Pier Francesco Zazo, il gesto eroico dell'ambasciatore italiano a Kiev: come ha salvato 20 bambini
L'ambasciatore italiano in Ucraina, Pier Francesco Zazo, rimasto a Kiev fin dal primo giorno di bombardamenti per non lasciare soli i cittadini, è riuscito in un'impresa. Ha tratto in salvo 100 connazionali, di cui 20 bambini, tra cui sei neonati, che aveva accolto in ambasciata in questi giorni perché privi di un posto sicuro dove stare. Lo ha fatto durante il trasferimento dell'ambasciata a Leopoli.
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"Abbiamo spostato l’Ambasciata italiana in un posto ritenuto più sicuro, ospitiamo circa cento nostri connazionali che avevano particolarmente bisogno di assistenza - ha detto Zazo al Mattino -. Intanto posso assicurare che quasi tutto il nucleo dei duemila italiani non si è mosso dall’Ucraina". Il diplomatico, poi, ha ribadito la sua intenzione di rimanere nel Paese: “Ho intenzione di restare qui a Kiev fino all’ultimo, fino a quando sarà possibile. Abbiamo una responsabilità nei confronti dei tanti connazionali che ci stanno chiedendo aiuto”.
Zazo, che negli ultimi giorni è divenuto un vero e proprio eroe agli occhi degli italiani e non solo, è nato a Benevento e ha 62 anni. Ha due figli ed è sposato con Svetlana Sharapa, biologa ucraina che ha studiato cultura italiana alla Moscow State Linguistic University. L'ambasciatore è laureato in Scienze politiche e si trova a Kiev da gennaio 2021 , anche se ha iniziato la carriera diplomatica quasi quarant’anni fa, nel 1985, occupandosi di Medio Oriente.