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Ucraina invasa, Paolo Magri di Ispi: "Putin, è guerra all'Occidente. Lo scenario più pesante e imprevedibile"

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"Lo scenario più pesante e imprevedibile". Paolo Magri, vicepresidente di Ispi, ospite in studio a Omnibus su La7 commenta l'invasione russa dell'Ucraina e non nasconde lo sconcerto suo e di molti analisti internazionali. Alle 6 di giovedì mattina Mosca ha lanciato una operazione militare su larga scala, quello che molti temevano ma che al tempo stesso continuavano a ritenere improbabile. Invece Vladimir Putin l'ha fatto davvero, e secondo il Guardian il discorso tv con cui il presidente ha annunciato al mondo l'intenzione non solo di "proteggere il Donbass" ma "denazificare l'Ucraina", usando concetti e immagini da Seconda Guerra Mondiale, era stato registrato addirittura lunedì scorso. Segno che nella mente dello Zar la trattativa con Nato e Ue, di fatto, si era già chiusa da un pezzo. 

 

 

 

 

Ed è proprio l'entità della iniziativa militare a stupire Magri, che ricorda come Mosca abbia sempre motivato l'enorme schieramento di soldati e mezzi su tutto il confine con l'Ucraina come una semplice "esercitazione". "Sembrava da manuale per fare una operazione militare su larga scala, ma speravamo non fosse così. Invece questa notte Putin ha calato una carta pesantissima, la seconda dopo il riconoscimento dell'indipendenza di Donetsk e Donbass".

 

 

 

Era ipotizzabile la creazione di un "corridoio" fino alla Crimea, "ma un attacco da Nord che dalla Bielorussia colpisce Kiev, elementi anfibi a Odessa... Questo è lo scenario più pesante che si potesse immaginare, è una dichiarazione di guerra anche all'Occidente. Si imporranno reazioni pesantissime, che faranno schizzare il prezzo dell'energia (e i mercati mondiali sono infatti già crollati, ndr) e ora si aprono scenari pesantissimi per l'economia".

 

 

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