Saint Moritz, la sconvolgente testimonianza sull'oligarca russo: "Lei in lacrime, lui furibondo. E..."
Non sono gli oligarchi, ma anche tanti russi particolarmente benestanti si stavano godendo le vacanze all'estero quando sono stati travolti dalla guerra in Ucraina e dalle conseguenti sanzioni adottate dall’Occidente. Il conto da pagare per loro è stato devastante, a tratti addirittura umiliante. La Repubblica ha dato conto di “lacrime e litigi” che hanno avuto luogo a Saint Moritz, una delle mete preferite dei russi in questo periodo dell’anno.
Queste persone si sono sentite umiliate nel loro orgoglio di ricchi tra carte di credito rifiutate e conti salatissimi da saldare. “Ci sono stati litigi e persino urla - è la testimonianza di Repubblica - ad esempio mercoledì in un ristorante dalle parti di Corviglia, proprio affacciato sulle piste. Il capofamiglia incredulo e furibondo, la moglie in lacrime, con una inutile borsetta Chanel appesa al braccio, i bambini spaventati, racconta chi era seduto al tavolo accanto”. Tutto conseguenza delle sanzioni contro i cittadini russi: soprattutto per quelli ricchi sono state una mazzata a tratti umiliante.
“I veri oligarchi che abitano a Ginevra e dintorni - si legge anche su Repubblica - risalano essere oltre che sconcertati, irritati e addirittura dissociati verso l’imprevedibile Putin, assai preoccupati per il loro grande business che si estende nel mondo”. I più ricchi però soffrono di meno la situazione, dato che sono in possesso di doppio passaporto russo-svizzero e quindi hanno conti svizzeri che continuano a funzionare regolarmente.