Ucraina, "Volodymyr Kowalski un eroe". Gambe amputate nel 2016 nel Donbass, com'è morto oggi a Kiev
Una storia straziante quella che arriva dall'Ucraina. "Il mio amato Volodymyr Kowalski è morto da eroe, difendendo la nostra città natale di Bucha nella battaglia mattutina, impedendo agli orchi di raggiungere Kiev": queste le parole di Vira Tymoshenko, sua moglie. L'uomo era molto conosciuto in Ucraina perché prima perse le gambe su una mina a Lugansk, quando nel 2016 combatteva come volontario, e poi, decidendo di non arrendersi alla disabilità, aveva partecipato a diversi campionati di crossfit, con le protesi arrivate dalla Florida.
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Proprio con quelle protesi, Kowalski ha voluto imbracciare il fucile per opporsi all'invasione dei russi. Purtroppo non ce l'ha fatta. Volodymyr però è gia diventato l'eroe di una nazione intera. "Era un ufficiale di riserva - ha spiegato la moglie, che gli ha dato l'addio sui social - e non è voluto rimanere a guardare l'orrore dell'invasione nella nostra Ucraina: dopo aver ricevuto un'arma, è andato a difendere le strade pacifiche della nostra città di Bucha, ma non tornerà a casa".
"E' stato e sarà sempre un esempio di coraggio e onore non solo per me e nostro figlio di 6 anni, ma per tutti noi", ha proseguito Vira Tymoshenko, ricordando il marito e promettendo a lui e se stessa: "Perdonami per non averti salvato: ci vendicheremo per te e per ogni morto".
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