Hong Kong e il Covid, l'ondata peggiore da inizio pandemia: il caso che inquieta il mondo
Mentre il mondo "guarisce" dal Covid, Hong Kong va controcorrente. I casi aumentano e la preoccupazione è tanta. E' in corso una vera e propria ondata, forse la peggiore da quando è iniziata la pandemia. Una situazione che, neanche a dirlo, sta mettendo in difficoltà il sistema sanitario nazionale. Come mostrano alcune foto, diversi pazienti sarebbero stati costretti a stare su letti improvvisati per strada, fuori dai pronto soccorso, ormai saturi. Di qui la decisione della governatrice Carrie Lam: il tampone sarà obbligatorio. La leader, in particolare, ha predisposto che a partire dal mese prossimo tutti i 7,5 milioni di cittadini saranno sottoposti a tre tamponi obbligatori. Nessuna eccezione. Tanto che la governatrice ha minacciato: “Coloro che rifiutano saranno ritenuti responsabili”.
Anche dal punto di vista delle chiusure, non va molto bene. Mentre quasi tutti i Paesi nel resto del mondo cominciano a tornare alla normalità, a Hong Kong invece sembra essere tornati indietro addirittura a due anni fa: scuole, palestre, bar e saloni di bellezza rimarranno chiusi fino alla fine di aprile. Il Paese, inoltre, cercherà anche di isolarsi per quanto possibile. In quest'ottica va letta la decisione di vietare fino al 20 aprile i voli provenienti da nove Paesi, tra cui Gran Bretagna e Stati Uniti.
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Lam, poi, ha spiegato che verrà adottata una strategia molto simile a quella cinese. Hong Kong, quindi, proverà a isolare tutti i pazienti positivi, anche gli asintomatici, in strutture temporanee, con l’aiuto delle autorità di Pechino. Non a caso, infatti, la decisione dei tamponi obbligatori da marzo è stata presa proprio dopo l'arrivo a Hong Kong di epidemiologi e operatori sanitari cinesi, chiamati per aiutare a contenere la pandemia.
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