalta la versione dei media secondo cui sia stato ucciso dagli 007 di Kiev perché spia di Mosca.

Ore 20.16 media Israele: Bennett telefona a Zelensky dopo l'incontro con Putin 
Il primo ministro israeliano Naftali Bennett, dopo aver incontrato il presidente russo Vladimir Putin, a Mosca, ha telefonato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky per aggiornarlo. Lo riportano i media israeliani, spiegando che Bennett e Putin hanno parlato, per oltre tre ore, della guerra in Ucraina. Bennett è successivamente volato a Berlino per incontrare il cancelliere tedesco Olaf Scholz. 

Ore 19.36 Zelensky, russi verso terzo impianto nucleare
Le centrali di Chernobyl e di Zaporizhzhia ai russi non bastano: l'esercito infatti si dirige verso un terzo impianto nucleare ucraino. Si tratta della centrale dell'Ucraina del Sud che si trova 120 chilometri a nord di Mikolayv, città attualmente sotto assedio. Lo riferisce il premier ucraino, Volodymyr Zelensky

Ore 19.24 Bennett-Putin, incontro di tre ore
I colloqui fra il primo ministro israeliano Naftali Bennett (volato in segreto e a sorpresa a Mosca) e il presidente russo Vladimir Putin si sono conclusi dopo tre ore: lo riferiscono fonti diplomatiche citate dai media israeliani. I due hanno discusso della situazione dei cittadini israeliani e delle comunità ebraiche in Ucraina durante il conflitto, ma anche dei colloqui sull’accordo nucleare con l’Iran a Vienna, a cui Bennett si oppone. Israele, aggiungono le stesse fonti, ha coordinato l’incontro con gli Stati Uniti, la Germania e la Francia e lo ha notificato all’Ucraina. Al termine del colloquio, il premier israeliano ha lasciato Mosca alla volta di Berlino, dove è atteso dal cancelliere tedesco Olaf Scholz. La speranza è che dal punto di vista della diplomazia si stia muovendo qualcosa.

Ore 18.55 Blinken, ministro Esteri ucraino: incontro alla frontiera
Antony Blinken, segretario alla Difesa americano, ha incontrato il ministro degli Esteri ucraino alla frontiera fra Ucraina e Polonia. L'impegno degli Usa a pochi passi dal fronte

Ore 18.51 Ministro degli Esteri russo a Nato e Ue: "Basta armi all'Ucraina"
"Basta fornire armi all'Ucraina". Dal Cremlino trapelano le parole del ministro degli Esteri russo rivolte a Nato e Ue: "I missili Stinger potrebbero cadere nelle mani dei terroristi", le parole sono state rilanciate dall'agenzia Ria.

Ore 18.34 Ucraina: "Russi sequestrano ospedale psichiatrico"
Le forze russe hanno sequestrato un ospedale psichiatrico dove risiedono 670 persone a Borodyanka, a circa 60 chilometri da Kiev. Lo rivela il governatore della regione Oleksiy Kuleba, citato dal britannico Guardian. "Sono persone con esigenze speciali, necessitano di aiuto costante, molti di loro sono stati costretti a letto per anni. Stanno finendo l'acqua e le medicine", aggiunge. Secondo fonti locali, gli assalitori sarebbero forze cecene arrivate e i contatti con l'istituto sono interrotti.

Ore 18.10 Negoziati, il terzo round lunedì
Russia e Ucraina riprenderanno i negoziati lunedì: lo conferma l’agenzia russa Interfax. Le delegazioni si dovrebbero incontrare nuovamente a Brest, in Bielorussia.

Ore 17.53 Russia: "Mariupol, attacchiamo per riluttanza ucraini"
Tutta la faccia tosta del Cremlino, secondo cui l'offensiva russa a Mariupol "è ripresa a causa della riluttanza da parte ucraina ad esercitare pressione sui nazionalisti per prolungare la tregua". Questo quanto affermato dal ministero della Difesa russo, swtando a quanto riporta la Tass.

