Vladimir Putin umilia in pubblico il capo degli 007 russi: "Mi stai suggerendo di negoziare?", la brutalità dello zar
Vladimir Putin non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro sull'invasione dell'Ucraina. Dopo aver ordinato l'attacco all'alba di giovedì 24 febbraio, il presidente russo lo ha messo nero su bianco durante un incontro del Consiglio di Sicurezza moscovita. Qui il capo dei servizi d'intelligence esterni (SVR) Sergei Naryshkin ha chiesto più tempo per i negoziati, venendo letteralmente gelato dallo Zar. "Lei sta suggerendo di iniziare a negoziare?", ha replicato Putin con fare provocatorio mentre imbarazzato Naryshkin tentava di spiegarsi: "Ehm, no".
Ma il presidente ha rincarato la dose: "O che riconosciamo la sovranità?". In evidente difficoltà il capo degli 007 ha annuito: "Sì, lo farò". "La sosterrei o la sosterrò? Parli chiaramente", ha proseguito Putin mentre Naryshkin tentava ancora una volta di assecondare il presidente. Ma non è finita qui, perché lo Zar ha invitato l'interlocutore a essere più chiaro: "Allora dica così: sì o no".
Immediata la replica del numero uno dell'intelligence che ha risposto esattamente quanto Putin voleva sentirsi dire: "Io supporto la proposta dell’annessione delle due repubbliche di Donetsk e Lugansk nella Federazione russa". Neanche questo è bastato a Putin che ha fulminato Naryshkin: "Ma non è quello di cui stiamo parlando, non è di questo di cui stiamo discutendo. Stiamo parlando di riconoscere la loro indipendenza oppure no. Lo facciamo sì o no?". "Sì, sostengo la proposta di sostenere la loro indipendenza".