Ucraina, Zelensky "imbottito di antidolorifici". Il retroscena: trenta sicari russi pronti a ucciderlo
Volodymyr Zelensky è il vero obiettivo della Russia di Vladimir Putin. Il presidente dell'Ucraina sarebbe infatti braccato da venti-trenta uomini, un commando addestrato e pronto a ucciderlo nella missione precisa "Killing Volo". A rivelarlo lo stesso diretto interessato sui social. "Secondo le informazioni che abbiamo, il nemico ha individuato me come il target numero 1 e la mia famiglia come il target numero 2 - ha detto su Instagram -. Vogliono distruggere politicamente l'Ucraina, distruggendone il capo dello Stato".
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Eppure l'ex comico non ha alcuna intenzione di cedere. E, nonostante diverse voci lo danno giù fuori dal Paese, lui dice di combattere a fianco dei cittadini. Magari, spiega il Corriere della Sera, imbottito d'antidolorifici, per difendersi dall'emicrania che lo affligge quando la tensione è esagerata. Il presidente populista, in queste dure e intense ore, parla anche al suo popolo: "Più di centomila invasori sono sul nostro territorio»; «Il nostro esercito ha sventato un piano russo per insediare un nuovo governo filorusso. Il nostro esercito controlla Kiev e le città-chiave attorno alla capitale. Abbiamo disfatto il loro piano". E ancora: "L'Ucraina trionferà sulle forze russe. I nostri militari, la nostra Guardia nazionale, la nostra polizia nazionale, la nostra difesa territoriale, il servizio speciale, i cittadini ucraini, per favore continuate, vinceremo!". Questi i messaggi che Zelensky, costretto a parlare da un bunker e via cellulare, lancerebbe ogni mezz'ora.
Eppure, come detto prima, da parte russa arrivano le prime smentite: "Zelensky se n'è già andato da Kiev - dice il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin -, lo sanno tutti che è ormai a Leopoli. Venerdì non era più nella capitale ucraina e i video che pubblica sui social sono stati registrati in anticipo". Sarà davvero così?