Vladimir Putin, cervello spappolato dal long-Covid? Drammatiche conferme: "Da cosa è stato colpito"
Vladimir Putin potrebbe essere sotto li effetti collaterali da Long Covid. Una ipotesi su cui stanno ragionando le principali agenzie di intelligence degli Stati Uniti. La Russia infatti ha scelto la linea dura in Ucraina. Le minacce continue all'Occidente, la messa in stato di allerta della forza di dissuasione russa con anche le armi nucleari. Per la Nato e per l'Europa, Vladimir Putin avrebbe perso la lucidità. Il presidente russo è stato a lungo in isolamento dopo la positività di alcuni stretti collaboratori, per timore di essere contagiato. La giornalista scientifica Laurie Garrett (vincitrice del Pulitzer) ha detto: "Vladimir Putin è chiaramente affetto da un delirio d'onnipotenza, è incapace di ragionare e di soppesare i rischi di ogni azione, potrebbero essere gli effetti del Long Covid".
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Il virus potrebbe aver debilitato la salute fisica e mentale di Putin e le ultime decisioni potrebbero essere influenzate dalla 'nebbia mentale' che ne avrebbe compromesso le funzioni cognitive. Dalla Russia, molti hanno riferito che negli ultimi mesi Vladimir Putin è apparso "spento e sfasato" nei comportamenti e nelle dichiarazioni.
L'intelligence degli Stati Uniti teme che il comportamento di Vladimir Putin possa essere un bluff. L'ipotesi è la 'teoria del pazzo': cioè spaventare i nemici sostenendo di essere pronti ad attaccarli. "Non sarebbe la prima volta che, nelle relazioni internazionali, qualcuno cerchi di apparire intenzionalmente irrazionale, in modo da costringere l'avversario alla cautela. Se questo è ciò che sta facendo Putin, allora è spaventosamente bravo a farlo", spiega Michael A. Horowitz, analista della sicurezza presso il Beck Institute.