Ore 17.50 Israele in campo, Bennett da Putin
Colpo di scena: il premier israeliano Naftali Bennett è volato in gran segreto a Mosca per un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin sulla guerra in Ucraina. La notizia è stata rilanciata dai media dello Stato ebraico e poi subito confermata dal portavoce di Bennet. Israele si è offerto come mediatore per cercare una soluzione nel conflitto tra Russia e Ucraina

Ore 17.20 "Domenica possibili attacchi cyber all'Italia", nel mirino dei russi
Domani, domenica 6 marzo, potrebbero verificarsi attacchi cyber in Italia "ai danni di enti governativi e industriali non meglio definiti". L'allarme, come spiega l'Agi, arriva dall Csirt, il Computer Security Incident Response Team dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn). "Da notizie riservate si è appreso che domani, domenica 6 marzo, potrebbero essere eseguiti attacchi cyber, legati alla situazione internazionale, ai danni di enti governativi e industriali, non meglio definiti, anche nel nostro paese", spiegano.

Ore 16.49 Russia: Nato usa la guerra per allargarsi
Altre minacce dal Cremlino, secondo cui la Nato "usa il pretesto del conflitto in Ucraina per trascinare nuovi Paesi nelle sue fila". Questa la denuncia del ministero degli Esteri russo, Sergey Lavrov, stando a quanto riportato da Ria Novosti.

Ore 16:40 Zelenzky altro videomessaggio
"La tregua deve essere rispettata subito": questo l’appello in un nuovo videomessaggio dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "I corridoi umanitari devono entrare oggi a Mariupol e Volnovakha, per salvare donne, bambini e anziani e dare cibo e medicine a chi è rimasto. Stiamo facendo di tutto per far funzionare l’accordo", ha affermato. Stando a quanto detto da Zelensky, nel conflitto ad oggi sono stati uccisi "quasi 10mila soldati russi. È terribile sono 18enni, ventenni, quasi bambini, soldati a cui non è stato spiegato che stavano andando a combattere. La Russia dovrebbe dargli un’altra possibilità. Sono morti senza sapere il perché", ha concluso il premier ucraino.

Ore 16.21 Usa in pressing su Pechino: "Il mondo vi guarda"
Stati Uniti in pressing su Pechino perché cambino posizione sulla crisi ucraina. In una telefonata al ministro degli esteri cinese Wang-Yi, il segretario di stato americano Antony Blinken ha rimarcato che "il mondo sta guardando per vedere quali nazioni difendono i principi fondamentali della libertà, dell'autodeterminazione e della sovranità". Blinken, riferisce il dipartimento di stato, ha evidenziato che "il mondo sta agendo all'unisono per ripudiare e rispondere l'aggressione russa, assicurandosi che Mosca paghi un alto prezzo"

Ore 15.57 Enormi perdite tra i russi
Il Corriere della Sera dà conto di alcune stime sulle perdite russe nell'operazione militare. "Un esperto che segue il conflitto segnala che nelle ultime 26 ore i russi avrebbero perso: un caccia Su 30, un Su 34, un Su 25, un elicottero d’attacco Mi24/35, un elicottero da trasporto Mi8, un piccolo drone. Un bilancio pesante", fa notare il Corsera.

Ore 15.31 Corridoi umanitari, operazione fallita
Orrore puro: l'accordo tra Russia e Ucraina sui corridoi umanitari per evacuare i civili da Mariupol e Volnovakha è fallito, poiché Kiev ha accusato Mosca di aver violato il cessate il fuoco concordato e di aver ripreso i suoi attacchi alle aree residenziali. Lo riporta il Wall Street Journal.

Ore 15.15 Russia, campionessa olimpica Usa arrestata per droga
I russi hanno arrestato una cestista americana due volte campionessa olimpica poiché "trovata in possesso di droga", si tratterebbe di una sigaretta elettronica e di olio di cannabis. La cestista è stata fermata alla dogana dopo un volo in arrivo da New York in febbraio. Ora rischia potenzialmente da 5 a 10 anni. L’arresto rischia di far esplodere la tensione tra Mosca e Washington per la guerra in Ucraina. Molti media hanno identificato l'arrestata con Brittney Griner, 31 anni, che gioca per l'UMMC Ekaterinburg dal 2015. Come membro della squadra di basket femminile olimpica degli Stati Uniti, ha vinto l'oro ai Giochi olimpici estivi del 2016 e 2020. 

