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Joseph Ratzinger "peggio di Vladimir Putin". Sanzioni alla Russia, banche e Vaticano: il disastro della Ue

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Si fa un gran parlare di SWIFT, la rete di comunicazione per gli istituti bancari che è alla base di tutte le transizioni internazionali, essendo adoperata dalla maggior parte delle banche mondiali. Tagliar fuori la Russia da SWIFT sarebbe la sanzione più pesante che l’Occidente può adottare, ma non è intenzionato a farlo perché avrebbe conseguenze pesantissime sui Paesi europei, che avrebbero ancora più difficoltà (e soprattutto rincari) nel pagamento delle forniture di gas alla Russia.

 

 

“La sospensione dello SWIFT è stata comminata solo al Vaticano nel 2012 - ha ricordato la giornalista Maria Antonietta Calabrò - per le accuse di riciclaggio dello Ior Vatican Bank. Il circuito internazionale fu riattivato solo dopo le dimissioni di Benedetto XVI e l’elezione di Papa Francesco”. Che Joseph Ratzinger fosse peggio di Vladimir Putin? Ovviamente si tratta di una provocazione, dato che sono chiari gli interessi economici che frenano i Paesi europei dal premere il grilletto contro la Russia (e quindi anche contro se stessi) escludendola da SWIFT.

 

 

Gli Stati Uniti hanno già fatto sapere di escludere tale sanzione e a quanto pare anche il Consiglio europeo non è intenzionato a metterla in atto. E quindi “le sanzioni più dure mai viste” restano soltanto a parole, con Putin che se ne frega altamente e continua la sua operazione militare per conquistare l’Ucraina.

 

 

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