Vladimir Putin, "distruzione costruttiva". Parla l'uomo della politica estera russa: ecco come cancellerà l'Europa dal pianeta
Vladimir Putin ha invaso l'Ucraina. Questa purtroppo non è una novità. A esserlo sono invece le vere motivazioni che hanno mosso il presidente russo: una "distruzione costruttiva". Del vero piano dello Zar ne parla Sergey Karaganov, presidente onorario del Consiglio russo per la politica estera e di difesa. Sulle colonne di Russia Today l'accademico svela che "la Russia è entrata in una nuova era della sua politica estera". Quella che lui chiama "distruzione costruttiva" non sarebbe però aggressiva. Anzi, sarebbe l'Occidente a farla diventare tale "difendendosi da questo con una retorica aggressiva".
E ancora, si legge in riferimento a Mosca, "c'è del merito nel cancellare gradualmente questo sistema, principalmente rifiutando di prendervi parte e rispettando le sue regole obsolete, che per noi sono intrinsecamente svantaggiose". In sostanza per la Russia la pista occidentale dovrebbe diventare secondaria. Al primo posto infatti deve esserci la "diplomazia eurasiatica". Ossia "il mantenimento di relazioni costruttive con i paesi della parte occidentale del continente che può facilitare l'integrazione nella Grande Eurasia per la Russia. Il vecchio sistema però è d'intralcio e quindi dovrebbe essere smantellato".
Come ammesso da Karaganov, "tra un decennio o prima, spero, verrà costruito un nuovo sistema di sicurezza e cooperazione internazionale che questa volta includerà l'intera Grande Eurasia, e sarà basato sui principi delle Nazioni Unite e sul diritto internazionale, non su 'regole' unilaterali che l'Occidente ha cercato di imporre al mondo negli ultimi decenni". Come? Semplice, con "le capacità militari della Russia, il ritorno del senso di rettitudine morale, le lezioni apprese dagli errori del passato e una stretta alleanza con la Cina". Il perno fondamentale della strategia di Putin? La Siberia. Secondo il presidente onorario del Consiglio russo proprio la sua incorporazione ha reso il Paese una grande potenza.