Ore 15.09: Rai, stop ai servizi dalla Russia
La Rai lascia la Russia. "In seguito all'approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità, a partire da oggi la Rai sospende i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa". Così Viale Mazzini in un comunicato stampa, dove si legge ancora: "La misura si rende necessaria al fine di tutelare la sicurezza dei giornalisti sul posto e la massima libertà nell'informazione relativa al Paese. Le notizie su quanto accade nella Federazione Russa verranno per il momento fornite sulla base di una pluralità di fonti da giornalisti dell'Azienda in servizio in Paesi vicini e nelle redazioni centrali in Italia", conclude la nota stampa

15.06 Putin: Esistenza di Kiev come Stato a rischio
Putin minuto dopo minuto alza l'asticella delle minacce. "Se la dirigenza ucraina attuale continua a fare quello che fa e non comprende le nostre preoccupazioni sulla possibilità che armi nucleari possano essere piazzate sul suo territorio, sta mettendo in questione il futuro dell'Ucraina come Stato": queste le parole dello zar rilanciate dall'agenzia Interfax.

Ore 14.35 Mariupol, "tornate nei rifugi"
Non c'è pace per Mariupol. Le autorità locali hanno esortato i residenti che erano in attesa di evacuare la città a rientrare nei rifugi, mentre sono ancora in corso le trattative con la Russia per avviare l'evacuazione lungo i corridoi umanitari. La tregua non sembra essere rispettata. La notizia viene rilanciata dalla Cnn che cita un comunicato: "Chiediamo a tutti residenti di Mariupol di andare nei rifugi. Seguiranno ulteriori informazioni sulle operazioni di evacuazione. Sono al momento in corso trattative con la Federazione Russa per stabilire il regime di tregua e garantire corridoi umanitari sicuri".

Ore 14.33 Putin: No fly-zone è dichiarazione di guerra
Vladimir Putin ha avvertito che "l'istituzione di una no-fly zone sull'Ucraina da parte di qualsiasi Paese sarà vista da Mosca come partecipazione diretta al conflitto armato". Lo rilancia l'agenzia russa, Ria Novosti.

Ore 14.28: Putin: no alla legge marziale
"Non è in programma l'introduzione di disposizioni speciali sul territorio della Federazione Russa". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, citato dall'agenzia di stampa Tass. Secondo Putin, la legge marziale si introduce solamente in caso di "aggressione esterna", ma in Russia "non esiste una situazione del genere" in questo momento. Ma già il fatto che ne parli, fa riflettere.

Ore 14.05: Putin: Difficile decidere l'attacco
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che per lui è stata "difficile" la decisione di ordinare l’operazione militare in Ucraina. Come riportano le agenzie russe, Putin ha parlato a un evento in vista della Giornata internazionale delle donne, l’8 marzo. Quella dello zar sembra quasi una provocazione...

Ore 13.39: "Mercenari siriani arruolati da Mosca"
Migliaia di mercenari siriani sono invitati dagli emissari russi in Siria, paese coinvolto da una guerra che dura da 11 anni e in cui la Russia è coinvolta in maniera diretta, ad arruolarsi nel conflitto in Ucraina. Lo confermano fonti sul terreno citate dai media panarabi, secondo cui i rappresentanti di Mosca a Damasco hanno avviato una campagna di arruolamento che potrebbe coinvolgere decine di migliaia di potenziali miliziani da inviare al fronte dell’Europa orientale. Il salario per chi decide di arruolarsi è di 7mila dollari statunitensi per un impegno di sette mesi. 

