Volodymir Zelensky, "ecco chi gli scrive i discorsi": impensabili indiscrezioni sul premier ucraino
Volodymir Zelensky è stato un attore prima di diventare presidente dell'Ucraina. Ha avuto a che fare anche con l'ex presidente Usa, Donald Trump quando era ancora in carica. The Donald lo ha sottovalutato quando Trump cercava le prove contro l'attuale presidente Usa, Joe Biden, degli affari pochi leciti della famiglia Biden in Ucraina (il figlio Hunter Biden era nel board del colosso energetico Burisma Holding). La minaccia di Trump al presidente ucraino, era più o meno se non mi aiuti a trovare le prove, congelo gli aiuti: circa 400 milioni di dollari in equipaggiamenti militari.
Minacce che portano Trump sull’orlo dell’impeachment. Zelensky, prima dell'invasione russa, era giù nei sondaggi e nelle elezioni amministrative. Fa una legge contro oligarchi, ma nell'immaginario popolare rimane sempre "il comico diventato presidente". Con la guerra in corso, cambiano però le prospettive. Il presidente si rifiuta di abbandonare il suo popolo ("Mi servono munizioni, non un passaggio"). Compatta gli ucraini e avvisa i russi: "Se ci attaccherete, vedrete le nostre facce, non le nostre schiene. Le nostre facce".
A scrivergli i discorsi, sono gli sceneggiatori di Kvartal 95 (tra loro, la moglie Olena, un omaggio al nome del quartiere in cui viveva a Kryvyi Rih). "I dieci minuti di colloquio con i leader europei hanno cambiato la storia di questa guerra, e forse la Storia con la maiuscola. Ha portato alle lacrime Draghi, convinto l’Ungheria, smosso la Germania. Ha trovato un cuore persino nelle banche svizzere, che hanno aderito alle sanzioni contro la Russia", rivela il settimanale Oggi. L’Occidente pare essersi svegliato e un ruolo decisivo l’ha giocato il coraggio di Volodymir Zelensky.