Ore 13.12: Arcivescovo di Kiev, "catastrofe umanitaria"
"Più di tutto oggi il nostro cuore si stringe dal dolore per le città assediate dal nemico, dove inizia una vera catastrofe umanitaria. Il nostro pensiero è rivolto a Mariupil, Volnovakha, Kherson. Il nemico assedia, blocca le grandi città impedendo agli abitanti di fuggire, ostacolando la consegna dei viveri mentre le città vengono bombardate dal nemico seminando la morte". Sono le immagini di guerra è morte raccontare dall'arcivescovo di Miev, Sviatoslav Shevchuk nel quotidiano videomessaggio. "Oggi stiamo ormai vivendo la decima giornata di questa terribile guerra sanguinosa. L'Ucraina sta lottando, l'Ucraina sta pregando, l'Ucraina sta facendo il suo servizio. Questa notte - dice -  i nostri pensieri erano concentrati soprattutto su Kharkiv dove ieri ha nevicato, con 20 centimetri di neve. Ma di notte, si è di nuovo sentito il rumore di aerei nemici, e di nuovo questa città pacifica è stata bombardata portando con sé la morte e la distruzione.  Andiamo col pensiero a Sumy perché in quella città stanno iniziando i combattimenti per strada; alla Chernihiv ferita, a decine di persone colpite dalle bombe, dai razzi e da altri tipi di armi".

Ore 13.07: "007 di Kiev uccidono negoziatore ucraino, era spia di Mosca"
I servizi segreti ucraini (Sbu) hanno ucciso un componente della squadra negoziale ucraina con l'accusa di tradimento. Secondo fonti del media di Kiev Ukrainska Pravda, l'uomo è stato ucciso durante un tentativo di arresto. La stessa fonte rivela che c'erano "forti prove" che stava divulgando informazioni alla Russia.  

Ore 13.05: Lavrov, "Kiev cerca pretesti per sospendere i negoziati"
L'Ucraina è costantemente alla ricerca di "pretesti" per posticipare l'inizio del prossimo round di negoziati con la Federazione Russa. Così il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov che ha rilasciato diverse dichiarazioni sull'andamento delle ostilità in Ucraina e sui prossimi negoziati, mentre non si riesce neppure a trovare una vera tregua per l'evacuazione dei civili dalle zone più in pericolo. Il ministro ha puntato il dito contro Kiev. Secondo lui la Federazione Russa ha già delineato chiaramente le sue condizioni nei negoziati con l'Ucraina. I partecipanti russi ai negoziati aspettano ancora informazioni dall'Ucraina, ora la situazione "si presenta strana". La Russia non ha ancora ricevuto dall'Ucraina i termini del terzo round di negoziati. 



Ore 12.10: Negoziati in corso con i russi per una nuova tregua
A Mariupol le truppe russe non starebbero rispettando la tregua, rendendo impossibile l’evacuazione dei civili, che è quindi stata temporaneamente annullata. Le autorità della città ucraina fanno sapere che sono in corso negoziati con i russi per stabilire una nuova tregua che garantisca l’apertura di un corridoio umanitario sicuro. Nel frattempo Antony Blinken, segretario di Stato americano, è arrivato in Polonia, dove incontrerà l primo ministro Mateusz Morawiecki.

Ore 11.09: Zelensky, "vediamo se faremo progressi nei negoziati"
"Vediamo se riusciremo a fare progressi nei negoziati" con i russi. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, riferendosi al nuovo round di negoziati previsto questo fine settimana. "Finora abbiamo ottenuto l'1% di dignità per le nostre persone e facciamo di tutto da nostra parte affinché questo accordo funzioni", ha aggiunto Zelensky, parlando dei corridoi umanitari.

Ore 11.07: Bielorussia e Russia, "corridoi umanitari per gli stranieri"
I ministri degli Esteri della Bielorussia e della Russia, Vladimir Makej e Sergei Lavrov, hanno discusso oggi dell'apertura di corridoi umanitari per i cittadini stranieri in Ucraina. Lo riferisce una nota del ministero di Minsk. "Durante la conversazione (le parti) hanno affrontato le questioni dell'apertura di corridoi umanitari per l'evacuazione dei cittadini stranieri dalle zone di combattimento o di coloro che si trovano in una situazione difficile sul territorio dell'Ucraina", riferisce la nota.

Ore 11.05: "Tregua violata a Mariupol" 
"Ci saranno diversi step dell'evacuazione, spalmanti su diversi giorni in modo che chiunque voglia partire lo possa fare con effetto immediato", ha detto sul canale Telegram il sindaco di Mariupol Vadim Boichenko aggiungendo però che il cessate il fuoco delle forze russe non è stato totalmente rispettato. "Negoziamo con i russi per confermare il cessate il fuoco lungo la rotta dell'evacuazione", verso nordovest sulla strada diretta a Zaporizhzhia. Anche la Difesa russa ha annunciato che l'evacuazione di Mariupol è iniziata. 

Ore 10.32: Urso, "nessun governo ha pubblicao lista di armi a Kiev"
"Non è così, non risulta che i governi alleati abbiano fornito la lista delle armi" inviate all'Ucraina, "invece posso dar conto che il Ministro della Difesa Guerini, che abbiamo audito per oltre tre ore mercoledì scorso, ha fornito la lista degli armamenti al Copasir e la modalità di consegna. E i componenti del Comitato hanno convenuto all'unanimità di secretare la lista, come aveva chiesto il governo". Lo ha detto il presidente del Copasir Adolfo Urso, ospite di Coffee Break su La7. "Ovviamente non posso rispondere, né ho alcuna intenzione di farlo", ha risposto Urso alla domanda se le armi italiane siano già arrivate in Ucraina.

Ore 9.33: I separatisti di Donetsk, "conquistate tre aree" 
La milizia dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr) ha conquistato gli insediamenti di Znamenovka, Solnechnoye e Privolnoye, ieri durante l'offensiva contro le forze armate ucraine . Lo ha annunciato il portavoce del Dipartimento della milizia popolare della Dpr, Eduard Basurin, citato da Tass. "Le unità della milizia popolare della Dpr continuano le misure per liberare gli insediamenti della repubblica dagli invasori ucraini. Nell'ultimo giorno, gli insediamenti di Znamenovka, Solnechnoye e Privolnoye sono stati conquistati", ha detto Basurin in una nota.

Ore 9.32: "Personale di Chernobyl intrappolato dai russi" 
Il personale della centrale nucleare di Chernobyl è rimasto intrappolato 10 giorni dopo la sua cattura da parte delle forze russe. "Non possiamo sostituire le persone, stanno già facendo il loro turno da 10 giorni. Sono divisi in due gruppi, che si sostituiscono a vicenda, ma sono stanchi mentalmente e fisicamente, emotivamente". La denuncia arriva da Yury Fomichev, sindaco di Slavutych, città nel nord dell'Ucraina costruita per il personale evacuato dalla centrale nucleare di Chernobyl dopo il disastro del 1986. Le parole riportate dal Kyiv Independent rilanciano l'allarme sicurezza nelle centrali nucleari ucraine che stanno finendo nelle mani dell'esercito russo, dopo l'incendio e la tragedia sfiorata nella notte tra giovedì e venerdì a Zaporizhzhia, la centrale più grande d'Europa.

Ore 9.19: "60mila ucraini rientrati per combattere" 
"66.224: questo è il numero degli uomini a questo momento tornati dall'estero per difendere il loro Paese dall'orda. Sono altre 12 brigate da combattimento motivate. Ucraini, siamo invincibili". Così su twitter il ministro della Difesa di Kiev, Oleksii Reznikov. 

Ore 8.32: "Profughi, ora rischia a Moldavia"
"La crisi dell'Ucraina è una delle più importanti del dopoguerra, cresce a una velocità impressionante e parte dall'Europa per approdare in Europa": è l'allarme lanciato dall'Alto commissario dell'Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, in un'intervista a La Repubblica. Per Grandi è "un momento unico e storico per il nostro continente" perché "neppure gli spostamenti causati dalla guerra in Jugoslavia avevano raggiunto queste dimensioni". "Sono appena arrivato a Palanca, la frontiera tra la Moldavia e l'Ucraina, e vedo un afflusso impressionante, una valanga umana che entra ed esce dalla dogana ogni minuto", ha riferito l'Alto commissario. Quelle che stanno arrivando "sono le famiglie che hanno risorse e conoscenze in Europa, i problemi veri arriveranno in seguito, se altre città saranno bombardate", ha sottolineato Grandi, "vedremo, allora, uscire persone che hanno meno soldi e legami e dovranno fermarsi nei Paesi di confine rischiando di far salire le tensioni". "La Moldavia è un Paese fragile, esposto, fuori dalla Ue e dalla Nato", ha osservato, "tre milioni di abitanti hanno visto oltre centomila ucraini varcare le loro frontiere. E' davvero difficile gestire la situazione per loro, dobbiamo aiutarli molto. E se i russi dovessero sfondare a Odessa, cinquanta chilometri da qui, il porto naturale dei moldavi, allora l'esodo verso la Moldavia diventerebbe drammatico".

Ore 8.21: Borrell, "se vince Putin nessuno al sicuro"
"Nella settimana trascorsa dall'invasione russa, abbiamo assistito alla tanto attesa nascita di un'Europa geopolitica", cosa che è "uno sviluppo positivo, ma c'è ancora molto da fare" a partire dal fatto di "prepararci a sostenere l'Ucraina e il suo popolo nel lungo periodo, per il loro bene e per il nostro. Non ci sarebbe sicurezza per nessuno se consentissimo a Putin di vincere. Se non vi fossero più regole, saremmo tutti in pericolo. Per questo dobbiamo far sì che sopravviva un'Ucraina libera". Lo scrive Josep Borrell, Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, in una lettera a Repubblica precisando che "a questo scopo, dobbiamo mantenere uno spiraglio affinché la Russia ritorni alla ragione e si possa ristabilire la pace". 

Ore 8.20: "Kharkiv, Chernihiv, Mariupol e Sumy circondate"
L'intensità degli attacchi aerei e via terra delle forze russe in Ucraina è diminuito nelle ultime 24 ore. E' quanto si legge nell'aggiornamento del mattino dell'intelligence britannica pubblicato dal ministero della Difesa di Londra. Nel rapporto si citano le città di Kharkiv, Chernihiv, Mariupol e Sumy, indicandole come "tutte" in procinto o già "circondate dalle forze russe". Il ministero della Difesa britannico aggiunge che "le forze russe stanno probabilmente avanzando verso la città portuale meridionale di Mykolaiv. C'è una possibilità realistica che alcune forze tenteranno di aggirare la città per concentrarsi sull'avanzata verso Odessa".

Ore 7.40: Mosca, "Cessate il fuoco per i corridoi umanitari"
Mosca ha dato il suo via libera a un cessate il fuoco, a partire dalle 9 locali, per aprire corridoi umanitari per i cittadini di Mariupol e Volnovakha, città sotto assedio russo.

Ore 7.24: Sanzioni, sì anche da Singapore
Singapore ha annunciato che imporrà delle sanzioni contro la Russia per esprimere il dissenso delle autorità del Paese asiatico contro l'invasione dell'Ucraina. Come annunciato dal governo, Singapore - un centro finanziario internazionale - imporrà dei controlli sulle esportazioni e limiti finanziari mirati ad alcune banche russe, oltre a delle restrizioni alle transazioni in criptovaluta e vietera' alle istituzioni finanziarie di fornire servizi che potrebbero sostenere le attività della Banca centrale russa. Il ministro degli Esteri Vivian Balakrishnan, rivolgendosi al Parlamento nei giorni scorsi, ha fatto sapere che Singapore avrebbe inteso "agire di concerto con molti altri Paesi che la pensano allo stesso modo per imporre sanzioni e restrizioni adeguate contro la Russia".

Ore 7.21: Boris Johnson, "Putin come Milosevic" 
"C'è una profonda analogia tra il comportamento di Putin e quello di Slobodan Milosevic in Serbia negli anni 90. Entrambi al potere per molto tempo, sempre più autocratici, con una causa nazionalista per cementare la loro posizione. È questo l'incubo che ora abbiamo davanti. Ma sta alla Corte trovare le prove di munizioni illegali, cluster bomb, bombe termobariche" dice il premier britannico Boris Johnson in un'intervista a Repubblica, Die Welt ed El País aggiungendo di non aver "mai visto una differenza così netta tra bene e male in vita mia".

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